adimecasa

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E' stato autorizzato dal ns. Governo una recessione del Riclassamento degli immobili al catasto, come se non fossero abbastanza penalizzati? IMU, TASI, IUC, IRPEF, e chi più ne a più ne metta, dove andremo a finire con questo governo ?
 

Adriano Giacomelli

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Proprietario Casa
Forse fa riferimento allo stop della riforma del catasto in quanto algoritmo messo a punto farebbe schizzare le rendite catastali portando il gettito fiscale degli immobili alle stelle, mentre il presupposto era che la riforma catastale venisse attuata a pari imposizione fiscale dell'attuale. Complicato ma dovrebbe essere così.
Se l'attueranno succederà che i politici a Roma pagheranno di meno e io pagherò di più!
 

Daniele 78

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@Adriano Giacomelli è un pochino diverso; anche bloccando la Riforma del Catasto i riclassamenti per un'immobile che ha un classamento ormai non più attuale e non corrispondente più alla realtà vanno avanti.
L'A/4 o l'A/3 che diventano A/2 è assolutamente indipendente dalla Riforma, tant'è vero che già da un 10 anni che si sta facendo.
Qui ne avevo parlato un pochino cercando di entrare più possibile nel dettaglio: Guida - La nuova riforma del catasto (guida ed aggiornamenti) | propit.it - Forum per la Casa
 

Gianco

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Professionista
Con la nuova riforma si dovrebbe passare dall'unità di misura vano al mq. Ovviamente, essendo intenzione del legislatore applicare i prezzi di mercato il valore degli immobili verrà generalmente più che raddoppiato. E restando invariati i coefficienti impositivi, va da se che anche la tassazione avrà lo stesso effetto. La riforma proposta aveva lo scopo di eliminare le disparità che l'attuale sistema con categoria, classe e vano, inevitabilmente, ha sempre generato. Pensate che avendo scoperto che c'è la possibilità di introitare altre imposte nel nome della giustizia fiscale, questo Governo se lo lascerà sfuggire? Assatanato e vorace come si è finora dimostrato?
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Con la nuova riforma si dovrebbe passare dall'unità di misura vano al mq. Ovviamente, essendo intenzione del legislatore applicare i prezzi di mercato il valore degli immobili verrà generalmente più che raddoppiato. E restando invariati i coefficienti impositivi, va da se che anche la tassazione avrà lo stesso effetto. La riforma proposta aveva lo scopo di eliminare le disparità che l'attuale sistema con categoria, classe e vano, inevitabilmente, ha sempre generato. Pensate che avendo scoperto che c'è la possibilità di introitare altre imposte nel nome della giustizia fiscale, questo Governo se lo lascerà sfuggire? Assatanato e vorace come si è finora dimostrato?
Però devi considerare che una riforma studiata in questo modo è un vero "boomerang politico" per chi la propone, in quanto impopolare e sopratutto devasterebbe definitivamente il mercato immobiliare, quindi ulteriore perdita di lavoro nel nostro settore (quindi IVA, IRES ed IRAP che lo stato perderebbe in seguito al fallimento di moltissime aziende anche produttrici di materiali edili).
Poi solo con le detrazioni lo Stato non è che proprio non abbia guadagnato nulla.

Sotto allego PDF di uno Studio del Cresme che ha analizzato i risultati delle detrazioni fiscali in edilizia

Un conto era cambiare l'unità di misura (il m² al posto del vano) e siamo d'accordo, un'altro è infilarci dentro anche i valori di mercato rispetto a quelli catastali anche se almeno inizialmente parlavano anche di aggiornamento annuale dei valori con il mercato (sappiamo entrambi che l'Agenzia già fatica a d avere un classamento corretto per 62.000.000 di edifici, figuriamoci avere per ognuno le variabili legate al mercato...sarebbe pura FOLLIA).
 

Allegati

  • Cresme_Studio_Incentivi.pdf
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Carlo27

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Proprietario Casa
Un conto era cambiare l'unità di misura (il m² al posto del vano) e siamo d'accordo, un altro è infilarci dentro anche i valori di mercato rispetto a quelli catastali
Se non sbaglio tutto è nato dalla legge Bersani.
In precedenza nell'atto del rogito si pagava una tassa in funzione della cifra erogata per l'acquisto.
Con la legge Bersani si è passati al pagamento solo in funzione del valore catastale.
Questo ha messo fine al giochino di registrare al rogito una cifra di acquisto inferiore a quanto effettivamente pagato, ma di fatto c'è stato un crollo delle entrate fiscali, in quanto i valori catastali hanno cifre ridicole rispetto a quelle di mercato.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Se non sbaglio tutto è nato dalla legge Bersani.
In precedenza nell'atto del rogito si pagava una tassa in funzione della cifra erogata per l'acquisto.
Con la legge Bersani si è passati al pagamento solo in funzione del valore catastale.
Questo ha messo fine al giochino di registrare al rogito una cifra di acquisto inferiore a quanto effettivamente pagato, ma di fatto c'è stato un crollo delle entrate fiscali, in quanto i valori catastali hanno cifre ridicole rispetto a quelle di mercato.
Non ti saprei dire su ciò, l'unica che effettivamente poso dire è che i valori catastali sono quasi sempre la metà dei valori di mercato (un po meno ora che i valori sono scesi) ma il valore di mercato rimane sempre superiore.

Diciamo anche che legge Bersani o meno, se tu fai una continua rivalutazione dell'immobile (a scendere visto sia l'andamento del mercato sia all'usura a cui un immobile va incontro sia alla presenza o meno di tutti gli atti burocratici necessari) cambierebbe TANTO ma avresti ogni anno un ricalcolo della rendita.

Ora visti i numeri degli immobili in Italia siamo intorno ai 61.000.000/ 62.000.000, avere ogni anno delle rivaluraxioni su ogni singola rendita sarebbe pura FOLLIA (faticano a gestire un'elenco statico figuriamoci uno dinamico).

Poi con l'attuale numero di riavcatastamenti (legati sia al mercato sia alle richieste di aggiornamento rendite vetuste) ci vorrà qualche decennio per convertire tutti gli immobili italiani con la nuova Riforma.

Anche i Docfa che sono istituiti prima del 2000 mica coprono tutti gli immobili in Italia; ancora tantissimi anno catasti pre anni 70, anche se pian piano stanno scomparendo.
 

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