tovrm

Membro Senior
Proprietario Casa
Per me la questione è più semplice (e la si sta rendendo complessa). @ernesta dà il suo assenso alla vendita dell'immobile (è quello che le hanno chiesto i parenti), viene liquidata per la sua quota al momento della vendita e non risulta più proprietaria dell'immobile. Senza dover spendere un soldo, bensì acquisendo della liquidità.
 

Gianco

Membro Storico
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In alternativa potrebbe partecipare all'atto dichiarando che, sebbene erede della madre intestata, senza ever mai manifestato il suo diritto, art. 480 cc, non ha potuto subentrare alla stessa e pertanto non vanta alcun diritto reale sull'immobile.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Per me la questione è più semplice (e la si sta rendendo complessa). @ernesta dà il suo assenso alla vendita dell'immobile (è quello che le hanno chiesto i parenti), viene liquidata per la sua quota al momento della vendita e non risulta più proprietaria dell'immobile. Senza dover spendere un soldo, bensì acquisendo della liquidità.
Qualcuno dovrà pagare (anche) la trascrizione che sarà eseguita a favore di Ernesta contro il soggetto precedentemente defunto e dal quale ha ricevuto il diritto in questione.
 

ernesta

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Buongiorno a tutti!

Rita dedè ha centrato il punto... come dicevo, tra la zia e le altre sorelle non correva buon sangue. Onestamente non so neppure il perchè... Ero piccola quando il rapporto s'è incrinato e mia mamma non me ne ha mai voluto parlare.

Tornando al da farsi, @tovrm non è che se accettassi la mia quota parte (essendo ormai trascorsi più di 10 anni) qualcuno potrebbe poi impugnare il tutto costringendomi a restituire il "malloppo"?

Purtroppo con due bimbi piccoli faccio anche fatica a trovare tempo materiale per districarmi tra Conservatoria e Catasto. E se invece (un po' come propone @Gianco) dicessi al marito della zia qualcosa tipo: "Io non posso/devo autorizzare nulla perchè l'eredità è prescritta. Fate pure ciò che preferite con l'appartamento^1"? Sperando che, spartendosi la mia quota, sanino anche la mia situazione... Cosa ne pensate?

Grazie di cuore a tutti!
Ernesta


^1 trattasi di un bilocale in un paesotto di campagna. Lo ricordo ancora abbastanza bene perchè, quando ci andai da piccola, dalla finestra si vedevano le mucche :)
 

Gianco

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Certamente se vogliono regolare la continuità storica devono rettificare la dichiarazione di successione e la domanda di voltura catastale.
 

Luigi Criscuolo

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io nono sono molto convinto che la mamma di @ernesta sia nelle condizione di poter usufruire della decadenza del diritto di accettare la parte di eredità spettantele.
Se la zia di @ernesta è morta senza fare testamento è stato applicato il c.c. . Un coerede ha presentato la successione ed ha effettuato la voltura catastale. Probabilmente il nuovo assetto proprietario è stato registrato anche alla Conservatoria dei Registri Immobiliari.
Se non erro, mentre per la rinuncia all'eredità è prevista la forma scritta obbligatoria (con tuttoquello che ne consegue prima di arrivare all'arricchimento degli altri coeredi), per l'accettazione ( non per il diritto all'eredità) è anche prevista l'accettazione tacita. Qui ci troviamo difronte ad una porzione di un appartamento, quindi non ci sono particolari atti da compiere per esplicitare l'accettazione della frazione di eredità. Purtroppo non essendoci un testamento da pubblicare, non essendoci un notaio, i coeredi non si sono parlati tra loro quindi la mamma di @ernesta non sapeva di aver ereditato; tuttavia presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari probabilmente lei risulta proprietaria una frazione di appartamento dal 2002, o da quando è stata presentata la successione. E' vero che il diritto di accettare l'eredità si prescrive in 10 anni ma è altrettanto vero che chi non vuole l'eredità deve dichiararlo con atto scritto e questo manca (non per colpa del coerede).
Secondo me è meglio per @ernesta registrare il passaggio di proprietà per successione causa morte della madre e farsi pagare la sua parte così va a pari con le spese e magari ci guadagna una pizza ed una birra per tutti i componenti della sua famiglia.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Se la madre non ha mai goduto dell'eredità e non ha fatto la sua accettazione regolare entro i termini, lei ha perso ogni diritto. E poiché la dichiarazione di successione e la conseguente domanda di voltura non l'ha sottoscritta lei, ha perso ogni diritto per prescrizione.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Se la madre non ha mai goduto dell'eredità
Qui siamo in una situazione di successione legittima, dove un coerede è stato inserito nella dichiarazione di successione in ottemperanza al c.c. tra i successori, ma non gli è stata la comunicazione di assegnazione dell'eredità.
Quando ti muore un parente molto prossimo, e una sorella è un parente stretto, ti devi chiedere se la sua dipartita può convolgere in qualche modo la tua vita, anche se avete litigato, e non vi parlavate più, e non sei andato al suo funerale.
Se l'eredità è consistita in una frazione di un appartamento di che cosa doveva godere la mamma di @ernesta?
Secondo te è meno onerosa la procedura di rettifica della successione della zia di @ernesta per prescrizione del diritto di accettazione di un coerede che è defunto da più di un anno oppure continuare la storia successoria?
E poiché la dichiarazione di successione e la conseguente domanda di voltura non l'ha sottoscritta lei
la dichiarazione di successione può essere fatta da uno solo dei coeredi non c'é bisogno che la firmino tutti.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Certo, la successione la deve sottoscrivere uno degli eredi. Ma il fatto che non l'abbia firmata la madre di Ernesta è una prova che lei non ha usufruito dell'eredità, per cui, trascorsi dieci anni è decaduta da erede per prescrizione. Pertanto, lei o chi per lei nulla deve fare per rettificare una dichiarazione che altri, peraltro beneficiari da questo evento, dovranno regolarizzare.
 

ernesta

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Ciao a tutti,

scusate il ritardo e grazie ancora per il tempo che mi dedicate.

Cercando di tirare le somme: ci sono due diverse scuole di pensiero. Entrambe più che plausibili.

1. PRESCRIZIONE non avendo ne sottoscritto ne usufruito di alcunchè ed essendo passati più di 10 anni, posso considerare prescritta l'eredità e sperare (?) che gli effettivi eredi aggiornino/correggano le schede catastali con la vendita dell'appartamento.

2. TACITO ASSENSO non avendo mai esplicitamente rifiutato l'eredità, mi ritrovo in tasca una quota dell'immobile. Fortunatamente non sono tenuta a pagarci tasse (ICI,IMU,TASI etc), essendo il marito della zia "titolare del diritto di abitazione". Almeno finchè ha vissuto/vivrà nell'appartamento.
Nel caso dovesse andarsene, sarei tenuta a pagare la mia quota di tasse, giusto? E se invece non le avesse pagate? Potrei essere chiamata a saldare quando dovuto al fisco?

Temo dovrò ragionarci un'altro po'...

Grazie e buona giornata.
Ernesta
 

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