hai ragione ma se la figlia si è presa in affitto un appartamento per soli motivi di lavoro (e magari venerdì sera torna sempre a casa sua di proprietà) non è scontato che questa sia la sua dimora abituale...o sbaglio?
Il punto è: Chi "attesta" l'abituabilità della dimora effettiva???
Mentre la presenza del "dichiarato" ma fasullo cambio di residenza
può essere soggetta (la presenza) al controllo dell'ufficiale anagrafico (ho constatato di persona una efficienza sbalorditiva...),
è molto difficile se non impossibile il contrario: Vivo abitualmente
in un alloggio senza dichiararlo all'anagrafe e nessuno mi può
obbligare a farlo, restando ufficialmente anagrafato nella precedente (reale) dimora...E ringraziamo ancora il buon Dio misericordioso che ci ha lasciato questo minuscolo briciolino di
libertà...Sempre meglio di avere un FradJACOno attaccato nel
retro...Nonostante il vade retro più volte espresso da quiproquo.