Taproot

Membro Attivo
Conduttore
Approfitto degli esperti di legge di questa sessione per porre un quesito a cui, da molto, non trovo risposte
Mia mamma vuole comprare un'altra casa in Italia, visto e appurato che in Tunisia non ci torneremo mai più, vorrebbe usare i soldi (dinari) che ci sono sul c/c tunisino, in modo da svuotare per sempre quel conto perché tanto noi in Tunisia ci torniamo solo una volta all'anno

Peccato che la legge tunisina vieta di esportare il dinaro in europa, non possiamo farci un bonifico dal c/c tunisino al c/c italiano in quanto i dinari sono per legge non convertibili in euro

Abbiamo però un amico che ha un'impresa edile qui in Italia che ci torna d'aiuto, in pratica lui ci fa un bonifico di una cifra x in Italia e noi gli facciamo un bonifico del corrispettivo in dinari in Tunisia, facciamo così visto che lui ha bisogno del dinaro in Tunisia e noi dell'euro in Italia

Esempio:
Lui ci fa un bonifico di 20 000€ in Italia poi noi andiamo in Tunisia e gli facciamo un bonifico di 40 000 Dinari sul suo c/c tunisino (ovviamente questo lo possiamo fare perché c'è fiducia e conoscenza tra rispettivi parenti)

Qui subentra il problema della causale, quando lui ci fa il bonifico che causale deve mettere per non avere problemi? L'operazione che vogliamo fare non credo violi nessuna legge italia, allo stesso tempo non ha un nome ufficiale, inoltre, sarebbe meglio dividere la cifra in bonifici più piccoli per non avere problemi?

Grazie agli esperti che vorranno rispondere, spero di essermi spiegato bene
 

quiproquo

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Proprietario Casa
Approfitto degli esperti di legge di questa sessione per porre un quesito a cui, da molto, non trovo risposte
Mia mamma vuole comprare un'altra casa in Italia, visto e appurato che in Tunisia non ci torneremo mai più, vorrebbe usare i soldi (dinari) che ci sono sul c/c tunisino, in modo da svuotare per sempre quel conto perché tanto noi in Tunisia ci torniamo solo una volta all'anno

Peccato che la legge tunisina vieta di esportare il dinaro in europa, non possiamo farci un bonifico dal c/c tunisino al c/c italiano in quanto i dinari sono per legge non convertibili in euro

Abbiamo però un amico che ha un'impresa edile qui in Italia che ci torna d'aiuto, in pratica lui ci fa un bonifico di una cifra x in Italia e noi gli facciamo un bonifico del corrispettivo in dinari in Tunisia, facciamo così visto che lui ha bisogno del dinaro in Tunisia e noi dell'euro in Italia

Esempio:
Lui ci fa un bonifico di 20 000€ in Italia poi noi andiamo in Tunisia e gli facciamo un bonifico di 40 000 Dinari sul suo c/c tunisino (ovviamente questo lo possiamo fare perché c'è fiducia e conoscenza tra rispettivi parenti)

Qui subentra il problema della causale, quando lui ci fa il bonifico che causale deve mettere per non avere problemi? L'operazione che vogliamo fare non credo violi nessuna legge italia, allo stesso tempo non ha un nome ufficiale, inoltre, sarebbe meglio dividere la cifra in bonifici più piccoli per non avere problemi?

Grazie agli esperti che vorranno rispondere, spero di essermi spiegato bene
Dovrebbe essere semplice, ma aspettiamo altri pareri che non mancheranno...La voce è: "prestito". Dopo, quando avrai restituito il controvalore in Tunisia, con
un semplice promemoria scritto "privato" e "datato" firmerete l'accordo raggiunto sollevandovi reciprocamente da ogni ulteriore addebito. Auguri. quiproquo.
 

Taproot

Membro Attivo
Conduttore
Se Voi faceste il bonifico Tunisino per primo, dove le Leggi, immagino sono meno fiscali, il bonifico Italiano sarebbe di reso prestito in Tunisia.

Non è così purtroppo, le leggi in Tunisia sono peggio su queste cose!

Dovrebbe essere semplice, ma aspettiamo altri pareri che non mancheranno...La voce è: "prestito". Dopo, quando avrai restituito il controvalore in Tunisia, con
un semplice promemoria scritto "privato" e "datato" firmerete l'accordo raggiunto sollevandovi reciprocamente da ogni ulteriore addebito. Auguri. quiproquo.

In effetti c'ho pensato, ma non ero sicuro l'operazione si potesse definire un vero prestito, l'importante è che l'agenzia delle entrate non possa farci problemi, anche perché questo signore è un onesto imprenditore mentre mio padre è un operaio da 30 anni in Italia, io sento che che l'Agenzia delle Entrate pretende sempre tasse su tasse da tutti
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Non è così purtroppo, le leggi in Tunisia sono peggio su queste cose!



In effetti c'ho pensato, ma non ero sicuro l'operazione si potesse definire un vero prestito, l'importante è che l'agenzia delle entrate non possa farci problemi, anche perché questo signore è un onesto imprenditore mentre mio padre è un operaio da 30 anni in Italia, io sento che che l'Agenzia delle Entrate pretende sempre tasse su tasse da tutti
Infatti, non è un vero prestito...Ma ne ha tutte le apparenze...Mentre in realtà è un falso prestito...Si ricorre quindi ad una falsità per aggirare le formalità delle
leggi. Che in questo caso dovrebbero assolvere perchè la cosa in sè e per sè non
è un ladrocinio. Ci si camuffa per ottenere una cosa più che lecita se vista
dalla parte della libertà individuale che oberata fino all'inverosimile...qualche volta si vede costretta a ricorrere a tale mezzo...Riepilogando. La cosa è possibile se
sussiste la massima fiducia reciproca...Avendo tempo a disposizione potreste
alternare come segue: metà subito da parte sua...rispondi in Tunisia con la
tua metà parte ....Dopo qualche mese completerete fino al concordato.
Prima potreste scambiarvi per iscritto privato l'accordo stipulato...Dopo...
una reciproca quietanza liberatoria come evidenziato nel mio post precedente.
auguri. Quiproquo.
 

Taproot

Membro Attivo
Conduttore
Avendo tempo a disposizione potreste
alternare come segue: metà subito da parte sua...rispondi in Tunisia con la
tua metà parte ....Dopo qualche mese completerete fino al concordato.
Prima potreste scambiarvi per iscritto privato l'accordo stipulato...Dopo...
una reciproca quietanza liberatoria come evidenziato nel mio post precedente.
auguri. Quiproquo.

Mio padre e il suo amico sono alla vecchia maniera, non faranno mai la scrittura privata, tra tunisini vecchio stile tendono a dare importanza alla "parola", perché ritieni sia meglio dividere la somma in due e fare passare qualche mese prima di completare?

Per caso l'Agenzia delle Entrate può creare problemi se vede bonifici troppo ravvicinati tra di loro?

Grazie mille comunque
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Mio padre e il suo amico sono alla vecchia maniera, non faranno mai la scrittura privata, tra tunisini vecchio stile tendono a dare importanza alla "parola", perché ritieni sia meglio dividere la somma in due e fare passare qualche mese prima di completare?

Per caso l'Agenzia delle Entrate può creare problemi se vede bonifici troppo ravvicinati tra di loro?

Grazie mille comunque
Tu stesso avevi adombrato la possibilità di frazionare...per cui il frazionamento
può agevolare il " passarla liscio" non solo in Italia, anche in Tunisia ed in altre
parti del mondo. Comunque non credo che 20mila euro possano far sobbalzare i gaudenti fiscali...sono abituati a ben altre cifre...Per una eventuale memoria scritta avevo già anteposto la massima fiducia reciproca. Interessante il consiglio di Luigi Criscuolo che indicava la parola da aggiungere...per cui puoi scrivere
"prestito infruttifero" che però non mi sembra che significhi la non restituzione
( a gratis...) bensì che non produce interessi. Almeno questo dovrebbe
significare nella lettera e nel diritto. Però resto sempre certo di essere incerto
e quindi ai propisti di confermare o meno lo spunto. Auguri al postante di
un buon scambio Italo-Tunisino e che buon pro gli faccia anche in futuro
per essere intervenuto su Propit. Quiproquo.
 

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