1giggi1

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Buongiorno a tutti.
Un conoscente ha la seguente situazione.
E' figlio di primo letto, la mamma è morta nel parto.
E' nato alla fine degli anni '40.
Ha fatto successione e divisione dei beni della madre (50% al padre e 50% a lui).
Il padre si è risposato poco dopo.
Dal nuovo matrimonio sono nati 4 figli.
Il padre, dopo il matrimonio, ha poi acquistato, intestandola alla moglie, la casa coniugale.
Il padre è deceduto da 20 anni. E' stata fatta la successione ma non la divisione.
La divisione sarebbe stata difficile in quanto alla morte del padre del padre (suo nonno) non vi fu divisione delle proprietà (anzi tale divisione vi fu solo a parole in quanto si trattava di terreni montani tra i figli di questo).
Ora è deceduta anche la madre che l'ha cresciuto.
Nella successione i fratelli lo hanno lasciato fuori.
Ma ha diritto di essere considerato erede?
Il padre essendosi sposato in seconde nozze negli anni 40/50 non si presume che erano in "comunione" e quindi tutti i beni erano al 50% a prescindere da cosa risulti agli atti notarili?
Al momento i figli del secondo matrimonio si dividono il 50% di sua madre che è passato al padre che non hanno mai diviso.
Mi fermo qui per non mettere ulteriori questioni che gravano sulla situazione.
Nella speranza di essere stato poco ingarbugliato nello spiegare . . .
Luigi
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Il padre essendosi sposato in seconde nozze negli anni 40/50 non si presume che erano in "comunione" e quindi tutti i beni erano al 50% a prescindere da cosa risulti agli atti notarili?
Il regime patrimoniale legale di comunione legale dei beni è stato introdotto con l'art. 41 della legge n. 151/1975 (riforma del diritto di famiglia, entrata in vigore il 20 settembre 1975), che ha sostituito l'art. 159 del codice civile.
Entro il 15 gennaio 1978 i coniugi potevano convenire che i beni acquistati anteriormente alla data del 20 settembre 1975 fossero assoggettati al regime della comunione, salvi i diritti dei terzi. Gli atti relativi, compresi i trasferimenti eventuali e conseguenti di diritti erano esenti da imposte e tasse e gli onorari professionali a essi relativi erano ridotti alla metà. Essi non potevano essere opposti a terzi se non fossero stati annotati a margine dell'atto di matrimonio.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Alla morte di tuo padre tu dovevi intervenire nell'eredità con la stessa quota spettante ai tuoi fratellastri.
Nella successione di tuo padre potevano essere indicati gli immobili da lui posseduti, avuti per divisione bonaria a seguito della successione del padre, tuo nonno. Tale carenza può essere rimediata, presentando una dichiarazione di successione integrativa. Conseguentemente potrete procedere alla divisione dei beni relitti.
Nella successione della matrigna, lui non ha alcun diritto.
 

moralista

Membro Senior
Professionista
se non sei intervenuto nell'eredità di tuo padre, il notaio deve ritificare l'atto di successione avvenuta con i tuoi fratellastri
 

1giggi1

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Non è un mio familiare ma un conoscente.
Nella successione di tuo padre potevano essere indicati gli immobili da lui posseduti, avuti per divisione bonaria a seguito della successione del padre, tuo nonno. Tale carenza può essere rimediata, presentando una dichiarazione di successione integrativa.
Quindi se possiede un bene avuto per successione a voce, potrebbe integrare la successione e poi fare un atto?
Se si che atto?
Chi deve partecipare anche gli altri eredi o chi per loro?
Non conviene fare una causa per usucapione in termini di tempo e costi?
Grazie
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Quindi se possiede un bene avuto per successione a voce, potrebbe integrare la successione e poi fare un atto?
Si, senza problemi. L'unico inconveniente è che non ci sarà la continuità storica. Ma non è un problema perché non stiamo parlando di aree edificabili.

Se si che atto?
Dopo la successioni, gli eredi potrebbero addivenire ad una divisioni, alla vendita totale o qualche erede potrebbe vendere la sua quota agli altri eredi e se costoro non fossero interessati a terze persone.

Chi deve partecipare anche gli altri eredi o chi per loro?
All'atto di divisione devono partecipare tutti gli aventi diritto.

Non conviene fare una causa per usucapione in termini di tempo e costi?
Infine, vi costa probabilmente di meno integrare le dichiarazioni di successione che non rivolgersi al giudice per il riconoscimento dell'usucapione. Vi costerebbe molto di più ed i tempi della giustizia italiana sono notoriamente vergognosi. L'altra soluzione è pressoché immediata.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
se non sei intervenuto nell'eredità di tuo padre, il notaio deve ritificare l'atto di successione avvenuta con i tuoi fratellastri
Se si tratta di successione legittima, il notaio potrebbe essere totalmente estraneo alla procedura: non c'era nessun testamento a cui dare esecuzione, e la dichiarazione di successione poteva benissimo essere presentata senza il suo intervento.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Quindi se possiede un bene avuto per successione a voce, potrebbe integrare la successione e poi fare un atto?
Se si che atto?
Chi deve partecipare anche gli altri eredi o chi per loro?
Art. 533 c.c.:
L'erede può chiedere il riconoscimento della sua qualità ereditaria contro chiunque possiede tutti o parte dei beni ereditari a titolo di erede o senza titolo alcuno, allo scopo di ottenere la restituzione dei beni medesimi.
L'azione è imprescrittibile, salvi gli effetti dell'usucapione rispetto ai singoli beni.
 

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