Giovanni29

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buongiorno a tutti,

l’anno passato ho affittato la mia casa, dato che per motivi di lavoro mi sono trasferito in un’altra regione. Nel considerare il tipo di contratto ho scelto quello a cedolare secca a canone concordato, dato che il mio comune era negli elenchi del CIPE come comune ad alta tensione abitativa. Ma il comune non aveva accordi stipulati con le associazioni inquilini o proprietari. Allora, informandomi, ho trovato il decreto ministeriale del (MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI) 14 luglio 2004 che parlando dei canoni agevolati dice all’art.1 comm.2 “Per quei comuni per i quali non siano mai stati definiti accordi ai sensi dell'art. 2, comma 3, della legge n. 431/1998, così come previsto dal precedente comma 1 del presente decreto, si fa riferimento all'Accordo vigente nel comune demograficamente omogeneo di minore distanza territoriale anche situato in altra regione. In base a questo decreto ho stipulato il contratto basandomi sugli accordi stabili nel comune più vicino che era il capoluogo di provincia.

Quest’anno avevo intenzione di presentare la dichiarazione IMU e pagare l’IMU con le detrazioni permesse per legge (-25%). Ma il comune mi dice che non essendoci accordi, non è possibile. Cosa dovrei fare?

Vi ringrazio anticipatamente.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
il comune mi dice che non essendoci accordi, non è possibile. Cosa dovrei fare?
Qual è il comune? Sei sicuro che quel comune sia ad alta tensione abitativa e non vi siano accordi territoriali?
In ogni caso, l'art. 13, comma 6-bis del D.L. n. 201/2011 recita:
Per gli immobili locati a canone concordato di cui alla legge 9 dicembre 1998, n. 431, l'imposta, determinata applicando l'aliquota stabilita dal comune ai sensi del comma 6, è ridotta al 75 per cento.
Il tuo contratto rientra tra quelli previsti da quella norma.
Se il comune sia o no ad alta densita abitativa, se vi siano o no accordi territoriali sottoscritti, influisce su agevolazioni previste da altre norme, che, a seconda delle situazioni, possono o no essere applicabili:
- art. 8 della legge n. 431/1998 (che prevede che il reddito imponibile IRPEF è ridotto del 30%, il corrispettivo annuo ai fini della determinazione della base imponibile per l'applicazione dell'imposta proporzionale di registro è ridotto del 30%);
- art. 3, comma 2 del D. Lgs. n. 23/2011 (sulla misura dell'aliquota della cedolare secca.
 

Giovanni29

Membro Attivo
Proprietario Casa
Grazie per la pronta risposta.
Il comune ho verificato è nell'elenco del CIPE:
Leporano, provincia di Taranto, Puglia.
Cosa fare se il comune contesta l'importo dell'IMU versato applicando l'aliquota ridotta del 75% ?
Dovrei inviare la dichiarazione IMU per comunicare la variazione della situazione e indicando che posso rientrare nell'agevolazione del art. 13, comma 6-bis del D.L. n. 201/2011 ?
Inoltre dato che il comune è ad alta tensione abitativa, nella dichiarazione dei redditi posso usufruire, dato che ho un contratto a cedolare secca a canone concordato, del versamento dell’imposta sostitutiva del 10% sul reddito imponibile?
Vi ringrazio.
saluti
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Le Ultime Discussioni

Alto