happysmileone

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In una palazzina degli anni 60 i contatori del gas sono installati in nicchie sui muri perimetrali a livello terra mentre i tubi di trasporto sono sempre alloggiati sui muri perimetrali ma sotto traccia fino alle utenze ai piani. Successivamente si e' intervenuti sostituendo la tinteggiatura con cortina e lasciando detti tubi sotto traccia.
La domanda :
- l'impianto cosi' come descritto puo' ritenersi a norma perche' all'epoca della costruzione la normativa permetteva il sotto traccia per le tubazioni esterne o va modificato portando le tubature all'esterno dei muri perimetrali ?
- sottolineo che dette tubature sono d'utente in quanto a valle dei contatori dell'azienda fornitrice.
Aggiungo che i tubi non sono alloggiati in guaine ma non e' detto che attraversino cavita' (ad es. mattoni forati) e forse sono annegati in malta cementizia.
 
Grazie. Ha qualche riferimento alla normativa in essere all'epoca per documentare all'amministratore che vuole procedere ai lavori asserendo di essere responsabile della sicurezza e quindi in diritto di farli fare ?
 
In passato i condotto del gas potevano essere inseriti sotto traccia a determinate condizioni .Dovevano però essere in acciaio zincato e annegati con malta di cemento, inoltre i giunti dovevano essere scoperti e ventilati con una reticella. Questo è quello che ricordo, cera una norma UNI che definiva le modalità di posa
 
Basta rivolgersi alla società fornitore del gas e chiedere se esecuzione dell'impianto è a norma con l'epoca di costruzione. Se non era a norma l'amministratore deve intervenire perchè ci va dimezzo della sicurezza dell'immobile, non importa se le condotte sono private.
 
L'assemblea la ha fatta e al parere contrario dei condomini ha risposto che per motivi di sicurezza e responsabilita' di cui lui e' garante e responsabile si deve intervenire con urgenza invitando a reperire preventivi e verbalizzando tutto. Percio' sto cercando di avere non solo pareri , di cui caldamente ringrazio, ma riferimenti precisi .....
 
Io credo che l'amministratore debba limitarsi a sollevare il problema: se poi l'assemblea a maggioranza non intende provvedere, farà verbalizzare una sorta di manleva sulle proprie responsabilità: che da quel momento passeranno in capo ai condòmini.
 
Comunque quando verranno deliberati lavori straordinari importanti in facciata e nelle parti condominiali un preventivo per mettere a norma attuale i tubi del gas lo farei fare . Dopo sessant' anni mi preoccuperei anche per i tubi dell'acqua potabile , almeno a predisporli fino al balcone .
 
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