Antonio Abiuso

Membro Attivo
Proprietario Casa
Lungi da me adombrare la categoria dei notai, la cui ampiezza di preparazione e disciplina trova deontologico retaggio in una severa legge ultra secolare oltretutto accentuata nel rigore dalla novellazione dello scorso anno. Tuttavia ben si sa, come Lei ammette, che a parte le funzioni istituzionali, dal notaio di fiducia ci si va, proprio in quanto tale, a consigliarsi prima
di metter firma per una costituzione di società, un trasferimento d'azienda, come pure una stesura di ultime volontà. E' normale, come lo è il fatto che ne possano poi insorgere complicazioni all'origine imponderabili o, talvolta, non adeguatamente ponderate. Come accade nelle migliori famiglie: dei medici, architetti, avvocati, imprenditori, commercianti, musicisti, ecc. Solo due categorie ci sono che non sbagliano mai: quella dei religiosi e dei politici. Una ragione me l'ero chiesta, ma inutilmente. Ossequi.
 

domenico10

Membro Ordinario
Professionista
e sai perche religiosi e politici non sbagliano mai. semplice, hanno capito che per farla franca da ogni responsabilita, bisogna darsi al moralismo di professione e scaricare le responsabilita vere su altre categorie, alle quali anch'io ( anche se in piccolo) appartengo e il gioco è fatto, ne fa prova che esiste ancora, qualcuno diposto a dargli credito. nessuno me ne voglia ,ma sono quegli omuncoli di poco peso a dargli credito, soggetti che hanno gli stessi diritti politici delle persone sulle cui spalle gravano enormi responsabilita. e siccome ai fini del potere lo scemo vale quanto la persona per bene ( anzi di piu perche non pensa respira solo e basta), il risultato è l'italia che abbiamo sotto i piedi. mi consenta pero di discriminare tra religiosi e politici. i religiosi fanno i moralisti di professione ( vedi papa attuale), ma tutto rimane li confinato nelle loro congreghe e concistori, i politici trasferiscono la loro cialtroneria moralistica nelle leggi, e li il meccanismo infernale, formalmente democratico, ma sempre infernale, con le quali ci stanno uccidendo.
 

Antonio Abiuso

Membro Attivo
Proprietario Casa
Al moralismo professionale dei religiosi che resta "confinato" nei loro ambulacri sono poco propenso a credere avendo visto, nel corso delle mie ottanta e fischia primavere, quale ne sia stata l'influenza sui notabili e gli altolocati dominanti nella società (cosiddetta) civile, sempre proni e lecca c....o, per reciproco interesse, di fronte alle 'avvertenze' curiali.
Senza bisogno di risalire ai tempi - ignoti ai più o meno giovani d'adesso - in cui il signor Pacelli le divulgava 'urbi et orbi' transitando dall'alto della sedia gestatoria, è sufficiente oggi l'entrata nelle chiese. Io, seppur ateo, le bazzico spesso poiché, amante dell'arte, mi abbevero delle ricchezze che vi si trovano, accumulatesi (non a caso) nei secoli. Mi è quindi avvenuto, in tali occasioni, di soffermarmi ad ascoltare dal pulpito certe omelie dove rispetto ai sentimenti fideistici prevalevano alla grande quelli squisitamente politici. Forse sarò stato nel posto e nel momento sbagliato? Mi resta il dubbio!
 

andyga

Membro Junior
Proprietario Casa
Buongiorno.
Ho visto che la discussione é diventata tanto ampia adesso. :)
Avrei ancora delle domande, se permettete:
Il nostro Avvocato non ha "impugnato" il testamento davanti ad un giudice/Tribunale (lui dice che "impugnare" non esiste) ma aveva scritto una lettera/raccomandata alla "madre" dicendo che il testamento, come fatto non é giusto ma deve contenere anche la leggittima per i figli. Il suo Avvocato della madre ha risposto
upload_2018-5-17_9-1-15.png


Allora adesso il nostro Avvocato vuole fare un accordo fuori Tribunale, che la "madre" ci dará la leggittima della vendita di tutti i beni.
Io avevo chiesto di andare in Tribunale, ma il nostro avvoicato dice che costa tanti soldi (Tribunale, sequestro di inventario, trascrizzione atto giudiziale) almeno 10.000€ da pagare subito, tutti da noi figli!
Lui vuole fare un accordo fuori per non litigare e per avere soldi subito!
Qui é da capire anche, che la "madre" apena ha i soldi della casa in mano - gli fa sparire perché odia i figli! Lei si sentiva male perche il padre amava i figli (addottivi) come se fossero suoi e lei era gelosa! (non potendo avere figli lei)
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Lui vuole fare un accordo fuori per non litigare e per avere soldi subito!
Qui é da capire anche, che la "madre" apena ha i soldi della casa in mano - gli fa sparire perché odia i figli! Lei si sentiva male perche il padre amava i figli (addottivi) come se fossero suoi e lei era gelosa! (non potendo avere figli lei)
Per fare un accordo bisogna essere in due.
Se la madre non vuole dare niente, nessuno la può obbligare, così stando le cose, se non impugnando il testamento.
Temo che dobbiate rivedere con l’avvocato la vostra strategia.
 

andyga

Membro Junior
Proprietario Casa
Lei vuole darci la leggittima! Vuole vendere la casa! PERÓ di tutte le …:non_voglio_vedere: che ha fatto prima (si vede nei estratti conto) non ne vuole sapere e dice che dobbiamo accontentarci! Quando si deve pagare le spese di tribunale e le altre spese di trascrizzione…? E un fisso oppure una quota? Dobbiamo pagare tutto noi oppure deve pagare una parte lei?
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
La vostra quota di legittima è una quota della casa e degli altri beni: non i soldi della vendita.

Non è possibile spiegare bene su un forum , in base a poche informazioni.
Fatevi consigliare dall’avvocato, e se non vi fidate sceglietene un altro.
 

Antonio Abiuso

Membro Attivo
Proprietario Casa
Visto che sono le 14 e io non faccio 'pennichella' torno sull'argomento per chiarire meglio.
Dunque: alla morte di papà (forse non molto in pace) gli succedono la moglie in gramaglie e tre figli, verso i quali il 'de cujus' non è troppo benevolo sicché nomina in testamento la vedova a sua "erede universale". O.k.? Vediamo che succede, partendo da una premessa: tutto il patrimonio (nella fattispecie la casa che mammà vuol vendere assieme agli altri beni: mobili, liquidità, titoli, crediti e il famoso servizio d'argento da dodici delle feste).
Tale patrimonio, al netto delle passività di massa, va legalmente diviso tra i 4 coeredi. Come? In base alle rispettive quote. Quali? E' presto detto. Per effetto delle nomina a erede universale fatta col testamento (supponendo che questo sia 'buono' sotto i vari profili) papà ha voluto, memore dei bei tempi andati, trattare benevolmente la mogliera attribuendole così, oltre alla quota di "riserva" - spettante pure ai figli - la "disponibile". Ecco cosa quindi ne esce: dell'intero patrimonio spetta alla vedova 1/4 come quota di "riserva"+1/4 per la "disponibile"(perciò la metà) ed ai figli rimane riservata globalmente l'altra metà da dividersi in parti eguali. Rapportando il tutto, per estrema chiarezza, in dodicesimi: alla madre spettano 3/12mi di disponibile+3/12mi di riserva ed a ciascuno dei figli 2/12mi di quota riservata.
Quanto detto può spiegare i tentativi del tuo avvocato (di cui peraltro mi sorprende il disconoscimento del termine: impugnativa testamentaria) di tentare una soluzione in via bonaria della divisione nello stimare d'esservi in concreto un'equivalenza tra il valore dell'immobile e quello di tutti gli altri beni reliquati, di conseguente spettanza dei figli.
In questi termini può interpretarsi il riportato contraddittorio (pur sorprendentemente acrimonioso) tra i contrapposti legali. Chiudo con un antico ammonimento secondo cui,
se il tuo avvocato dice che la causa non s'ha da fare, bisogna credergli; quando dice che
la causa è da fare bisogna...riflettere.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Le Ultime Discussioni

Alto