basilico

Membro Attivo
Ciao a tutti, chiedo aiuto
la uni 10200 dice di ripartire il 30% per i consumi involontari e il 70% per i consumi volontari tramite il contabilizzatore dico bene?

Ora chiedo il 30% va ripartito coi vecchi millesimi di proprietà o tramite dei misuratori posti ai piedi della caldaia?

Inoltre è possibile avere un elaborato di come dovrebbe essere il calcolo?

grazie
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
la uni 10200 dice di ripartire il 30% per i consumi involontari e il 70% per i consumi volontari tramite il contabilizzatore dico bene?

Non esattamente.
La % deve essere indicata da un tecnico dopo opportune valutazioni per ogni singolo caso.

Ora chiedo il 30% va ripartito coi vecchi millesimi di proprietà o tramite dei misuratori posti ai piedi della caldaia?
Eventualmente millesimi di proprietà

Inoltre è possibile avere un elaborato di come dovrebbe essere il calcolo?
Lo richiedi al termotecnico che necessariamente va nominato prima di fare i lavori.
 

basilico

Membro Attivo
la percentuale che il termotecnico ha indicato è 30% per l'involontario e 70% per il volontario. Sono stati ricalcolati i nuovi millesimi caloriferi singolarmente però non si capisce se vengano utilizzati solo quelli o vengano calcolati anche eventuali dispersioni con dei contatori che sono all'interno del locale caldaia.

per quanto riguarda la norma uni10200 c'è modo di scaricarla da qualche parte?
Ho fatto una ricerca su google ma oltre a tante spiegazioni non trovo la norma completa
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Ora chiedo il 30% va ripartito coi vecchi millesimi di proprietà o tramite dei misuratori posti ai piedi della caldaia?
La legge prevede che il condominio incarichi un termotecnico che calcoli il fabbisogno energetico di tutti gli appartamenti che lo compongono e rediga una tabella che vada a sostituire la vecchia tabella millesimale del riscaldamento: tabella del fabbisogno energetico. Questa tabella va approvata alla unanimità (1000/1000 di proprietà) dalla assemblea.
Il consumo di carburante per far funzionare la caldaia non è tutto destinato per scaldare gli appartamenti (consumi volontari) ma c'è una certa quota che si disperde per le perdite dell'impianto di distribuzione oppure serve per scaldare i locali condominiali (consumi involontari): il medesimo professionista deve proporre una percentuale che indichi quanto del carburante consumato viene perso a causa delle dispersioni. Questa percentuale va approvata a maggioranza dalla assemblea.
La cifra corrispondente a questa percentuale va suddivisa tra i condomini secondo la tabella del fabbisogno energetico. Questa tabella deve essere usata anche per ripartire le spese di ordinaria manutenzione dell'impianto, con l'esclusione delle valvole termostatiche e dei contabilizzatori di calore la cui proprietà è del privato: quindi acquisto,manutenzione e sostituzione, nonché lettura dei consumi sono a carico dei singoli condòmini. Le spese di straordinaria manutenzione dell'impianto di riscaldamento vanno divise secondo i millesimi di proprietà.
La norma dice che per il primo anno di esercizio, se l'assemblea non ha ancora approvato la tabelle del fabbisogno energetico, la ripartizione dei consumi involontari e delle spese di manutenzione ordinaria può essere fatta secondo la vecchia tabella millesimale del riscaldamento oppure secondo i millesimi di proprietà.
Per quanto riguarda la percentuale questa varia a secondo della tipologia costruttiva dell'impianto (a colonne montanti o ad anello), della tipologia del condominio (appartamenti abitati tutto l'anno, presenza di appartamenti sfitti, condominio costituito prevalentemente da seconde case ecc... ecc... ): si può andare da un 15% fino ad 80%.
 

basilico

Membro Attivo
Il consumo di carburante per far funzionare la caldaia non è tutto destinato per scaldare gli appartamenti (consumi volontari) ma c'è una certa quota che si disperde per le perdite dell'impianto di distribuzione oppure serve per scaldare i locali condominiali (consumi involontari): il medesimo professionista deve proporre una percentuale che indichi quanto del carburante consumato viene perso a causa delle dispersioni. Questa percentuale va approvata a maggioranza dalla assemblea.
La cifra corrispondente a questa percentuale va suddivisa tra i condomini secondo la tabella del fabbisogno energetico. Questa tabella deve essere usata anche per ripartire le spese di ordinaria manutenzione dell'impianto, .

quindi se capisco bene il 30% che ha stabilito il professionista nel mio caso specifico deve poi essere suddivo in base alle nuove tabelle millesimali e non devono essere aggiunte eventuali dispersioni che vengono segnate dai contatori posti all'interno del locale caldaia giusto?
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
non devono essere aggiunte eventuali dispersioni che vengono segnate dai contatori posti all'interno del locale caldaia giusto
tu non hai ripartitori montati sui caloriferi ma hai un contacalorie montato sulla mandata che arriva al tuo appartamento? In questo caso non ha senso la quota percentuale tu paghi quanto calore prelievi alla fonte.
 

basilico

Membro Attivo
tu non hai ripartitori montati sui caloriferi ma hai un contacalorie montato sulla mandata che arriva al tuo appartamento? In questo caso non ha senso la quota percentuale tu paghi quanto calore prelievi alla fonte.


Ho ripartitore su ogni calorifero. Per caso specifico intendevo dire non personale ma del condominio . non mi e' chiaro quindi quello che chiedevo prima
 

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