Temo di no permanendo la attuale formulazione: e forse mi sono espresso male prima. Perché, come scriveva Nemesis prima, alla data del 15 ottobre 2018 risultava in corso un contratto non scaduto, tra i medesimi soggetti e per lo stesso immobile.
Ma non è detto: la formulazione di questo provvedimento ha un tenore che appare legato al momento della emissione. E' ragionevole pensare che per i prossimi anni venga fatta una precisazione ulteriore, come è avvenuto al momento della adozione della CS per le residenze.
La norma vuole chiaramente evitare una disdetta anticipata per usufruire della CS: quindi ecco il termine del 15/10/18 che coincide con la proposta poi sconvertita in legge.
Ma non avrebbe senso e non sarebbe ragionevole in futuro negare l'applicazione della CS ai contratti che naturalmente vanno in scadenza: sarebbe un disincentivo a rinnovare il contratto da parte dei conduttori.