Buonasera,
Vorrei esporre una situazione un po anomala per capire come comportarmi.
Circa a metà marzo firmo un compromesso (come parte acquirente) per un immobile.
Fissiamo la data per il rogito con termine "entro e non oltre il 30/04/2019".
-->Premessa: Il giorno della firma del compromesso richiedo che la data venga spostata più avanti per paura che i tempi di erogazione del mutuo (perizia, verifiche, ecc) da parte della banca siano più lunghi di 45 giorni.
A questa mia richiesta vengo rassicurato dall'immobiliare che il termine entro e non oltre non costituisce un vero e proprio vincolo in quanto non espresso nella formula "termine essenziale"; da parte del venditore mi rassicura che non ha fretta di vendere.
al 07/05/2019 io sono pronto per rogitare (perizia fatta, mutuo concesso ecc ecc) e rimango in attesa di una data per il rogito.
al 24/05/2019 viene fissata la data del rogito per il 05/06/2019 (è stato necessario più tempo del previsto per via di verifiche ai documenti)
nel mezzo di queste due date nasce una discussione tra il venditore e me per quanto riguarda delle spese condominiali straordinarie deliberate il 15/05/2019.
alla fine della discussione (vi evito le varie proposte e controproposte) decidiamo che mi accollo io le spese condominiali deliberate (nonostante fossero a carico suo) con una sua partecipazione alle spese, che lui girerà al sottoscritto, ma che comunque verrà citata nell'atto del rogito.
il 05/06/2019 andiamo al rogito, l'aria è tesa anche se non capisco bene il motivo visto il mio voler venire incontro anche alle sue richieste.
il rogito si conclude ma il venditore và via turbato.
il 06/06/2019 ricevo a casa una notifica di raccomandata che è possibile ritirare dal giorno 08/06/2019.
il 08/06/2019 ritiro la raccomandata e.... Sorpresa.
la raccomandata proviene dall'ex proprietario ed è datata 04/06/2019 (giorno prima del rogito) dove in sostanza (nel senso di veramente 7 righe) lui richiede la risoluzione del contratto per via di mio inadempimento alla data fissata nel contestuale cioè il 30/04/2019. Questa raccomandata probabilmente è dovuta al suo disappunto riguardo alla discussione delle spese condominiali extra.
Che valenza ha questa raccomandata?
Era necessario comunque che lui mandasse prima una diffida ad adempire?
Che valenza ha questa raccomandata visto che comunque lui il giorno dopo ha firmato il rogito?
Ringrazio anticipatamente tutti.
Vorrei esporre una situazione un po anomala per capire come comportarmi.
Circa a metà marzo firmo un compromesso (come parte acquirente) per un immobile.
Fissiamo la data per il rogito con termine "entro e non oltre il 30/04/2019".
-->Premessa: Il giorno della firma del compromesso richiedo che la data venga spostata più avanti per paura che i tempi di erogazione del mutuo (perizia, verifiche, ecc) da parte della banca siano più lunghi di 45 giorni.
A questa mia richiesta vengo rassicurato dall'immobiliare che il termine entro e non oltre non costituisce un vero e proprio vincolo in quanto non espresso nella formula "termine essenziale"; da parte del venditore mi rassicura che non ha fretta di vendere.
al 07/05/2019 io sono pronto per rogitare (perizia fatta, mutuo concesso ecc ecc) e rimango in attesa di una data per il rogito.
al 24/05/2019 viene fissata la data del rogito per il 05/06/2019 (è stato necessario più tempo del previsto per via di verifiche ai documenti)
nel mezzo di queste due date nasce una discussione tra il venditore e me per quanto riguarda delle spese condominiali straordinarie deliberate il 15/05/2019.
alla fine della discussione (vi evito le varie proposte e controproposte) decidiamo che mi accollo io le spese condominiali deliberate (nonostante fossero a carico suo) con una sua partecipazione alle spese, che lui girerà al sottoscritto, ma che comunque verrà citata nell'atto del rogito.
il 05/06/2019 andiamo al rogito, l'aria è tesa anche se non capisco bene il motivo visto il mio voler venire incontro anche alle sue richieste.
il rogito si conclude ma il venditore và via turbato.
il 06/06/2019 ricevo a casa una notifica di raccomandata che è possibile ritirare dal giorno 08/06/2019.
il 08/06/2019 ritiro la raccomandata e.... Sorpresa.
la raccomandata proviene dall'ex proprietario ed è datata 04/06/2019 (giorno prima del rogito) dove in sostanza (nel senso di veramente 7 righe) lui richiede la risoluzione del contratto per via di mio inadempimento alla data fissata nel contestuale cioè il 30/04/2019. Questa raccomandata probabilmente è dovuta al suo disappunto riguardo alla discussione delle spese condominiali extra.
Che valenza ha questa raccomandata?
Era necessario comunque che lui mandasse prima una diffida ad adempire?
Che valenza ha questa raccomandata visto che comunque lui il giorno dopo ha firmato il rogito?
Ringrazio anticipatamente tutti.