Dimaraz

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Non mi sembra che il giudice abbia accertato la lesione.
Se non mi sono "ubriacato" dal dover leggere con la lente d'ingrandimento ...il Giudice ha dichiarato una lesione (è non per poter "compensare " le spese ma perché perfettamente rilevabile..solo che la cosa andava parificata con la quota di relictum che proveniva alla donataria.
Oltre tutto la donazione era per la "nuda proprietà" e non per la "piena".

Avvocati....da telenovelas.
 

vittorievic

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oggi pomeriggio con maggior calma, e sorbendomi un liquore denso alla liquirizia, ho riletto la sentenza ed ho capito questo:
- valore definito dal giudice della massa ereditaria ricostruita della de cuius 616.904 €
- valore della legittima stante l'esistenza di 4 fratelli eredi =2/3 di 616.904 € = 1/6 (cioè 2/3:4) di 616.904 € = 102.817,50 €/cad.
- valore definito dal giudice della massa ereditaria al momento della morte della de cuius, detto Relictum, 279.739 €. Quindi 616.904 € - 279.739 € = 337.165 € valore delle donazioni fatte in vita alla stessa persona.
- valore dell'eredità pro capite risultante dall'ammontare della massa ereditaria al momento della morte 279.739: 4 = 69.934,75/cad.
- Differenza tra legittima e valore dell'eredità residuale 102.817,50 €/cad. - 69.934,75/cad. = 32.882,80 (arrotondato per eccesso di 5 cents).
Quota che la donataria, secondo me, dovrebbe dare a ciascuno degli altri eredi.
Il Giudice poi divaga sul relictum (279.739 €) facendo questo ragionamento: esprime le quote spettanti agli eredi come in un condominio: ai due eredi contumaci attribuisce 250/1000 ciascuno; quindi attribuisce alla convenuta 367,528/1000 e alla attrice 132,452/1000.
Io questo calcolo non l'ho capito perché 367,528/1000 + 132,452/1000 = 499,98/1000 diciamo 500/1000 + 250/1000 + 250/1000 = 1000/1000 ma così facendo alla parte attrice arriva meno degli altri fratelli che non hanno partecipato alla richiesta della riduzione della donazione.
la cosa andava parificata con la quota di relictum che proveniva alla donataria
scusa quota del relictum spettante spettante alla convenuta 69.934,75 € quota da restituire alla attrice 32.882,80 € e agli altri fratelli nisba? i soldi sono finiti.
ma non si poteva fare: quota disponibile 1/3 di 616.904 € = 205.635 €;
importo della donazione 337.165 €; importo eccedente la disponibile da rimettere nel relictum 131.530 € che così aumentava a 411.269 € da dividere per 4 così ciascuno prendeva 102.817,25 €.
Riprova:
(102.817,25 € x 3) +(102.817,25 € + 205.635 €) = 308.451,75 € + 308.452,25 € = 616.904 €
 
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Franci63

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Perché un giudice pur accertando la lesione non ne tiene conto?
Ne ha tenuto conto.
La lesione accertata è stata "risolta" senza intaccare la donazione, ma solo la parte dei beni di spettanza della donataria, ancora esistenti nella disponibilità della de cuius, alla sua morte. ( il relictum).
Quota che la donataria, secondo me, dovrebbe dare a ciascuno degli altri eredi.
Se anche loro proporranno azione di riduzione.
 

chiacchia

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Oh ragazzi non ci capisco molto voi siete più tecnici ma il mio concetto è 1000/1000 e questo è sicuro poi se la mamma fosse viva le quote dovrebbero essere divise una per ogni fratello una sarebbe la disponibile e l'altra sarebbe della madre se fosse ancora viva, pertanto la madre quando era ancora viva ha dato la sua parte + la disponibile + la quota della figlia le ha unite e a regalato tutto a una figlia, ho detto giusto? ora quello che resta dovrebbe essere diviso alle altre tre figlie è corretto?
 
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Franci63

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Oh ragazzi non ci capisco molto voi siete più tecnici ma il mio concetto è 1000/1000 e questo è sicuro poi se la mamma fosse viva le quote dovrebbero essere divise una per ogni fratello una sarebbe la disponibile e l'altra sarebbe della madre se fosse ancora viva, pertanto la madre quando era ancora viva ha dato la sua parte + la disponibile + la quota della figlia le ha unite e a regalato tutto a una figlia, ho detto giusto? ora quello che resta dovrebbe essere diviso alle altre tre figlie è corretto?
Non si capisce nulla di questo post.
 

vittorievic

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La lesione accertata è stata "risolta" senza intaccare la donazione, ma solo la parte dei beni di spettanza della donataria, ancora esistenti nella disponibilità della de cuius, alla sua morte. ( il relictum).
quindi in sostanza, secondo te, la convenuta deve dare alla parte attrice 32.882,80 € prelevandoli dal relictum? Io francamente non l'ho capito. Perché il giudice nella prima pagina scrive "la domanda è infondata"? Perché nelle conclusioni non scrive chiaramente che la convenuta dovrà pagare con i soldi del relictum la parte attrice?
 

Franci63

Membro Storico
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quindi in sostanza, secondo te, la convenuta deve dare alla parte attrice 32.882,80 € prelevandoli dal relictum? Io francamente non l'ho capito. Perché il giudice nella prima pagina scrive "la domanda è infondata"? Perché nelle conclusioni non scrive chiaramente che la convenuta dovrà pagare con i soldi del relictum la parte attrice?
Pagina 3 della sentenza postata: “la quota della convenuta sul relictum va ridotta fino a 37.052.”
 

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