chiacchia

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:rabbia:
E' come credevo che venisse diviso un lascito, cerco di usare termini non tecnici che per chi è abituato è facile seguire ma per me che ne mastico poco vado in confusione, tanto per dire "relictum" che significa quello che ha lasciato il morto unito alla convenuta + l'attrice, ma santo dio se l'acqua è acqua perché si deve chiamare liquido potabile?
 

vittorievic

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Sembra che il "relictum" sia quanto rimane al netto delle donazioni e dei debiti.
Sostanzialmente il giudice ha scritto che siccome al netto della donazione rimane un relictum da dividere tra gli eredi e che questo copre ampiamente l' importo che la donataria/convenuta deve dare alla attrice, non c'è bisogno di ridurre la donazione perché la somma che la donataria/convenuta deve versare alla attrice la si preleva dalla parte di relictum a lei spettante (art. 553 c.c.).
 

chiacchia

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Che io sappia l'avvocato attrice??? chie è la mia amica o la parte avversaria
.:disperato:


Comunque l'avvocato dell'avversaria non si fa trovare mentre quello dell'amica mia ha detto che la chiamerà a breve perché stanno cercando un accordo??? ma di cosa se il giudice ha detto che le cose devono restare cosi? quello che interessava era non tanto avere la differenza ma di avere lo scioglimento della comunione ma neanche quello è stato concesso ed è questo che non capisco e non so dare un perché alla sentenza
 

Dimaraz

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ma santo dio se l'acqua è acqua perché si deve chiamare liquido potabile?

Perché esiste pure l'acqua di fogna ...che non è potabile.

La tua domanda ha tante possibili risposte.

Vi è il criterio di Legge sul come calcolare l'eredità è su come ripartire.
Poi vi sono tutte le variabili di testamento che dispone sulla "disponibile" nonché tutte le azioni fatte prima del decesso...per finire con tutte le "lesioni/inosservanze" che però essendo contrarie alle norme "civili" sono contestabili solo su azione del danneggiato.
 

chiacchia

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perché la somma che la donataria/convenuta deve versare alla attrice la si preleva dalla parte di relictum a lei spettante (art. 553 c.c.).
AAAhhh! se è cosi allora la sorella che ha avuto la donazione basta che esce dalla successione di quello che era rimasto, in partica dall'appartamento del 1° piano ma se è cosi perché non concedere la divisione della comunione?
 

chiacchia

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Dimaraz apprezzo che cerchi di spiegarmi ma l'acqua era un esempio stupido dai non burlarmi comprendi il mio stato che non avendo dimestichezza con l'avvocatese devo cercare di capire qualcosa grazie a voi per consolare una persona che ne capisce meno di me.
.:nerd:
Vi è il criterio di Legge sul come calcolare l'eredità è su come ripartire.
Ok sicuramente hai ragione ma c'è una base da dove partire per poi aggiungere le variabili del caso?
 

vittorievic

Membro Senior
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Che io sappia l'avvocato attrice??? chie è la mia amica o la parte avversaria
chi presenta l'istanza al Giudice è la parte attrice: in questo caso la tua amica. Chi si presenta per controbattere le richieste della parte attrice si chiama parte convenuta.
Non ho capito perché la tua amica non chieda spiegazioni al suo avvocato anzichè chiederle a te.
AAAhhh! se è cosi allora la sorella che ha avuto la donazione basta che esce dalla successione di quello che era rimasto,
NO ! Nella sentenza non c'é scritto che la coerede che ha avuto la donazione deve uscire completamente dalla spartizione del relictum. Siccome l'istanza l'ha presentata solo la tua amica la consistenza del relictum è tale per cui la coerede/donataria/convenuta può attingere alla sua parte di relictum per soddisfare la coerede/attrice/tua amica.
Siccome nella sentenza ho letto che la coerede/convenuta pur di non intaccare la donazione era disposta a pagare credo che l'avvocato della tua amica/attrice e coerede si incontrerà con l'avvocato della donataria/convenuta/coerede per stabilire le modalità di pagamento del dovuto.
Quando anche le altre due sorelle avranno saputo dell'esito positivo (e non negativo come hai scritto tu nel titolo) della istanza presentata dalla sorella tua amica faranno anche loro istanza per avere la loro parte: vedremo cosa deciderà il giudice.
 

chiacchia

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E qui casca l'asino, come si usa dire.
Lei chiede a me perché ci conosciamo da anni è un'amica di famiglia è sola e non sa come muoversi per qualunque cosa si è sempre rivolta a me perché l'ho sempre aiutata senza interesse alcuno.
Lei ha chiesto al suo avvocato ma ha detto che l'avrebbe chiamata a giorni ma i giorni passano e lei sta sulle spine.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
AAAhhh! se è cosi allora la sorella che ha avuto la donazione basta che esce dalla successione di quello che era rimasto, in partica dall'appartamento del 1° piano ma se è cosi perché non concedere la divisione della comunione?

Perché sarà anche parente...ma non stupida da rinunciare a qualche decina di migliaia di Euro.
Magari è pure "furba" e spera che un giorno le altre siano disposte a cederle le loro quote ad un prezzo stracciato pur di togliersi da una comproprietà di cui non possono godere e che gli costa in quanto seconda casa.
 

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