raflomb

Membro Assiduo
Continui a dire cose inesatte: se il Regio Decreto del 1934 prevedeva da allora in poi la c.d. "abitabilità" oggi "agibilità" significa che gli immobili costruiti successivamente detta data dovevano munirsi della concessione di abitabilità, e così gli immobili esentati, ante 1934, dove avessero subito consistenti modifiche, accorpamenti o frazionamenti, si sarebbero dovuti adeguare. Questa è la logica delle cose! Oltretutto occorre dire che un immobile, ad es. costruito nel 1966 o frazionato nel 1997 con concessione, ma sprovvisto di abitabilità, oggi deve essere munito dell'agibilità (questo per la successione delle leggi nel tempo) a norma del T.U. del 2001, e peratnto per poterla chiedere occorrerà, oltre alla conformità urbanistica, i vari certificati di conformità: impianto idrico, energetico.
Non bisogna essere un "pozzo di sapere" ma conoscere le leggi.

Aggiunto dopo 22 minuti :

notai negli atti di compravendita per immobili costruiti prima del 1 settembre 1967 fanno fare la dichiarazione a parte venditrice che l'immobile è stato costruito antecedentemente a quella data (quindi non serve nessun documento che attesti l'abitabilità, questo è quello
Quanto tu affermi, ante 67, è relativo agli immobili sotto il profilo urbanistico, ma non dell'abitabilità/agibilità:
Per quanto riguarda la dichiarazione dell'inizio di costruzione ante o post l.765/67 (c.d. legge Ponte, entrata in vigore il 1° settembre 1967), come lei ha ben notato, essa ha rilevanza solo in relazione ai titoli abilitativi edilizi o a quelli in sanatoria (straordinaria o a regime) e non per l'agibilità. Ciò si ricava, nel caso di specie, dall'articolo 40 co.2° della legge 47/85
 

fullmail

Nuovo Iscritto
grazie a tutti per le risposte;confermo a il tetto quanto citato da raflomb e gli faccio notare come agibilità e licenza siano profondamente distinte;la dizione "casa ante 67" esime semplicemete il notaio dalla verifica di abusi edilizi tanto è vero che il notatio aggiunge,se del caso, che all'immobile non sono state apportate modifiche che necessitassero di licenza dopo il 67.tutto quanto riferito da ralfomb attiene esclusivamente l'agibilità e le sentenze della cassazione riportate sono molto chiare.io volevo solo sapere se qualcuno fosse a conoscenza personale di controversie legali in merito e su come si erano risolte ancora grazie a tutti
 

roberta25

Nuovo Iscritto
Viene concesso DI TUTTO in questo paese. A me è stata venduta una casa senza il certificato di agibilità e senza neanche la conformità degli impianti. Tre anni dopo l'acquisto si è allagato l'appartamento inferiore perché tutti i tubi di scarico hanno ceduto. Sembra che non ci siano le pendenze per la realizzazione di un regolare impianto idrico-sanitario. Casa nuova, ricavata dal frazionamento di un appartamento più grande, in una piccola cittadina (Viterbo), zona periferica, 45 metri quadri catastali, pagata 120mila euro. Acquistata regolarmente, pubblicizzata da NOTA AGENZIA IMMOBILIARE come grossa occasione (si.. per chi?), atto notarile regolare, mutuo trentennale ecc. Ad oggi la casa è chiusa, inagibile. Si capisce perché alla prima tremata di terreno, (ma anche senza tremata), gli edifici cadono a pezzi e in polvere. E la gente (anche i bimbi negli asili) ci muoiono dentro, sepolti dalle macerie. Questa è l'Italia, il Paese delle Libertà.
 

raflomb

Membro Assiduo
solo sapere se qualcuno fosse a conoscenza personale di controversie legali in merito e su come si erano risolte ancora grazie a tutti

Vai tranquillo è un diritto! Difficilmente si giunge in sede giudiziaria in quanto normalmente prendono coscienza prima che è un loro dovere (del venditore) ottenerla o fartela ottenere.
 
U

User_18549

Ospite
un saluto a tutti ,parlando di agibilita' ,vorrei farvi una domanda ,dovrei vendere casa ,fatta su un terreno agricolo ,pero' oggi risulta tutta sanata con licenza in sanatoria ,il condono e' stato fatto con quello del 2004, il problema e questo: ho chiesto al mio geometra se era il caso di chiedere il certificato di abitabilita' oppure agibilita' ,ma lui mi a riferito che sara' impossibile perche' essendo la zona risultante zona agricola senza <servizi ,sara' difficile avere questo certificato ,come posso fare al momento che si presenta il compratotore di questa casa? ,la casa e' dotato di acqua con pozzo artesiano ,e' fossa biologica che io scarico tutto regolare ,ci sono possibilita' di sistemare questo problema? grazie maik48
 

raflomb

Membro Assiduo
l'immobile è vendibile anche senza la concessione di agibilità purchè già nella fase delle trattative tu non celi questa mancanza, per poi riportarla testualmente in ogni atto scritto successivo ( proposta d'acquisto - preliminare) per finire al rogito dove deve comparire con chiarezza che il compratore è consapevole di acquistare l'immobile sfornito di agibilità, requisito questo che potrà ottenere solo adeguandolo (quando sarà possibile) a sue spese. Non usare la formula generica "nello stato di fatto e di diritto in cui si trova" perchè questa formula, proprio per la sua genericità non serve ad escludere una tua responsabilità dal momento che l'agibilità è un requisito essenziale del bene, e per questo si dà per scontata la sua sussistenza.
 
U

User_18549

Ospite
agibilita'

l'immobile è vendibile anche senza la concessione di agibilità purchè già nella fase delle trattative tu non celi questa mancanza, per poi riportarla testualmente in ogni atto scritto successivo ( proposta d'acquisto - preliminare) per finire al rogito dove deve comparire con chiarezza che il compratore è consapevole di acquistare l'immobile sfornito di agibilità, requisito questo che potrà ottenere solo adeguandolo (quando sarà possibile) a sue spese. Non usare la formula generica "nello stato di fatto e di diritto in cui si trova" perchè questa formula, proprio per la sua genericità non serve ad escludere una tua responsabilità dal momento che l'agibilità è un requisito essenziale del bene, e per questo si dà per scontata la sua sussistenza.
Ciao raf, sono contento che il problema si puo' risolvere , perche' mi cominciava a' preoccupare il fatto di non poter vendere ,ti ringrazio ,a presto maik48
 

mtr

Membro Attivo
Propongo una riflessione ulteriore.
Mi chiedo quale destinazione d'uso abbia la casa attualmente, perchè ho il dubbio che sia già utilizzata come residenza o comunque che il compratore la voglia acquistare credendo che sia residenza (o possa comunque diventarla).
Sennò che senso avrebbe porsi il problema di chiedere l'agibilità?
Non mi limiterei a considerare se la casa si possa vendere o no -per questo concordo totalmente con le utili osservazioni di raflomb- ma mi assicurerei che -con opportuni lavori- sia possibile arrivare all'agibilità (per la residenza ovviamente).
Dunque consiglierei di farsi dire dal geometra se la destinazione d'uso 'residenza' è permessa dal piano regolatore o no.
Quindi dichiarare chiaramente al compromesso che l'immobile non ha agibilità come residenza, ma che con opportune opere igienico-sanitarie (ad es.) è possibile ottenerla.
Oppure che l'immobile non è residenziale e non potrà esserlo fino a cambio del piano regolatore.
Spero di avere espresso con chiarezza.
 

joers

Nuovo Iscritto
atto di compravendita d immobile con vincolo parcheggio

salve, avrei bisogno cortesemente di una informazione urgente:
sette anni fa mio padre ha venduto un garage costruito negli anni 80 accatastato come deposito con vincolo parcheggio.
Nella sua ignoranza in sede notarile nel contratto di compravendita mio padre, come venditore nella postilla finale, ha fatto inserire l'impegno da parte sua di procurarsi il certificato di agibilità, probabilmente non necessario come deposito o garage.
Qualche mese dopo l'acquirente che aveva pagato quel garage con i prezzi piuttosto bassi di mercato del garage del tempo, ha cambiato la destinazione d'uso del locale spostando il vincolo parcheggio su un altro terreno di sua proprietà. Nel frattempo nel corso degli anni in questo locale ha svolto regolare attività artigianale.
Dopo ben 7 anni tramite il suo avvocato pretende che da mio padre, purtroppo molto anziano, il risarcimento del danno.
A cosa potrebbe andare incontro mio padre, premettendo che il locale mio padre lo ha venduto sapendo che l'acquirente lo avrebbe usato solo come deposito automobili private. Inoltre sulla piantina in possesso di mio padre non risultava il vincolo parcheggio. e per finire i notai e i geometri che stanno a fare.questi hanno dichiarato che al catasto non risultava il vincolo parcheggio.Grazie per chi vorrà raggaugliarmi...
 

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