Ciao a tutti,
scrivo perchè una mia amica ha fatto una proposta di acquisto per un villino che si trova nel comune di Anzio ma che risulta affittato per altri 6 anni ad alloggio per anziani ad una società.
La mia amica vorrebbe comprare l'immobile usufruendo delle agevolazione come prima casa (non ha mai usufruito di agevolazioni prima casa). Ha ricevuto in donazione dai genitori degli immobili in Sardegna ma senza usufruire delle agevolazioni prima casa. Attualmente la sua residenza si trova a Roma. Ha parlato con il Notaio che le ha confermato di poter pagare l'imposta di registro ridotta al 2% se trasferisce entro 18 mesi la sua residenza nel comune di Anzio dicendo che non per forza deve essere spostata nell'immobile comprato (quindi sotto intende che può essere trasferita anche se immobile locato). Il commercialista però dice che in realtà essendoci un contratto di locazione in essere ad uso abitativo e non avendo inserito nessuna clausola nel contratto di parzialità dell'immobile locato, non può trasferire la residenza in questo immobile perchè l'Agenzia delle Entrate farà certamente un accertamento e chiederà la differenza di imposta di registro +30% di sanzione + interessi di mora (l'imposta di registro al 2% sono circa € 3.300 mentre al 9% come seconda casa circa € 16.600). Il commercialista ha detto che l'unico modo sarebbe di spostare la residenza ad Anzio da qualcuno che conosce oppure trovare una soluzione economica, anche una stanza ed affittarla ma dovrà tenerla per 5 anni (per avere imposta di registro al 2%). Invece per l'imposta sostitutiva del mutuo dovrà pagare come seconda casa e pagare IMU perchè non può diventare abitazione principale perchè locata. Abbiamo avuto diverse risposte contrastanti dai professionisti e quindi siamo un po' confuse. Anche cercando su internet sembrava non ci fosse problema a spostare la residenza in un immobile locato, però in questo caso si tratta di un contratto 6+6 ma ad uso abitativo per svolgere attività di "comunità alloggio per anziani" e quindi non è chiaro come gestire la situazione. Il Commercialista proponeva anche di fare la risoluzione di questo contratto e farne uno nuovo ed eventualmente fare un contratto in cui viene ceduta in locazione una parte della casa, e lasciato una camera ad uso esclusivo per la mia amica per giustificare l'utilizzo come prima casa (però la società deve essere d'accordo e soprattutto bisognerebbe capire quale sia la normativa dell'Asl per le autorizzazioni per l'attività di alloggio per anziani). Qualcuno ha esperienze in merito? Come si può usufruire di tutte le agevolazioni prima casa essendo un immobile locato ad alloggio per anziani per altri 6 anni? grazie!
scrivo perchè una mia amica ha fatto una proposta di acquisto per un villino che si trova nel comune di Anzio ma che risulta affittato per altri 6 anni ad alloggio per anziani ad una società.
La mia amica vorrebbe comprare l'immobile usufruendo delle agevolazione come prima casa (non ha mai usufruito di agevolazioni prima casa). Ha ricevuto in donazione dai genitori degli immobili in Sardegna ma senza usufruire delle agevolazioni prima casa. Attualmente la sua residenza si trova a Roma. Ha parlato con il Notaio che le ha confermato di poter pagare l'imposta di registro ridotta al 2% se trasferisce entro 18 mesi la sua residenza nel comune di Anzio dicendo che non per forza deve essere spostata nell'immobile comprato (quindi sotto intende che può essere trasferita anche se immobile locato). Il commercialista però dice che in realtà essendoci un contratto di locazione in essere ad uso abitativo e non avendo inserito nessuna clausola nel contratto di parzialità dell'immobile locato, non può trasferire la residenza in questo immobile perchè l'Agenzia delle Entrate farà certamente un accertamento e chiederà la differenza di imposta di registro +30% di sanzione + interessi di mora (l'imposta di registro al 2% sono circa € 3.300 mentre al 9% come seconda casa circa € 16.600). Il commercialista ha detto che l'unico modo sarebbe di spostare la residenza ad Anzio da qualcuno che conosce oppure trovare una soluzione economica, anche una stanza ed affittarla ma dovrà tenerla per 5 anni (per avere imposta di registro al 2%). Invece per l'imposta sostitutiva del mutuo dovrà pagare come seconda casa e pagare IMU perchè non può diventare abitazione principale perchè locata. Abbiamo avuto diverse risposte contrastanti dai professionisti e quindi siamo un po' confuse. Anche cercando su internet sembrava non ci fosse problema a spostare la residenza in un immobile locato, però in questo caso si tratta di un contratto 6+6 ma ad uso abitativo per svolgere attività di "comunità alloggio per anziani" e quindi non è chiaro come gestire la situazione. Il Commercialista proponeva anche di fare la risoluzione di questo contratto e farne uno nuovo ed eventualmente fare un contratto in cui viene ceduta in locazione una parte della casa, e lasciato una camera ad uso esclusivo per la mia amica per giustificare l'utilizzo come prima casa (però la società deve essere d'accordo e soprattutto bisognerebbe capire quale sia la normativa dell'Asl per le autorizzazioni per l'attività di alloggio per anziani). Qualcuno ha esperienze in merito? Come si può usufruire di tutte le agevolazioni prima casa essendo un immobile locato ad alloggio per anziani per altri 6 anni? grazie!