Seth

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Per marito e moglie che comprino l’abitazione coniugale insieme (e comunque sono solidali rispetto ad acquisti immobiliari e debiti, se non erro, eccetto in caso separazione dei beni), che differenza fa stipulare un mutuo casa cointestato a entrambi o intestato a uno solo?
Fa differenza per la banca?
Fa differenza se solo uno dei coniugi ha un reddito?

P.s. un tema simile è stato affrontato in un precedente thread sui mutui cointestati ma mi piacerebbe analizzare più a fondo la situazione specifica in presenza di vincolo matrimoniale.
 

griz

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diciamo che di solito la banca preferisce avere 2 soggetti sui quali potersi rivalere, però se un coniuge è fornisce garanzie sufficienti il mutuo potrebbe essere intestato solo a lui
 

Seth

Membro Attivo
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diciamo che di solito la banca preferisce avere 2 soggetti sui quali potersi rivalere, però se un coniuge è fornisce garanzie sufficienti il mutuo potrebbe essere intestato solo a lui
D’accordo, ma quindi la domanda è: nel caso di coppia sposata, la banca non potrà rivalersi su entrambi i coniugi (cointestatari dell’acquisto immobiliare, non in separazione legale) anche se a stipulare il contratto di mutuo è uno solo dei coniugi? Il marito non risponde per i debiti della moglie e viceversa, in particolare per spese comuni come l’acquisto del tetto coniugale?

Inoltre, chiedo, il discorso “la banca preferisce avere 2 soggetti su cui rivalersi” vale anche se uno dei due soggetti non apporta redditi al ménage familiare ma solo patrimonio? In effetti ho avuto l’impressione che le banche badino esclusivamente alla consistenza reddituale e quasi per nulla a quella patrimoniale.
 

griz

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la banca si rivale sull'immobile ipotecato, in seconda battuta sui proprietari, ritengo che in regime di comunione essendo tutti e due proprietari, anche il secondo coniuge posa venire coinvolto
 

Gianco

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In sostanza l'acquirente diviene proprietario esclusivo se all'atto partecipa anche l'altro membro della coppia e dichiari che quello è un acquisto a titolo personale.
 

Miciogatto

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D’accordo, ma quindi la domanda è: nel caso di coppia sposata, la banca non potrà rivalersi su entrambi i coniugi (cointestatari dell’acquisto immobiliare, non in separazione legale) anche se a stipulare il contratto di mutuo è uno solo dei coniugi? Il marito non risponde per i debiti della moglie e viceversa, in particolare per spese comuni come l’acquisto del tetto coniugale?

A prescindere dal regime di separazione o comunione.
Se entrambi sono intestatari dell'immobile e uno solo è mutuatario (difficile che la banca si accontenti di questa situazione ma non impossibile):

- Il mutuatario è debitore nonché datore di ipoteca per la sua quota,
- L'altro coniuge è soltanto datore di ipoteca ma non debitore.
Il che vuol dire che, in caso di vendita all'asta, anche quest'ultimo perderà la sua quota di casa pur non essendo debitore.


Inoltre, chiedo, il discorso “la banca preferisce avere 2 soggetti su cui rivalersi” vale anche se uno dei due soggetti non apporta redditi al ménage familiare ma solo patrimonio? In effetti ho avuto l’impressione che le banche badino esclusivamente alla consistenza reddituale e quasi per nulla a quella patrimoniale.

Alle banche interessano i soldi e non gli immobili.
Quindi si parte dalla probabilità statistica che il mutuatario possa onorare il suo debito e possa farlo per tutto il periodo per cui dura un mutuo. Quindi reddito congruo a sostenere la rata, reddito costante nel tempo, non aver dimostrato in passato di essere un cattivo pagatore ecc.
L'immobile a garanzia, i garanti, gli altri patrimoni sono il paracadute.

Se proprio necessario (insolvenza perdurante) la banca, sua malgrado, è costretta a correre ai ripari per limitare i danni: esecuzione immobiliare sul bene dato a garanzia, aggredire i garanti, altri beni immobiliari e così via.
 

marinoernesto

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Proprietario Casa
Al di la delle precedenti osservazioni, se il mutuo è intestato ad una sola persona gli interessi e le spese (nel limiti del massimale che, a memoria e salvo errori dovrebbe essere 4.000€ l'anno) sono detraibili dal singolo, se invece è intestato a più persone, ciascuno può detrarre la propria percentuale di mutuo (che solitamente è in parti uguali), fermo restando il massimale complessivo. Se un coniuge è a carico, l'altro può detrarre la percentuale di competenza del coniuge a carico. Ovviamente la casa deve diventare abitazione principale entro l'anno di acquisto e i titolari del mutuo devono essere proprietari per ALMENO l'1%.
 

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