ermi47

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Buona sera,
ho stipulato a settembre del 2022 un regolare contratto transitorio per un anno, a canone libero, di una porzione di appartamento ad uno studente universitario non residente.
Da tre mesi mi risulta che non abita più nella sua porzione di casa, ma non mi ha restituito le chiavi e non mi ha corrisposto più nè i canoni di locazione nè le spese previste dal contratto, incluse quelle spettanti dalla quota per la energia elettrica dell'appartamento, anche se ha portato via tutti i suoi oggetti. Gli ho chiesto telefonicamente prima e con messaggi, senza risposta, poi di chiedermi la risoluzione anticipata del contratto dopo il saldo di quanto dovuto, ma non ha voluto farlo, tanto dice lui, il contratto si risolve in caso di mancato pagamento di due canoni di locazione. Alla fine del contratto annuale risulta che il contratto si rinnova automaticamente. Ho quindi inviato anche una raccomandata A.R. con la richiesta del pagamento delle spese e della risoluzione anticipata del contratto ma lui ha rifiutato la consegna. Procedere alla sfratto per morosità comporterebbe una spesa superiore agli indennizzi; oltretutto lo studente non ha reddito. Ma alla fine del contratto, che prevede il rinnovo automatico, come posso fare per rientrare in possesso della porzione di appartamento suddetta?
Ringrazio anticipatamente chi vorrà darmi dei suggerimenti in merito.
 

uva

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contratto transitorio
studente universitario
E' un contratto concordato, il cui canone si determina in base ai parametri dell'Accordo Territoriale vigente nel Comune dove si trova l'immobile. Occorre l'asseverazione di un Sindacato firmatario dell'Accordo.
Il canone libero è possibile solo se il numero di abitanti di quel Comune non è superiore a 10.000.
Non è chiaro se quel contratto è regolare, e comunque per risolverlo anticipatamente occorre la disdetta del conduttore.
Se non riesci ad ottenerla è necessario lo sfratto per morosità. Questa procedura o l'ingiunzione di pagamento ti permettono di non pagare le imposte sui canoni non percepiti.
 

basty

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Il canone libero è possibile solo se il numero di abitanti di quel Comune non è superiore a 10.000
E se il comune con più di 10.000 abitanti non avesse stipulato accordi territoriali? Non è scontato ci siano Comuni limitrofi adiacenti, che si possano considerare Omogenei. Come ci si comporta allora?
 

uva

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Come ci si comporta allora?
Ne avevi già parlato qui:

(post #10 e seguenti)

Ti puoi informare presso il Comune dove vorresti stipulare il contratto concordato.
 

basty

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Si fa riferimento all'accordo vigente nel comune demograficamente omogeneo di minore distanza territoriale anche situato in altra regione.
Grazie per la risposta. Ma chi lo certifica?
Vero che tutti possiamo (teoricamente) conoscere la distanza tra un comune e l'altro, ma non mi pare un soggetto qualunque possa stabilire la omogeneità demografica: tra l'altro, definita come? Parità di abitanti ? (con che tolleranza?) Parità di contesto sociale/economico? E' poi scontata la parità di domanda e offerta immobili?
E se il Comune non da indicazioni?

ps: Ulteriore domanda: se venissero a mancare tutti i suddetti riferimenti, sarebbe ammesso un canone libero, anche se il nr di abitanti è superiore a 10.000?
 

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