angelamura

Membro Attivo
Proprietario Casa
Avevo dato l'incarico ad una Agenzia Immobiliar per la vendita della mia casa. C'erano degli acquirenti interessati all'acquisto ed avevano lasciato una caparra di euro 7.000 che si e' trattenuta l'agenzia. Hanno poi dovuto rinunciare all'acquisto perche' la banca non concedeva il mutuo, ma la
caparra l'ha trattenuta l'agenzia. E' corretto?
 
Se nel contratto preliminare (proposta di acquisto accettata da te, la cui accettazione è stata comunicata agli aspiranti acquirenti) c'è una clausola sospensiva relativa all'ottenimento del mutuo, l'assegno di € 7.000 è rimasto in deposito presso l'Agenzia immobiliare. Non si tratta di caparra.

Ora i mancati acquirenti hanno comunicato che la condizione non si è avverata: il mutuo non è stato concesso.
Quindi il contratto non è efficace e l'Agenzia restituisce a loro l'assegno.

Purtroppo hai perso un po' di tempo inutilmente e devi aspettare che ti venga presentata un'altra proposta di acquisto. Preferibilmente da parte di persone che abbiano una pre delibera; ossia la verifica da parte della loro banca che sono finanziabili fino ad un certo importo.
 
Se c’era condizione sospensiva per il mutuo, si.
Quello che non è corretto, secondo me, è il fatto che tutto questo non ti fosse stato spiegato dall’agenzia, nel momento in cui ti hanno presentato la proposta.
Magari avresti accettato comunque, ma almeno avresti saputo dall’inizio che c’erano dei rischi.
 
Se c’era condizione sospensiva per il mutuo, si.
Quello che non è corretto, secondo me, è il fatto che tutto questo non ti fosse stato spiegato dall’agenzia, nel momento in cui ti hanno presentato la proposta.
Magari avresti accettato comunque, ma almeno avresti saputo dall’inizio che c’erano dei rischi.
Se NON c'era la condizione sospensiva, giusto?
Se la condizione sospensiva c'e', l'assegno deve tornare al mancato acquirente, come ha perfettamente spiegato Uva qui sopra.
Quanto alla correttezza, ricordiamoci che siamo in Italia, terra selvaggia del sis salvi chi può! ; )
 
Se NON c'era la condizione sospensiva, giusto?
E’ corretto che l’assegno sia tornato al mancato acquirente, se c’era condizione sospensiva ed il mutuo non è stato ottenuto.

Quanto alla correttezza, ricordiamoci che siamo in Italia,
Non sono d’accordo; ci sono fior di prefessionisti capaci e seri; non ci si può accontentare del primo che capita, od accettare comportamenti non corretti per abitudine
 
E’ corretto che l’assegno sia tornato al mancato acquirente, se c’era condizione sospensiva ed il mutuo non è stato ottenuto.
Certo, ho interpretato male, ti riferivi all'assegno che giustamente torna al mittente.
Non sono d’accordo; ci sono fior di prefessionisti capaci e seri; non ci si può accontentare del primo che capita, od accettare comportamenti non corretti per abitudine
Non e' questione di abitudine.
La questione e' di una giustizia che e' una farsa, un lusso per chi se lo puo' permettere. E che la motivazione del denaro cancella qualsiasi valore morale. Una tabula rasa nella quale la correttezza e' ormai una auto-gratificazione, che non costruisce nulla. Detto da uno ottimista, sia chiaro ; ))
Difficile capire perche' devi pagare 6, 8, 10.000 euro di commissione a un'agenzia che ti ha accompagnato mezz'ora 2 o 3 volte in un appartamento, nascondendoti tutto quello che puo' nascondere dei difetti. Altrimenti chiude baracca.
Non e' un terreno per gente corretta.
 

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