arcierone

Nuovo Iscritto
ma no! stai proprio toppando! invece devi pensare che siamo davvero tutti legati con amore e accordo. Senti, fai almeno finta che sia così: non stiamo davanti ad un giudice: le cose stanno proprio così. Io mio zio lo venero sul serio. è un uomo serio, correttissimo e passa nella casa del paese, che è anche sua, insieme a noi tutte le festività e le ferie estive fin da quando io ero piccolo. pensa un pò tu! rileggiti per bene tutta la faccenda e credici che ci vogliamo un bene dell'anima, anche se di questi tempi c'è poco da stare allegri e non crederci! insomma le cose stanno effettivamente così. la mia era una crudele e sarcastica battuta di come una legge miope ed ingiusta potrebbe istigare al male uomini fragili e senza morale. Ti assicuro che per me mio zio se non è divino è da me divinizzato...e non perchè mi conviene, perchè mi ha fatto anche da padre non avendo avuto figli. Se hai la bontà di leggere per bene vedrai che pongo dei problemi seri che non dovrebbero essere affrontati da gente che si vuole bene, dovrebbero essere affrontati, per non ledere anche i diritti dei parenti degli acquisiti (potrebbe sempre morire prima mio zio e noi prenderci quello che non è nostro perchè mio zio ha dei fratelli e vuoi o non vuoi io posso essere pure il figlio che non ha avuto, ma i fratelli mi manderebbero giustamente degli accidenti, tu non ci credi, ma se questi poi arrivano?) perchè io debbo vivere sapendo che ho leso dei diritti di qualcuno? tu mi dirai: dopo basta che tu ridai quello che tu credi giusto: NO! non si può lasciare all'onestà o alla disonestà di qualcuno. la legge deve mettere dei paletti in mancanza di scritti testamentari certi: questo io dico

p.s. è bello che tutti siano intorno allo zio per danaro? non è meglio che, in mancanza di sue volontà scritte, tutti sappiano che la legge non permette simili abbrutimenti?
 

Luigi Barbero

Membro Senior
Proprietario Casa
Come saprai, le leggi evolvono nei tempi in base alle nuove esigenze della società. Qualcuna ha citato Emanuele Filiberto ed i Savoia, i Borbone ecc. ecc.
Un pò di storia e di sociologia non guasta, a questo punto. Prima dello Statuto Albertino esistevano delle norme che oggi reputiamo disgustose del tipo che ad as. se una persona (per fatti suoi) si suicidava, tutti i beni venivano confiscati dallo Stato. Alla vedova/o ed ai figli non restava nulla se non la più assoluta indigenza. Il Conte Giuseppe Barbaroux (peraltro mio tris-trisavolo) su incarico del Re Carlo Alberto riscrisse tutti i Codici, dal Penale al Mercantile, dal Navale al Militare. Tale Statuto, va ricordato, resse nel suo impianto fino alla promulgazione della nuova Costituzione Italiana, salvo il period fascista durante il quale le norme in esso contenute davano troppo fastidio al regime. Quindi, per oltre 80 anni l'Italia venne retta legilativamente da tale Statuto. Non prevedeva, è vero, il voto alle donne come altri impedimenti o lacciuoli. Ma gli eredi erano salvi nei patrimoni lasciati dai loro cari anche se suicidi (solo per esempio). La Costituzione attuale che qualcuno si ostina pervicacemente a voler abrogare, modificare, svuotare di contenuti è ancora attuale ed è -ironia della sorte- ammirata all'estero come esempio di perfetto bilanciamento dei poteri dello stato. Checché qualcuno si ostini a considerarla sorpassata. Montesquieu diceva che quando le leggi è scomodo applicarle, è più facile abrogarle.
Il Codice Civile i cui principi discendono per obbligo dalla Carta, sono ispirati a fattori di equità che, possono piacere o meno ma sono fatti così per salvaguardare la maggioranza da tentazioni velleitarie della minoranza. Questa è democrazia.
E se le regole ereditarie sono quelle, è perchè il legislatore si è preoccupato di tutelare le parti deboli dopo il decesso delle persone. Ha insomma cercato di tutelare la/e persona/e piuttosto che il patrimonio.
Spero di averti dato spunti sui quali riflettere.
Cordialità.
p.s. tanto per fare un esempio e guardare un pò più in là dei nostri confini, la civilissima Svizzera ha dato il voto alle donne mica nel 1600. No, nel 1971. Quasi un quarto di secolo dopo la retrograda Italia!!!
 

arcierone

Nuovo Iscritto
ora capisco bene. ci siamo. siamo sintonizzati. voglio però andare un pò più avanti di queste leggi che a parer mio, se davvero sono così e non me ne capacito, non ne sono certo, sono ferme a quel che è legittimo mentre mi pare che ci sono in questo momento storico, più illeggittimi che leggittimi. Ritorniamo al caso in questione qui non è tutelato nessuno , nè le parti deboli nè il patrimonio: è una lotteria. è la dea bendata, o la legge che istiga a comportamenti deliquenziali, oggi e non ieri, a far da padrona. 1/3 se muore prima, 2/3 se muore dopo. Sai, mia madre fa Salomone di cognome e c'era un Salomone che disse di tagliare in due un figlio reclamato da due donne. Io mi sento così: tagliamo perfettamente a metà un patrimonio (certo dopo la morte dei due soggetti e in mancanza di loro volontà scritte) così vengono tutelati tutti (a cominciare dai maledetti nipoti che girano per le case dei vecchi zii in cerca di eredità con il loro fare ipocrita -anche loro costretti da una legge iniqua- e un patrimonio che rientrerà per gli affetti e per il legame di sangue a tutti i legittimi, e non illeggittimi, pretendenti. utopia? il legislatore deve essere utopico (così è stato per il voto ai cafoni, alle donne, ai neri, agli ebrei e agli omosessuali) poi se si scontra con il crimine ci si scontra e basta.
p.s. ho preso ad es. un altro post: il rapporto tra matrigna e figlio di primo letto del marito. Muore il marito la donna prende il 50% trattenendo il suo 50% ovvero il figlio prende il 25%. muore la donna il marito non è più calcolato, non rientra nell'asse ereditario e in questo caso il figlio facente parte del padre. così il 75%, in mancanza di figli di secondo letto, vengono tutti assorbiti dai parenti lei. A parer tuo non è lesa la parte del figlio, unico figlio del marito?
 

Luigi Barbero

Membro Senior
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Secondo te sarebbe meglio se alla morte del marito il patrimonio andasse integralmente al figlio di primo letto del de cuius il quale potrebbe magari anche mandare a quel paese la donna che -sempre magari- ha preso le veci della sua madre naturale per anni? Scusami, ma non so se mi sembri solo più confuso o più astioso.
 

arcierone

Nuovo Iscritto
il riferimento era solo per dire che ciascun patrimonio familiare può... cambiare famiglia.
stiamo parlando tra persone per bene, solo di persone per bene. di una legge che deve essere fatta per il bene, affinchè trionfi il bene. Non stiamo tifando per tirar schiaffoni ( e che schiaffoni tirerebbe tua madre e tuo padre lasciandoti sul lastrico, prendendoti a a calci in faccia fin da piccola) Che la punizione arrivi -per i cattivi, i prepotenti, per i disumani- chi non l'auspica? perchè questa cattiveria gratuita cara Arianna?

Aggiunto dopo 9 minuti :

quanto sei difficile! ti ho chiesto piena fiducia. non ti costa nulla! pensa che sono una persona per bene, completamente per bene, senza alcun peccato di qualsiasi genere. Sto mettendo in discussione le percentuali non la vita delle persone. le persone devono vivere, per quel che la legge deve permettere, in felicità e in armonia. Detto questo, ti prego di leggere con lenti di completa fiducia e abbandono quel che scrivo. Non ti posso prendere in giro, non te ne importerebbe nulla, anche. Sto dicendo che se muore prima la seconda moglie il figlio del marito prende tutto, se muore prima il padre il figlio prende il 25% perdendo la quota che spetterebbe al padre, mentre la legge in altri casi fa subentrare i discendenti.
spero che vogliate non solo entrare in amore con quel che dico, vogliate anche comprendere la fallacia di questa legge. se è così
 

Luigi Barbero

Membro Senior
Proprietario Casa
La prima falla è nelle proporzioni. Infatti, se muore il marito il patrimonio va diviso fifty-fifty tra la moglie ed il figlio e non 75% e 25%.
 

arcierone

Nuovo Iscritto
fifty-fifty su metà del patrimonio sono 25% per cento cadauno. in comunione di beni il 50% è già intestato alla moglie. il marito morendo dopo di lei avrebbe preso anche questa parte. ma insomma la legge è sbagliata! è duro da comprendere? la società ha altre esigenze. ci sono le famiglie allargate che solo nel dopoguerra erano impensabili. e così purtroppo per te anche per la costituzione, ma non andiamo oltre. fermiamoci qua.


p.s. è una legge che istiga a delinquere. non può basarsi su una lotteria. sulla dea bendata. o sull' "aiutino"
 

arianna26

Membro Senior
Proprietario Casa
fma insomma la legge è sbagliata! è duro da comprendere? la società ha altre esigenze. ci sono le famiglie allargate che solo nel dopoguerra erano impensabili. e così purtroppo per te anche per la costituzione, ma non andiamo oltre. fermiamoci qua.


UOTE]
mi dispiace ma non la penso come te. secondo te, dopo magari 50 anni di matrimonio tuo zio dovrebbe essere ridotto ad un mero custode degli averi di tua zia che secondo te ti spettano per diritto divino. e pazienza se il poveretto deve spendere soldi, che potrebbe anche non avere per consegnartelo in perfetto stato e/o se debba essere impossibilitato a disporne come crede magari vendendolo per pagarsi le medicine. se sei per tuo zio il figlio che non ha avuto ti assicuro che conun bel testamento ti lascia quanto era di tua zia ed anche il resto (un parente di mio padre ha lasciato, nonostante una trentina tra nipoti e pronipoti tutto ad un'estranea che lo ha considerato come unpadre e lo ha accudito fino alla fine), in caso contrario, e parlo anche contro i miei interessi perchè ho più di un caso analogo in famiglia non becchiamo niente. il coniuge eredita. gli eredi del coniuge non ereditano da noi ma dal loro congiunto. può non farci comodo ma secondo me a nessuno può esser detto questa casa è tua ma... non puoi toccarla perchè tra mille anni dev'essere di tizio, anche quando tizio, come può succedere anche se non è ovviamente il tuo caso, vive in Australia e non sa nemmeno di avere uno zio. gli strumenti per ottenere il risultato che tu ritieni giusto ci sono, sta a tuo zio ed al mio, usarli. se non lo fanno tocca ricordare che non sono soldi nostri. i calci in faccia non c'entrano nulla. tuo zio non è incapace di intendere e forse i suoi nipoti non sono più interessati di te.
 

arcierone

Nuovo Iscritto
fma insomma la legge è sbagliata! è duro da comprendere? la società ha altre esigenze. ci sono le famiglie allargate che solo nel dopoguerra erano impensabili. e così purtroppo per te anche per la costituzione, ma non andiamo oltre. fermiamoci qua.


UOTE]
mi dispiace ma non la penso come te. secondo te, dopo magari 50 anni di matrimonio tuo zio dovrebbe essere ridotto ad un mero custode degli averi di tua zia che secondo te ti spettano per diritto divino. e pazienza se il poveretto deve spendere soldi, che potrebbe anche non avere per consegnartelo in perfetto stato e/o se debba essere impossibilitato a disporne come crede magari vendendolo per pagarsi le medicine. se sei per tuo zio il figlio che non ha avuto ti assicuro che conun bel testamento ti lascia quanto era di tua zia ed anche il resto (un parente di mio padre ha lasciato, nonostante una trentina tra nipoti e pronipoti tutto ad un'estranea che lo ha considerato come unpadre e lo ha accudito fino alla fine), in caso contrario, e parlo anche contro i miei interessi perchè ho più di un caso analogo in famiglia non becchiamo niente. il coniuge eredita. gli eredi del coniuge non ereditano da noi ma dal loro congiunto. può non farci comodo ma secondo me a nessuno può esser detto questa casa è tua ma... non puoi toccarla perchè tra mille anni dev'essere di tizio, anche quando tizio, come può succedere anche se non è ovviamente il tuo caso, vive in Australia e non sa nemmeno di avere uno zio. gli strumenti per ottenere il risultato che tu ritieni giusto ci sono, sta a tuo zio ed al mio, usarli. se non lo fanno tocca ricordare che non sono soldi nostri. i calci in faccia non c'entrano nulla. tuo zio non è incapace di intendere e forse i suoi nipoti non sono più interessati di te.

ma non ho detto questo. non chiedo nulla di tutto questo da mio zio. fermiamoci a quello che scriviamo e non cerchiamo altre persone che qui non ci sono. io sto dicendo solo una cosa che le quote assegnate, se davvero sono queste e mi sembra che possiamo ancora dubitare, sono false. sono sballate. Io sto parlando di leggi e non di esemplari vite o di comportamenti scorretti così come tu e il sig. che ti precede portate avanti. io sto dicendo che la legge prevede un premio ai parenti di chi rimane in vita e penalizza quelli che muoiono prima. ma certo che poi uno dei propri soldi può farne quello che vuole, se quello che vuole è giusto per lui, sto tirando le somme alla fine della vita dei due soggetti: la legge deve prevedere la possibile ingiustizia che si verifica dopo. alla spartizione finale: è questa spartizione finale causa di cattiverie perchè se si sapesse che in ogni caso alla fine i parenti lui e di lei prenderebbero somme uguali, le ipocrisie riceverebbero un duro colpo. le ipocrisie in greco erano i recitanti
 

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