teodora

Nuovo Iscritto
salve, se un acquirente decide di ritirarsi dall'acquisto dopo che ha sottoscritto la proposta ed è stata a sua volta accettata dalla parte venditrice, chi paga le spese di mediazione? l'agenzia quanto deve chiedere? paga tutto una parte oppure ognuno la sua?
premetto la proposta viene scritta in presenza di un avvocato nominato dalla parte acquirente, alla proposta non viene allegato nessun assegno di caparra perchè all'accettazione della stessa si procede con il preliminare perfezionato e completato di fideiussione per l'importo che sarà versato alla parte venditrice.
l'acquirente, dopo che è stata accettata ed è stata fissata la data del successivo passaggio, decide di ritirarsi, può farlo?
l'agenzia che diritti ha? e in che misura?
grazie e saluti attendo quanto prima una risposta in merito.
 

torre50

Nuovo Iscritto
Buongiorno! Se un acquirente recede dall'acquisto dopo che la proposta è stata accettata dal venditore, in questo caso la commissione all'agenzia è dovuta sia dal venditore che dal compratore in parti eguali, in quanto in questo caso il compito dell'agenzia è stato portato a termine ed il suo lavoro deve essere retribuito.
:soldi:
 

tovrm

Membro Senior
Proprietario Casa
Il venditore ha inoltre il diritto di far eseguire l'accordo sottoscritto e potrebbe attivare la fidejussione prestata per l'acquisto.
In alternativa, potrebbe comunque agire per i danni.
Le provvigioni all'agenzia, in questo caso, sono comunque dovute. Magari, visto che l'acquisto non si è, per ora, perfezionato, trattando un po' si riesce a limare qualcosa...
 

teodora

Nuovo Iscritto
grazie per le risposte, in effetti non avevamo dubbi su questo, ma era solo per scrupolo nei confronti di questi clienti della nostra agenzia, in effetti non è mai bello per noi chiedere soldi in questo modo, ma ci sono motivi a volte anche molto seri dove noi chiudiamo un occhio e non stiamo li con codice civile alla mano, ma in questo caso è solo un capriccio della parte acquirente, oltretutto facendoci fare anche una brutta figura nei confronti della parte venditrice, in effetti anche questo è un danno, per la nostra credibilità e l'immagine dell'agenzia, inoltre vi informiamo che ultimamente sta diventando un abitudine il ripensamento e noi siamo stanchi.
 

diegopadova

Nuovo Iscritto
Se ho ben capito è stata accettata dalle parti una proposta. La stessa rimandava poi al preliminare. Se è così, tutto verte sulla tipologia della proposta ovvero se era già impostata come un "preliminare di compravendita" con inseriti obblighi ben precisi tipo modalità pagamento, data rogito, data consegna immobile, ecc. oppure se invece era un impegno futuro a sottoscrivere il compromesso. Nel secondo caso l'affare non è, purtroppo per l'agenzia, concluso. Temo che la parte acquirente (forse... in malafede) abbia effettuato una proposta lasciandosi un'ampia via di fuga... Spero non sia così. Saluti.
 

gcaval

Nuovo Iscritto
Nel secondo caso l'affare non è, purtroppo per l'agenzia, concluso.

Non solo non è concluso, ma quel contratto è nullo. C'è una sentenza della Corte di Cassazione a tal riguardo. Il contratto di compravendita, che erroneamente viene spessissimo distinto in una fase di proposta e in una seconda fase di "firma del preliminare", è uno ed unico. Lo dice il codice civile, art. 1326. Il contratto si perfeziona quando il venditore controfirma e la parte proponente ne viene a conoscenza. Per essere valido, deve avere carattere di obbligazione nei confronti dell'altra parte. Altrimenti è una presa per... i fondelli.

Evitate di fare queste cose, voi agenti, anche perché ne venite fuori malissimo, sia come immagine, sia dal punto di vista dell'incasso mancato della provvigione. Il codice civile non è un orpello!
 

tamara

Membro Attivo
se l'atto che contiene la proposta e l'accettazione (che deve essere giunta a conoscenza dell'altra parte - art. 1326 giustamente citato da gcaval) ha tutti i requisiti di un preliminare e quindi è in grado di far sorgere reciproche obbligazioni tra le parti (l'una a vendere l'altra ad acquistare "...mi obbligo a vendere...mi obbligo ad acquistare") l'affare può dirsi concluso e ciò basta e avanza a far sorgere il diritto alla provvigione. Normalmente i moduli delle agenzie sono strutturati in tal modo...non ho visto quello di teodora. ritengo anche che nel modulo sottoscritto venga anche evidenziato il diritto alla provvigione ed il suo ammontare (per lo meno in percentuale)...a questo punto teodora vedi se questo corrisponde al tuo caso. L'art. del codice civile cui fare riferimento è l'art. 1755.
 

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