rivogliocostituzione

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Salve a tutti...vorrei sottoporvi inquietanti interrogativi.
Ad un mio amico è successo quello che ora vi dico : stipulato contratto scritto x monolocale ristrutturato e completamente arredato su richiesta del fittuario uso transitorio 18 mesi automaticamente rinnovabile per la medesima durata se non data disdetta sei mesi prima dal proprietario...
Tale contratto è manifestatamente nullo perché l'inquilino è residente all'atto della firma nel medesimo comune e inoltre il fitto transitorio non prevede la possibilita' di andare oltre i 18 mesi per sua propria natura di transitorietà.
Si decide così di non registrare il contratto firmato nel luglio 2009 ( pur essendo note le eventuali penali che entrambi i fratelli caino e abele dovrebbero sopportare ) e tutto funziona bene fino a febbraio 2011 dimostrando di fatto la complicita' dei due....
A questo punto, mentre il governo vara la nuova legge sulla cedolare secca che sembra solo una modifica di natura fiscale che pero' nasconde ai distratti la scure di penali megagalattiche, per usare un termine fantozziano, due sono le ipotesi: il proprietario attento e informato, magari per puro caso, vista l'inesistenza di una massiccia e capillare chiara diffusione del pericolo che, data la mole del disastro all'orizzonte, meriterebbe annunci con affissione di manifesti nelle vie come avviene per tutte le informazioni di cui l'amministrazione si voglia accertare che sia realmente di pubblico dominio, prende sul serio provvedimenti e registra comunque il contratto, magari facendolo valere 4+4 alla faccia dell'ex complice inquilino, oppure solo perche' non a conoscenza ( in caso contrario sarebbe solo un puro suicida! ) continua come finora fatto il rapporto locativo.
L'amico di cui sopra appartiene a questa seconda ipotesi e l'inquilino gli mette su un piatto d'argento la possibilità di correre ai ripari perché comincia a non pagare 2 mensilità di 380 euro ciascuna, chiedendo la cortesia di "ammortizzare" le due mensilità di deposito....il proprietario non vuole far male all'inquilino e accetta...passano i due mesi e per ben 5 mesi successivi l'inquilino, in serie difficoltà di salute e conseguenzialmente di lavoro e quindi anche economiche, propone una riduzione del canone a soli 250 euro!!
Il propietario nel frattempo non volendo danneggiare l'inquilino, e naturalmente sempre anche se stesso ( ma a questo punto relativamente perché versando l'IRPEF al 23% che gli compete guadagnerebbe qualcosa in più dei 250 offerti!!! ) decide di accettare e continuare nel rapporto di fiducia reciproco ma, poveretto, non sa che dopo il 6 giugno partorisce la legge che io chiamo di caino e abele....e cosa succede?
Nel mese di settembre sembra tutto normale, l'inquilino si è ripreso, lavora e paga il canone pieno di 380 euro ma ad ottobre dice che ha solo 300 euro!
Il proprietario stanco decide di vendere e chiaramente deve registrare un contratto..quello in essere non sarebbe, come sopra specificato, registrabile ed inoltre a luglio 2012 sarebbe definitivamente scaduto (36 mesi da luglio 2009) quindi, sempre ignaro delle penali che potrebbe pagare, propone all'inquilino di regolarizzare con un contratto nuovo agevolato a 350 euro!!!
Ma come, dovendo vendere riduce il canone, ridimensionando il valore dell'immobile? Vuole davvero non entrare in conflitto con l'inquilino anzi...lo vuole proprio agevolare!!!!
E coisa succede a novembre? Il miserrimo proprietario si vede recapitare un vaglia di euro 25 dico venticinque !!!!!!
La vendetta, veramente assolutamente ingiustificata di caino è fatta!!
Gran bel egoismo ora l'inquilino è diventato ligio e non vuole piu' evadere le tasse!!! Grazie! Lo stato gli ha detto: bravo cittadino evasore!
Ora che sei diventato caino ti premio per la tua evasione (se fossi stato onesto non ti avrei dato questa possibilita' ! ) ora, caro inquilino evasore hai vinto la lotteria dell' "house for life" e guadagni la casa quasi gratis per 8 anni....e se dopo 8 anni non vuoi andare via ti proteggero' ancora per 1 o 2 anni perché sarò lento ad arrivare allo sfratto esecutivo e se non hai nulla da perdere...prima di abbandonare l'alloggio sfascialo pure completamente!!!!

Scusate tutti i commenti ma sono arci-dovuti e vi chiedo:
quali sono le novità in merito? Qualcuno ha invocato l'incostituzionalità di questo assurdo provvedimento...certo qualcuno potrebbe affermare che pur un rimedio lo stato doveva trovare per far breccia nel fortino proprietario-inquilino ma io vi dico che una soluzione è tale solo se priva di controindicazioni...a puro esempio vi dico...allora soluzione sarebbe, alla difficoltà del pagamento delle pensioni, lo sterminio dei pensionati oltre i 75 anni di eta'!!!!

Fondamentale motivo di riflessione e discussione è poi il fatto che l'immobile è arredato completamente! Il triplo della rendita catastale è un valore attribuito al solo immobile dunque adesso il tradito proprietario dovrebbe andare a svuotare l'appartamentino...se così non fosse il danno e la beffa sarebbero raddoppiati...non è pensabile che il valore della locazione sia identico con o senza mobilio!!!

Grazie anticipatamente per le vostre preziose risposte.....
.....
 

arianna26

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I casi di fiducia mal riposta sono ahimè numerosi e anche se la lentezza della giustizia non aiuta l'unica soluzione che vedo è non mettersi in una situazione attaccabile. Il proprietario doveva fare un contratto normale, registrarlo e ahimè pagarci le tasse. adesso purtroppo l'affitto si è trasformato in un comodato.
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
C'è da dire che la "ratio" di tutte le leggi in materia di locazioni sino ad ora emanate in Italia è quella di proteggere oltremodo la parte che è considerata più debole (l'inquilino) e, contemporaneamente, di colpire duramente, sia con scarse garanzie da una parte, sia con pesanti sanzioni dall'altra, la parte considerata dalla opinione comune come "l'approfittatore-evasore", ossia il proprietario di immobili.
In pratica chi pone in locazione un immobile è considerato come chi approfitta dello stato di bisogno di un individuo o famiglia che non ha la possibilità di acquistare la sua casa, ponendo in atto ogni sorta di stratagemma, furberia e comportamento truffaldino per ottenere contemporaneamente due scopi: chiedere all'inquilino più soldi possibile per arricchisrsi indebitamente alle sue spalle e pagare meno tasse possibile per truffare lo stato e la comunità.
Pertanto, essendo considerata quella di essere un locatore di immobili una "colpa" originaria, da parte di certe correnti di pensiero che hanno dominato la scena politica dal dopoguerra in poi, è palese che la nostra legislazione in materia sia stata redatta in questa prospettiva.
Sinceramente, dopo qualche "spiraglio" che ha ammorbidito la rigidità di questa legislazione, la quale ha toccato il suo culmine con la famigerata Legge 392/78 (legge dell'Equo Canone, tuttora in vigore per gli immobili ad uso non abitativo), non vedo allo stato attuale grandi possibilità di correggere le storture che la legislazione in materia ogni tanto provoca, come quella descritta in questo thread.
Non perché non vi siano competenze o metodi per poter rivedere un po' tutto, ma quanto perché manca la volontà politica e l'appoggio popolare al legislatore.
Se a ciò si aggiunge che la maggior parte della magistratura ha più o meno la stessa visione "punitiva" per i propietari e "tollerante" verso gli inquilini, ecco che anche la giurisprudenza fa la sua parte nell'avvallare questo modo di vedere il rapporto contrattuale. Un rapporto nel quale le due parti dovrebbero avere pari diritti e pari doveri, ma ove così spesso non è.
C'è da dire però che in questo caso il comportamento omissivo del locatore e quello complice dell'inquilino sono stati una cattiva base di partenza, dalla quale non ci si poteva aspettare un esito migliore.
 

arianna26

Membro Senior
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è vero che la legge è squilibrata ma è solo uno dei tanti caso in cui lo stato pone a carico del cittadino quelo che non riesce ad assicurare direttamente ovvero case ad un prezzo umanamente sostenibile da tutti.
 

rivogliocostituzione

Nuovo Iscritto
Troppo rassegnati questi commentatori....La Costituzione non dovrebbe esssere carta straccia...non si può esagerare con una punizione rispetto al "reato" commesso!!!! Allora che dire di quelli che beneficiano dell'indulto, magari pure assassini!!! Italiani, mi sembrate rassegnati a ritornare i sudditi oppressi di qualche dittatura, re, Borboni o Spagnoli che Vi dominano con il Vostro assenzo. Il paradosso è inoltre che questa legge, LA CEDOLARE SECCA, agevola solo I RICCHI PROPRIETARI CHE POSSONO AFFOSSARE I DEBOLI INQUILINI con l'aiuto dello STATO che PRETENDE LA PERCENTUALE...non certo i piccoli risparmiatori ,magari dipendenti CHE GIA' PAGANO TUTTE LE TASSE POSSIBILI E IMMAGINABILI SENZA POSSIBILITA' DI EVASIONE, CHE CON QUALCHE PICCOLO AFFITTO A NERO HANNO COMPENSATO L'INIQUO CALCOLO IRPEF.Svegliaaaa! ASCOLTATE QUELLO CHE ORA VI DICO:
-Art. 53. Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività. -Purtroppo per Voi sono un ingegnere elettronico docente di elettronica in scuola superiore statale e dunque sono come il biscotto ritz: dolce da una parte e salato dall'altra, ossia: ho le capacità intellettive per interpretare le opinioni degli altri ma posso testimoniare in prima persona la PERSECUZIONE nei confronti dei deboli come CERTE TIPOLOGIE di lavoratori quali gli insegnanti...PROGRESSIVITA' NON E' PROPORZIONALITA' e dunque esistono SCAGLIONI di reddito che regolano l'IRPEF ( Altrimenti sarebbe sufficiente avere un unico scaglione...più guadagni più paghi in modo semplicemente proporzionale ) e allora Vi domando...Perchè in Costituzione non ci si accontenta di proporzionalità ma si parla di PROGRESSIVITA'? Semplice...Supponiamo che una persona guadagni 10 euro e un'altra 100 e che la tassa fosse costante e unica 20%. Il risultato finale sarebbe 8 euro netti al primo e 80 euro netti al secondo.Dunque quest'ultimo ha 72 euro da spendere più del primo. Se gli stipendi equamente raddoppiassero per qualche motivo il primo passerebbe a 16 euro netti ma il secondo passerebbe a 160 euro. Tutto corretto da un punto di vista dell'equità? NO! Perchè adesso il secondo HA BEN 144 EURO DA SPENDERE PIU' DEL PRIMO!!!!In definitiva, il solo principio della proporzionalità non corregge il fenomeno della forbice che si allarga, rendendo di fatto ancora meno competitivi in ordine di spesa quelli che partono già più svantaggiati. Se allora Vi ho convinto sull'importanza della progressività Vi chiedo: La minima 23% e massima 43% sono progressioni CORRETTE?....Udite, udite...dal 1992 al 1997 SAPETE QUALI ERANO GLI SCAGLIONI? MINIMA 10% e massima 51%!!!!!!!!!Per quanto prima ampiamente dimostrato sbagliavano i Governi di allora o sbagliano quelli contemporanei?? Io dico che quelli di prima sbagliavano perchè si fermavano al 51%!!! Se la matematica non è un'opinione LA PROGRESSIVITA' NON PUO' ARRESTARSI ALTRIMENTI NON E' PIU' PROGRESSIVITA' e si trasforma in semplice proporzionalità!!!Dunque, esistendo un criterio di MINIMO guadagno, scendendo al di sotto del quale è lecito parlare di SFRUTTAMENTO, dovrebbe per logica pura esistere L'UGUALE CONTRARIO ALLO SFRUTTAMENTO CHE SIA IMMORALE PARIMENTI ossia l'essere PAGATO ECCESSIVAMENTE PER QUELLO CHE SI FA!!!( a tal proposito la Costutuzione recita: -Art. 36.
Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa.
La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge.
Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi.-)
E quale parola dovremmo allora usare per questo fenomeno DI ECCESSIVO GUADAGNO che sia appropriata? NON ESISTE PERCHE' NESSUNO HA PENSATO DI DEFINIRLA!!!!Se allora il guadagno può LECITAMENTE CRESCERE INDEFINITAMENTE,PER QUANTO FINORA DETTO E DIMOSTRATO, LE ALIQUOTE IRPEF DEVONO LECITAMENTE CRESCERE ANCH'ESSE PARIMENTI FINO ALMENO AL 90%!!!QUESTA NON E' UN'OPINIONE...E' MATEMATICA!!!! In definitiva Vi dico che la cosiddetta TASSA DI SOLIDARIETA' LA STANNO PAGANDO ALL'INCONTRARIO I MENO ABBIENTI VERSO I RICCHI DA PARECCHI ANNI A QUESTA PARTE e dunque ALTRO CHE INCREMENTO DELLA TASSA DEL 5% SOPRA I 90000 EURO e 10% SOPRA I 150000!!!VERGOGNA! Reintegriamo le CORRETTE ALIQUOTE COSTITUZIONALE E NON DI SOLIDARIETA' PERCHE' TALE TERMINE E' IMPROPRIO...e se Casini afferma che uno che guadagna 4000 euro netti non ha chissà quale ricchezza.. allora io che ne guadagno netti con moglie e figlia a carico, da docente laureato, 1770 SONO ALLORA PROPRIO UN PEZZENTE!!! Però...POSSONO PERMETTERSI DI NON RICONOSCERMI GLI SCATTI DI ANZIANITA' ( circa 1500 EURO L'ANNO PER TRE ANNI OGNI VOLTA CHE C'E' LO SCATTO )perchè IO DEBBO CONTRIBUIRE A RIDURRE LE SPESE DELLO STATO....ITALIANI APRITE GLI OCCHI...QUI TUTTI, DESTRA, SINISTRA E CENTRO VOGLIONO CANCELLARE LE NOSTRE INTELLIGENZE!!!

Ma ritornando alla tematica della discussione, noto che nessuno mi risponde sul tema DEL MOBILIO....NON PUO' ESSERE CONSIDERATO CANONE DI CASA = CANONE DI CASA + MOBILIO....SI O NO SECONDO VOI?

Grazie e scusate per lo sfogo ma...sono RIVOGLIOCOSTITUZIONE!!!!
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
Troppo rassegnati questi commentatori....La Costituzione ... Purtroppo per Voi sono un ingegnere elettronico docente di elettronica in scuola superiore statale e dunque sono come il biscotto ritz: dolce da una parte e salato dall'altra, ossia: ho le capacità intellettive per interpretare le opinioni degli altri ma posso testimoniare in prima persona la PERSECUZIONE nei confronti dei deboli come CERTE TIPOLOGIE di lavoratori quali gli insegnanti...

Scusa, ma perché invece di fare l'insegnante statale non hai scelto di fare il libero professionista ?
 

rivogliocostituzione

Nuovo Iscritto
Perché se avessi fatto il libero professionista e mi fossi lamentato di qualcosa...mi avresti risposto: PERCHE' NO HAI FATTO L'INSEGNANTE STATALE?
Trovo questa risposta estremamente significativa del momento di TRAGICA DECADENZA INTELLETTUALE che stiamo vivendo, dove il DIRITTO è dei DRITTI e i sudditi...ossequiano chi li opprime!!! Siamo tornati al medioevo! Poveri noi!!!
 

mapeit

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Proprietario Casa
Perché se avessi fatto il libero professionista e mi fossi lamentato di qualcosa...mi avresti risposto: PERCHE' NO HAI FATTO L'INSEGNANTE STATALE?
Trovo questa risposta estremamente significativa del momento di TRAGICA DECADENZA INTELLETTUALE che stiamo vivendo, dove il DIRITTO è dei DRITTI e i sudditi...ossequiano chi li opprime!!! Siamo tornati al medioevo! Poveri noi!!!

Non è questione di diritti, ma di scelte. Ogni scelta comporta la rinuncia a qualcosa a discapito di qualcos'altro.
Un insegnante e super tutelato per quanto riguarda l'aspetto giuslavoristico e previdenziale, ha un orario di lavoro limitato, gode di parecchie ferie ecc... ovviamente non è gratificato dal punto di vista economico e non ha la possibilità di evadere il fisco a meno che non dia lezioni private in nero, cosa che peraltro molti insegnanti fanno abitualmente.
Un libero professionista non è così tutelato, ha impegni lavorativi senz'altro più prolungati, rischia del suo in caso di malattia, problemi familiari ecc.. e al contrario può essere gratificato di guadagni maggiori potendo, in alcuni casi, sfuggire anche alle maglie del fisco.
La nostra Costituzione prevede che entrambi siano lavoratori alla cui tutela lo Stato debba provvedere, ma ringraziando il cielo, al contrario di quanto accade o è accaduto in passato nei Paesi a regime totalitario, ci lascia piena libertà di scelta sul seguire l'una o l'altra strada dopo aver valutato i pro e i contro di ognuna di esse. Una volta effettuata la scelta, spettano i relativi oneri ed onori.
 

rivogliocostituzione

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La nostra Costituzione ....ci lascia piena libertà di scelta sul seguire l'una o l'altra strada dopo aver valutato i pro e i contro di ognuna di esse. Una volta effettuata la scelta, spettano i relativi oneri ed onori.
Appunto: i cambiamenti in corso d'opera alterano le valutazioni dei pro e dei contro....alterandone la scelta...ma a proposito...quando una scelta può essere definita effettivamente tale? Una valida risposta potrebbe essere, per chi la pensa come mapeit, quando c'è libertà...ma per me questa parola è inflazionata e usata a sproposito...è infatti in essere la libertà solo e soltanto quando c'è pari opportunità...ossia,praticamente, mai!!! Ma la questione da me posta all'inizio è relativa al confronto a parità di lavoro e quindi ho posto l'attenzione sulla diversità dei diritti e doveri tra lavoratori trattati diversamente svolgendo la medesima attività e non tra attività diverse; in quest'ultimo caso i confronti sono quasi insostenibili perché dovrebbero tener conto di fattori complessi magari non oggettivi...l'unica possibilità di riequilibrio è insita appunto nella possibilità di aumentarne, anche a dismisura, le retribuzioni relative ma SOLO a patto che sia instaurato un regime fiscale fedele alla Costituzione, ossia realmente "progressivo" e non "proporzionale"...ma questo l'ho già dimostrato in un mio precedente post e quindi non vorrei ripetermi...Per concludere, vorrei farVi notare come la novità di questo nuovo anno sia..l'ulteriore provvedimento incostituzionale ( proporzionale e non progressivo )
dell'aumento
+0,33% delle addizionali regionali...uguale aliquota per TUTTE le fasce di reddito!!! Un ennesimo regalo ai ricchi...come d'altra parte, per restare nei temi di questo sito, la cedolare secca!!! Ma allora veramente bisogna fare qualcosa per invertire questa indecente tendenza....Meditate, gente, meditate e...auguri a tutti!
Si...auguri di non restare in mutande!
 

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