fielo

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Il contratto prevede l'inizio della locazione il 01/11/2011 ed è stato regolarmente registrato nei termini.
-non prevede nessun canone per novembre e dicembre 2011.
-prevede un canone mensile di euro 100 a partire dal 01/01/2012 e per tutto il 2012.
-prevede un canone mensile di euro 120 a partire dal 01/01/2013 per tutto il 2013 e gli anni successivi.
E' giusto dichiarare il reddito catastale per il tutto il 2011 e il reddito effettivo a partire dal 2012?
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
Il contratto, stipulato il 1/11/2011 è stato registrato entro 30 giorni, altrimenti sarebbe stato nullo.
Al fisco non interessa se i canoni sono stati percepiti o no, nella dichiarazione dei redditi relativa all'anno 2011 dovrai indicare che l'immobile è stato locato per 61 giorni al canone di 100 euro mensili. Se l'immobile prima era sfitto, dovrai utilizzare due righi del mod. 730 o dell'Unico.
Sul primo rigo riporterai il reddito catastale rivalutato, la situazione "immobile tenuto a disposizione" nella colonna "utilizzo" (codice 2), e indicherai 304 giorni nella colonna "giorni".
Sul secondo rigo, dopo aver barrato la casella "continuazione" nel primo, indicherai nuovamente il reddito catastale rivalutato, nella colonna "utilizzo" indicherai "locato in regime di libero mercato" (codice 3), nella colonna "giorni" indicherai 61 e nella colonna "canone di locazione" il canone di 170 euro (100 + 100 diminuito del 15%).
Dopodiché attieniti alle seguenti istruzioni riportate dall'Agenzia delle Entrate .
"B) Dati del singolo fabbricato esposti in più righi (ad esempio è variato nel corso del 2010 l’utilizzo o la quota di possesso):
- Canone di locazione non presente in alcun rigo: compilate la colonna 8 di ciascun rigo utilizzando le regole descritte precedentemente per il fabbricato presente su un solo rigo;
- Canone di locazione presente in almeno un rigo:
1) calcolare per ogni rigo del fabbricato la relativa quota di rendita utilizzando le regole descritte precedentemente per il fabbricato presente su un solo rigo.
Sommare successivamente gli importi delle quote di rendita così determinati;
2) calcolare per ogni rigo, nel quale è presente il canone di locazione, la relativa quota di canone utilizzando le regole descritte precedentemente per il fabbricato presente su un solo rigo.
Sommare successivamente gli importi delle quote di canone così determinati.
3) Determinazione del reddito del fabbricato:
a) se in colonna 2 (Utilizzo) di almeno un rigo è indicato il codice 8 o 14:
– se il totale delle quote di rendita è maggiore o uguale al totale delle quote di canone di locazione, il reddito del fabbricato è pari alla quota di rendita relativa al rigo nel cui campo “Utilizzo” (col. 2) è stato indicato il codice 8 o 14, ridotta del 30 per cento e sommata al totale delle altre quote di rendita (tassazione in base alla rendita);
– se il totale delle quote di rendita è minore del totale delle quote del canone di locazione, il reddito del fabbricato è pari alla quota del canone di locazione, indicata con il codice 8 o 14 nel campo “Utilizzo” (col. 2), ridotta del 30% e sommata al totale delle altre quote del canone di locazione (tassazione in base al canone).
Riportare l’importo così determinato nella colonna 8 del primo rigo in cui il fabbricato è stato indicato;
b) se in colonna 2 (Utilizzo) di almeno un rigo è indicato il codice 3, oppure è indicato il codice 1 e nello stesso rigo è presente il canone di locazione (locazione di una parte dell’immobile adibito ad abitazione principale) riportare nella colonna 8 del primo rigo in cui il fabbricato è stato indicato, il maggiore tra il totale delle quote di rendita e il totale delle quote di canone di locazione;
c) se in tutti i righi nei quali è presente il canone di locazione è indicato in colonna 2 (Utilizzo) il codice 4, riportare il totale delle quote di canone di locazione nella colonna 8 del primo rigo in cui il fabbricato è stato indicato (tassazione in base al canone).
Nel caso in cui è stato indicato in un rigo il codice 9 nel campo “Utilizzo” (colonna 2) ed il codice 1 nel campo “casi particolari” (colonna 6), i dati di tale rigo non devono essere considerati nel calcolo di determinazione del reddito sopra descritto.
Si ricorda che se il fabbricato è stato adibito ad abitazione principale, si ha diritto alla relativa deduzione solamente nei casi a) e b), sopra descritti e a condizione che il totale delle quote di rendita sia superiore o uguale al totale delle quote di canone di locazione (tassazione in base alla rendita).
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
Beh, non c'è alcuna differenza.
Di qualsiasi contratto si tratti, il debito verso il fisco decorre dalla data di inizio della locazione e non dalla data di effettivo percepimento dei canoni.
L'unico caso in cui il fisco accetta che i canoni non percepiti vengano portati in detrazione o non dichiarati è quando si ottiene la sentenza definitiva di sfratto.
 

Clematide

Membro Attivo
Proprietario Casa
Beh, non c'è alcuna differenza.
Di qualsiasi contratto si tratti, il debito verso il fisco decorre dalla data di inizio della locazione e non dalla data di effettivo percepimento dei canoni.
L'unico caso in cui il fisco accetta che i canoni non percepiti vengano portati in detrazione o non dichiarati è quando si ottiene la sentenza definitiva di sfratto.

Su questo non si discute, ma, la mia domanda tendeva ad appurare altri aspetti...:sorrisone:;)
 

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