DABARO

Nuovo Iscritto
Salve
Un mio cliente si ritrova dopo aver acquistato un terreno, aver edificato un capannone industriale e averlo accatastato, il diritto del concedente a favore del Demanio dello Stato.
Per favore mi dite come si può togliere?
Grazie
 

Luigi Barbero

Membro Senior
Proprietario Casa
Deve recarsi in Regione e chiedere all'Assessorato al Demanio ed Usi Civici per verificare la natura giuridica del vincolo. La procedura di affrancazione prevede il pagamento di un indennizzo che varia da tipo di vincolo a vincolo e da altri fattori che possono essere diversi da Regione a Regione.
Domanda: ma il notaio che ha stipulato il rogito, non aveva fatto le necessarie visure? Ormai basta una semplice visura catastale per appurare l'esistenza di un vincolo, sia di Uso Civico, sia di Demanio Comunale o di Demanio Statale.
 

mlabriola

Membro Attivo
affrancazione "demanio dello stato concedente"

vai dal notaio che ha rogitato e ti sentemerà il tutto, con una semplice variazione nei registri demaniali

variazione nei registri demaniali? cosa sono i registri demaniali? non ne conosco l'esistenza, chi li detiene? come si fa una variazione nei registri demaniali?
purtroppo non è così facile, l'unica soluzione è fare un'affrancazione e purtroppo ci sarà da pagare ... "quasi" il valore del capannone.


Deve recarsi in Regione e chiedere all'Assessorato al Demanio ed Usi Civici per verificare la natura giuridica del vincolo. La procedura di affrancazione prevede il pagamento di un indennizzo che varia da tipo di vincolo a vincolo e da altri fattori che possono essere diversi da Regione a Regione.

usi civici? e cosa c'entrano col Demanio dello Stato concedente? credo niente.

in realtà, col "demanio dello stato concedente" trattasi di enfiteusi a tutti gli effetti, regolata dal codice civile (Enfiteusi di cui al codice civile): la proprietà, purtroppo, è in capo al demanio dello stato, e per diventarne proprietari si dovrà procedere con l'affrancazione ai sensi dell'art. 971 del codice civile.

la domanda di affrancazione (Affrancazione) andrà inviata alla filiale regionale dell'agenzia del demanio; siccome ne ho già seguite diverse, vi dico anche come risponderà l'agenzia del demanio, vi chiederà questa documentazione:
- istanza in carta semplice controfirmata da tutti i titolari del diritto di livello/enfiteusi contente le indicazioni catastali del bene oggetto di istanza di affrancazione;
- fotocopia della carta d'identità di ciascun titolare;
- titolo attestante il possesso (cioè del diritto dell'enfiteuta);
- certificato di destinazione urbanistica in originale;
- certificato rilasciato dall'ufficio regionale usi civici circa l'assenza di diritti di uso civico su tale terreno (a seconda delle regioni);
- visure catastali;
- stralcio mappa catastale;
- qualora vi siano fabbricati insistenti sul terreno da affrancare, servirà una specifica relazione tecnica contenente in particolar modo indicazioni circa le caratteristiche costruttive dell’immobile, la data di realizzazione, nonché ogni altra documentazione attestante la regolarità urbanistica ed edilizia del bene, e nello specifico: concessioni edilizie o dichiarazione di costruzione ante 1967.

prodotta tale documentazione, l'agenzia del demanio calcola il capitale di affrancazione e lo comunica ai richiedenti; dopo aver versato quanto dovuto, si stipulerà un atto di affrancazione presso un notaio.

naturalmente la procedura cambia se il concedente è:
- il demanio dello stato-asse ecclesiastico ex Fondo per il culto, ex Fondo di beneficenza e religione nella città di Roma, ex Aziende speciali di culto destinate, sotto varie denominazioni, a scopi di culto, di beneficenza e di religione (se ne occupa la prefettura rientrando i terreni nel patrimonio unico del fondo edifici di culto);
- il comune/università agraria/associazione separata per la gestione dei beni di uso civico (se ne occupa la regione o il comune o regione+comune, a seconda delle regioni in cui ricade il terreno in quanto le legislazioni regionali sono diverse da regione a regione);
- la congregazione di carità/ente comunale di assistenza (se ne occupa il comune in quanto sono beni del patrimonio disponibile);
- l’Istituto per il sostentamento del clero – ex Mensa Vescovile o benefici capitolari, parrocchiali, vicariali curati o comunque denominati (se ne occupa direttamente l'istituto per il sostentamento del clero in cui ricade il terreno).

per ogni ulteriore info:
- consultare il Glossario USI CIVICI
- è attivo il servizio gratuito QUESITI USI CIVICI
- scrivere a demaniocivico@gmail.com
 

Luigi Barbero

Membro Senior
Proprietario Casa
Per mlabriola.
Quando ho citato gli "Usi Civici" l'ho fatto solo perchè, forse non lo sai, ma nel Lazio l'Assessorato al demanio statale ha accorpato sia le incombenze proprie del Demanio, sia quelle degli Usi Civici come quelle relative al Demanio Civico. E poiché di pratiche ne avevo seguite anche io tante, ripeto: nel Lazio, ho prima di tutto suggerito al nostro interlocutore di verificare bene di quale VINCOLO si tratta. Molti, non essendo abbastanza informati, confondono le diverse tipologie di vincoli, che, come ben sai hanno iter diversi per l'affrancazione. Così come hanno interlocutori diversi. Perciò mi stupisce, alla fine di tutta la giostra, o meglio all'inizio, la tua domanda un pochino sarcastica su cosa c'entrino "gli Usi Civici". Forse nulla, ma se rileggi il mio intervento, ti renderai conto di essere intervenuto con un pò di supponenza.
 

Nicola Pinto

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Sono un nuovo iscritto e ho lo stesso problema che trattate qui: costruzione di un prefabbricato su un terreno con diritto del concedente a favore del Demanio ancora da affrancare.
Non desidero ulteriori ragguagli sulla procedura di affrancamento ma voglio chiedervi come sia possibile acquistare la proprietà di un simile terreno (di cui il precedente possessore non era proprietario), avere la licenza di costruzione, realizzare la costruzione a proprie spese, accatastare regolarmente il fabbricato.
In linea di principio tutti questi atti dovrebbero essere dichiarati nulli, compreso il contratto di compravendita per assenza di titolo. Il bene dovrebbe ritornare al precedente possessore in quanto non alienabile, con tutte le relative conseguenze economiche. Tecnici informati mi hanno detto che su tutto questo viene ignorato dalla legge (ma come è possibile?) e che l'affrancazione si può fare a condizione di versare un riscatto che per il terreno è circa il 3% del valore e per il fabbricato può arrivare addirittura a 20 volte il valore attuale dello stesso. Ma vi sembra possibile?
E' un ricatto, una condanna morale? Spesso chi ha costruito ignorava lo stato dei fatti.
Invece di rifarsi sui professionisti che hanno male agito o male consigliato e sulle Amministrazioni che hanno ugualmente ignorato le irregolarità si ricatta il povero cristo.
Il mio tecnico mi suggerisce di riscattare il terreno (che comprende anche il plateatico del fabbricato) e di lasciare il livello sul fabbricato per non pagarlo molto più caro di quanto è costato costruirlo. Ma a chi resta il fabbricato? Potrò mai venderlo?
Ma vi sembra possibile? C'è un errore da qualche parte?
Cosa bisogna mettere il discussione: Diritto, Logica, Raziocinio?
Grazie a tutti
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Un mio cliente si ritrova dopo aver acquistato un terreno,
In questo caso se non ci fosse stato un vincolo precedente il notaio non ha alcuna responsabilità. Semmai quando è stato realizzato il fabbricato e fatta la recinzione il proprietario potrebbe avere sconfinato sull'adiacente proprietà demaniale. Così facendo il Demanio fatte le opportune verifiche dovrebbe avere richiesto il pagamento dell'affitto per l'occupazione ovvero l'acquisto dell'area inglobata. Nella provincia di Cagliari questo fatto si è verificato circa 10, 15 anni fa.
 

Nicola Pinto

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Purtroppo il vincolo precedente c'era e ci stava da sempre e il notaio non poteva ignorarlo, visto che risulta anche al catasto. Mi riferisco al caso rappresentato da DABARO. Non si tratta di sconfinamento ma il tutto è riferito a un terreno con un vincolo demaniale
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Allora sarebbe stato opportuno risolvere il problema a monte eliminando il vincolo. Purtroppo queste operazioni, conoscendo la burocrazia statale, durano qualche lustro.
 

mlabriola

Membro Attivo
Per mlabriola.
Quando ho citato gli "Usi Civici" l'ho fatto solo perchè, forse non lo sai, ma nel Lazio l'Assessorato al demanio statale ha accorpato sia le incombenze proprie del Demanio, sia quelle degli Usi Civici come quelle relative al Demanio Civico. E poiché di pratiche ne avevo seguite anche io tante, ripeto: nel Lazio, ho prima di tutto suggerito al nostro interlocutore di verificare bene di quale VINCOLO si tratta. Molti, non essendo abbastanza informati, confondono le diverse tipologie di vincoli, che, come ben sai hanno iter diversi per l'affrancazione. Così come hanno interlocutori diversi. Perciò mi stupisce, alla fine di tutta la giostra, o meglio all'inizio, la tua domanda un pochino sarcastica su cosa c'entrino "gli Usi Civici". Forse nulla, ma se rileggi il mio intervento, ti renderai conto di essere intervenuto con un pò di supponenza.
e certo, nulla. nessuna supponenza, solo per dire che sono 2 cose diverse.
 

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