sono residente in Italia ma domiciliato all'estero per ragioni di lavoro (non iscritto all'AIRE). Ho sentito che per la prima casa (quella ove ho la residenza) posso fruire dell'aliquota al 4%.
Quella casa
sembra essere la tua abitazione principale, e cioè "l'immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore dimora abitualmente e risiede anagraficamente", e quindi
potrebbe usufruire dell'aliquota ridotta (base) dello 0,4% (non del 4%!) e della detrazione di 200 euro rapportati al periodo dell'anno durante il quale si protrae tale destinazione (maggiorata se esistono figli di età non superiore ai 26 anni che dimorano abitualmente e che hanno l'iscrizione anagrafica in quell'abitazione).
Ma, evidentemente, pur risultandovi l'iscrizione anagrafica, non stai dimorando abitualmente in quell'abitazione.
Ricordo inoltre che esiste l'obbligo di ottenere l'iscrizione nell'AIRE, quando la permanenza all'estero è di almeno dodici mesi (con l'eccezione dei dipendenti di ruolo dello Stato in servizio all'estero e i loro conviventi, i quali siano stati notificati alle autorità locali ai sensi delle convenzioni di Vienna sulle relazioni diplomatiche e sulle relazioni consolari).