StLegaleDeValeriRoma

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non vi è alcuna buonuscita come la chiama lei dovuta per legge neppure per il presunto disagio e neppure il solito SUNIA potrà dare consigli contra legem, salvo che non sia stato previsto tra le parti un concorso alle spese di chi deve lasciare l'immobile prima della scadenza.
Per il resto va verificato se il locatore ha rispettato la normativa vigente e i termini di legge per la disdetta, se questo non è accaduto il contratto non si è risolto e lei non deve preoccuparsi.
 

cecina08

Nuovo Iscritto
Conduttore
Salve, leggo ora questo post in quanto mi trovo nella stessa situazione esposta da Gong. La proprietaria dell'appartamento dove vivo da 7 anni ha deciso di vendere e sostiene di volerci mandare fuori nel giro di 6 mesi (il contratto regolarmente scadrebbe tra 1 anno e mezzo). Le abbiamo fatto presente che saremmo state disposte a venirle incontro, purché ci fosse una sorta di "compromesso" da entrambe le parti (Ci eravamo preventivamente documentate e avevamo letto in rete di questa presunta "buona uscita"). Per questo le abbiamo proposto di venirci incontro con una somma per coprire le spese del trasloco, visto che appunto le stiamo facendo un favore e per legge potremmo rimandare "lo sbattimento" del trasloco tra un anno e mezzo. Di tutta risposta, si è inalberata accusandoci di ricattarla. Anticipo che i rapporti sono sempre stati abbastanza buoni (nel senso che tutti i 15 del mese riceve regolarmente l'affitto e la casa è tenuta come una bomboniera, per sua stessa ammissione). Come dovremmo a questo punto comportarci? Possiamo esigere una cifra o dobbiamo semplicemente fare le valigie e andarcene? Sinceramente mi sembra una situazione molto a sfavore dell'inquilino. Sarei curiosa di sapere a distanza di anni come l'utente Gong abbia poi risolto la sua analoga situazione.
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
Se avete chiesto solo un contributo alle spese di trasloco in cambio della liberazione anticipata dei locali, mi sembra che siate stati estremamente corretti e la proprietaria dovrebbe esservi grata acconsentendo a venirvi incontro.
Non si tratta di un "ricatto" (che si sarebbe attuato chiedendo un'ulteriore "buonuscita", ovvero una somma aggiuntiva per liberarle l'appartamento), ma solo di una sorta di risarcimento del disagio in cambio di un grosso favore.
Se la proprietaria non vuole accettare, avete il diritto di rimanere nei locali fino alla scadenza del contratto, fermo restando che vi deve comunque inviare un preavviso di diniego di rinnovo alla scadenza nei termini e nei modi previsti dalla legge e dal contratto stesso.
 

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