Marchesa

Membro Attivo
...e la donazione è stata fatta a tutti e tre gli eredi per 1/3 ciascuno
non ci sono altri immobili nè altri eredi
Non dico di essere in una botte di ferro ma, salvo un figlio nascosto
che salti fuori all'improvviso, non dovrei avere grossi problemi
 

Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
Nel suo caso si può affermare che il rischio è astratto tanto piu' che non è detto che la presenza di una donazione determini di per sé una rivendica del bene da parte di terzi. Tant’è vero la Cassazione (sent. 17.3.1994 n. 2541) ha ritenuto inapplicabile nel caso di specie l’art. 1481 c.c. in quanto tale norma presuppone che “il pericolo di evizione sia effettivo e cioè non meramente presuntivo o putativo, ove esso non può risolversi in un mero timore soggettivo che l’evizione possa verificarsi ….” con la conseguenza che “il semplice fatto che un bene immobile provenga da donazione e possa essere teoricamente oggetto di una futura azione di riduzione per lesione di legittima, esclude di per sé che esista un pericolo effettivo di rivendica e che il compratore possa (nel caso esaminato dalla corte) sospendere il pagamento o pretendere la prestazione di una garanzia”.
Nel suo caso, tale rischio come detto pare minimo , dal momento che le donazioni, fatte a favore di tutti e tre i figli pare siano state eque e vi sia stata piena accettazione da parte di tutti della donazione.

Unico problema ( visto che verso i beni di provenienza donativa c'è da parte del mercato anche psicologicamente una certa diffidenza) sta nel fatto che Lei possa riscontrare qualche difficoltà nell' ottenimento di un possibile mutuo o in sede di possibile rivendita.

Concludo che ( secondo la scadenza che viene prima) decorsi 20 anni dalla donazione o 10anni dalla successione il suo immobile acquisterà sicurezza di circolazione perchè ogni timore anche psicologico verrà meno
 

Marchesa

Membro Attivo
Devo dire che mai al mondo avrei trovato tanta diponibilità e competenza
per di più gratuita...grazie davvero a Ennio Rossi :daccordo:
Caffè pagato???
 

Saitta

Nuovo Iscritto
Se l' IMMOBILE è stato ricevuto per successione ereditaria, a tutela del compratore è necessario che sia stata fatta la trascrizione dell'accettazione dell'eredità.
Supponiamo, infatti, per esempio che il venditore, unico erede legittimo del fratello defunto, venda a LEI un immobile dell'eredità. Dopo qualche settimana spunta un testamento del defunto che nomina erede un nipote.
Ai sensi dell'art. 534 c.c., se non è stata trascritta l'accettazione dell'eredità, l'erede-nipote può agire anche contro il compratore (LEI) per avere la restituzione dell'immobile; se è stata trascritta l'accettazione, l'erede effettivo (il nipote) può agire solo contro l'erede apparente (il fratello).
Si faccia assistere dal notaio prima di assumere obbligazioni : acquistare un immobile ereditato non è una cosa da prendere alla leggera
cordialità

Buonasera e scusate il disturbo, ma anche io sono nella stessa situazione. Vorrei sapere ma se gli eredi mi forniscono copia della successione fatta dal notaio, posso stare tranquillo circa le verifiche precedentemente effettuate? Nel senso che l'erede con cui sto trattando alla richiesta di visita catastale, ipotecaria, certificato di provenienza mi ha risposto che eran documenti necessari richiesti dal notaio. Dunque che la successione attestava già tutto ciò. É vero? Che altri documenti dovrei chiedere? Io ho giá chiesto anche accettazione alla vendita di tutti gli eredi...grazie in anticipo per l'eventuale aiuto. Buona serata a tutti
 

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