islabonita
Membro Junior
Buongiorno,
martedi' dal notaio ho acquistato due cantine così composte: cantina 1 composta di un vano, la seconda composta di due vani contigui separati da un tramezzo posticcio. mentre l' accatastamento del primo locale risulta corretto, per il secondo locale, quello composto dai due vani, compare sulla piantina allegata solamente uno dei due vani di circa 4,5mq da noi rilevati metro alla mano, ma la metratura dichiarata sull' atto corrisponde alla somma dei due vani! Naturalmente d'accordo con il venditore per l' acquisto dei due vani contigui che compongono l'oggetto della compravendita mi trovo ora invece con solo la metà circa dell' immobile. Posto che io non ho controllato il rilievo, ma ho ben ascoltato la lettura da parte del notaio che indica la metratura totale corretta, ed essendo il venditore persona da me conosciuta e stimata mi sono fidata di quanto da me udito che corrispondeva a quanto ero inenzionata a comprare.La mattina successiva, accortami dell' errore e consultato il venditore d'accordo con me sull' evidente incongruenza del rilievo catastale effettuato dal loro geomentra ho provato a parlare col notaio chiedendo di sospendere l' atto. Non è stato possibile e ieri il notaio mi ha consigliato di pagarmi un altro geomentra che rifaccia il rilievo correttamente facendo corrispondere alla metratura già dichiarata l'effettiva disposizione dei vani e di fare un atto integrativo a mie spese, aggravando quindi il costo di tutta la transazione e non rendendo più interessante l'acquisto della medesima. Come posso tutelarmi e far valere i miei diritti? il geometra che ha palesemente sbagliato il rilievo dei locali ha responsabilità? E il notaio che dichiara la vendita di 9 metri quando non sono neppure cinque ha anche lui responsabilità?Devo rivolgermi ad un avvocato? qualcuno ha avuto esperienze simili? grazie per l' aiuto!!
martedi' dal notaio ho acquistato due cantine così composte: cantina 1 composta di un vano, la seconda composta di due vani contigui separati da un tramezzo posticcio. mentre l' accatastamento del primo locale risulta corretto, per il secondo locale, quello composto dai due vani, compare sulla piantina allegata solamente uno dei due vani di circa 4,5mq da noi rilevati metro alla mano, ma la metratura dichiarata sull' atto corrisponde alla somma dei due vani! Naturalmente d'accordo con il venditore per l' acquisto dei due vani contigui che compongono l'oggetto della compravendita mi trovo ora invece con solo la metà circa dell' immobile. Posto che io non ho controllato il rilievo, ma ho ben ascoltato la lettura da parte del notaio che indica la metratura totale corretta, ed essendo il venditore persona da me conosciuta e stimata mi sono fidata di quanto da me udito che corrispondeva a quanto ero inenzionata a comprare.La mattina successiva, accortami dell' errore e consultato il venditore d'accordo con me sull' evidente incongruenza del rilievo catastale effettuato dal loro geomentra ho provato a parlare col notaio chiedendo di sospendere l' atto. Non è stato possibile e ieri il notaio mi ha consigliato di pagarmi un altro geomentra che rifaccia il rilievo correttamente facendo corrispondere alla metratura già dichiarata l'effettiva disposizione dei vani e di fare un atto integrativo a mie spese, aggravando quindi il costo di tutta la transazione e non rendendo più interessante l'acquisto della medesima. Come posso tutelarmi e far valere i miei diritti? il geometra che ha palesemente sbagliato il rilievo dei locali ha responsabilità? E il notaio che dichiara la vendita di 9 metri quando non sono neppure cinque ha anche lui responsabilità?Devo rivolgermi ad un avvocato? qualcuno ha avuto esperienze simili? grazie per l' aiuto!!