Ho letto delle vecchie discussioni sull'argomento e ne apro una nuova per chiarire alcuni aspetti della seguente vicenda.
Nella trattativa per l'acquisto di un appartamento in una palazzina in fase di costruzione al momento di sottoscrivere il preliminare (c.d. compromesso) le parti non trovano un accordo sul rilascio della fideiussione per le somme che verranno pagate sal.
Il costruttore X sembra stupito che il potenziale acquirente Z "vuole" la fideiussione.
Z gliel'ha chiesta espressamente, ritenendo sia obbligatoria ai sensi del dlgs 122/2005.
X insiste che "se proprio la vuole" deve pagarla, e costa circa il 1,20 - 1,50% annuo (il preliminare si farebbe a giugno 2021 e il rogito è previsto alla consegna entro luglio 2022).
Siccome il permesso di costruire è stato richiesto da X al Comune nel 2018 ed è stato concesso (ma non è chiaro in che data precisa), ritengo che al caso in esame non si applichino le maggiori tutele di cui al dlgs 14/2019.
Le domande sono:
1) X è obbligato a consegnare a Z la fideiussione, impegnandosi in tal senso alla firma del preliminare? (Io penso di sì)
2) La legge prevede che, essendo obbligatoria, il costo della fideiussione sia a carico dell'impresa costruttrice? Oppure dipende dalla prassi del luogo e/o dagli accordi fra le parti?
3) X può legalmente inserire nel preliminare una clausola per la quale Z rinuncia alla fideiussione? (Mi pare sarebbe una clausola nulla o annullabile, dato che vìola un obbligo di legge).
La cosa strana è che X dice di aver già stipulato dei preliminari per altri appartamenti della palazzina e "nessuno gli ha chiesto la fideiussione". Perché in quel paese (si tratta di un Comune medio-piccolo) la sua impresa è conosciuta e la gente si fida.
Z proviene da altra Regione, paga sal senza necessità di mutuo e intende procedere solo se X si impegna a consegnargli la fideiussione.
Grazie.
Nella trattativa per l'acquisto di un appartamento in una palazzina in fase di costruzione al momento di sottoscrivere il preliminare (c.d. compromesso) le parti non trovano un accordo sul rilascio della fideiussione per le somme che verranno pagate sal.
Il costruttore X sembra stupito che il potenziale acquirente Z "vuole" la fideiussione.
Z gliel'ha chiesta espressamente, ritenendo sia obbligatoria ai sensi del dlgs 122/2005.
X insiste che "se proprio la vuole" deve pagarla, e costa circa il 1,20 - 1,50% annuo (il preliminare si farebbe a giugno 2021 e il rogito è previsto alla consegna entro luglio 2022).
Siccome il permesso di costruire è stato richiesto da X al Comune nel 2018 ed è stato concesso (ma non è chiaro in che data precisa), ritengo che al caso in esame non si applichino le maggiori tutele di cui al dlgs 14/2019.
Le domande sono:
1) X è obbligato a consegnare a Z la fideiussione, impegnandosi in tal senso alla firma del preliminare? (Io penso di sì)
2) La legge prevede che, essendo obbligatoria, il costo della fideiussione sia a carico dell'impresa costruttrice? Oppure dipende dalla prassi del luogo e/o dagli accordi fra le parti?
3) X può legalmente inserire nel preliminare una clausola per la quale Z rinuncia alla fideiussione? (Mi pare sarebbe una clausola nulla o annullabile, dato che vìola un obbligo di legge).
La cosa strana è che X dice di aver già stipulato dei preliminari per altri appartamenti della palazzina e "nessuno gli ha chiesto la fideiussione". Perché in quel paese (si tratta di un Comune medio-piccolo) la sua impresa è conosciuta e la gente si fida.
Z proviene da altra Regione, paga sal senza necessità di mutuo e intende procedere solo se X si impegna a consegnargli la fideiussione.
Grazie.