uva

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era un contratto transitorio annuale
ho rimodulato il contratto lasciando come pagamento totale solo i soldi da me ricevuti.
Siccome parli al passato, mi pare di capire che il contratto è stato risolto (cioè chiuso, finito) anticipatamente rispetto alla scadenza naturale del 20 gennaio 2021.
E tu hai rinunciato ad incassare le mensilità da aprile a giugno, accontentandoti di quanto l'inquilino era riuscito a pagare.

Se è così (contratto risolto anticipatamente) può essere che l'Agenzia accetti un Accordo riduzione canone retroattivo perché la locazione termina prima della scadenza indicata sul contratto.
 

uva

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se la richiesta fosse avvenuta dopo il 15 luglio 2020, da quanto ho capito, avremmo dovuto aspettare il 15/06/2021.
Questo mi pare sbagliato!

Se la riduzione canone fosse stata concordata con un Accordo stipulato in data 15 luglio 2020, essa avrebbe avuto decorrenza dal 15/07/2020 in avanti (fino ad una data futura decisa da locatore e conduttore).

In pratica: la riduzione canone decorre dalla data di stipula dell'Accordo in avanti. Senza riferimento all'annualità contrattuale.
Semplicemente non può riguardare mensilità precedenti alla data di stipula dell'Accordo.
Questo è quanto mi dissero all'Agenzia delle Entrate di Torino: a me sembra logico, ma non so se adesso gli Uffici territoriali seguano altre prassi.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
E secondo te, @Nemesis , l'Accordo riduzione canone può essere retroattivo?

Ad esempio: viene stipulato in data 1° settembre 2020 (e regolarmente registrato all'Agenzia delle Entrate) per un riduzione concessa dal locatore al conduttore con decorrenza dal 01/03/2020 al 31/12/2020.
A causa emergenza Covid scoppiata a marzo, oppure per altri motivi.

Questo è un dubbio che molti locatori e inquilini vorrebbero risolvere con certezza!
 

casanostra

Membro Assiduo
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2020
Questo mi pare sbagliato!
Anche a me, io, veramente, nella scrittura privata avevo messo come decorrenza il 01/06/2020, niente da fare, me l'ha fatta correggere e mettere 15/06/2020 data di inizio annualità.
per completezza delle info si tratta di locazione agevolata, vistata dal sindacato, in cedolare secca quindi niente bolli ed imposta registro.
 

basty

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La mia esperienza invece è sempre stata di questo tipo:
Ho sempre specificato il nuovo canone per un periodo limitato, e mi è sempre stata accettata una data iniziale anche precedente la data di stipula, purché la registrazione fosse effettuata entro i 20/30? gg (cioè la regola della prima registrazione). Vero invece la conseguenza sulla imposta di registro, che non prevede rimborsi. Quindi occorre fare attenzione a calcolare la annualità conseguente per il calcolo dell’eventuale 2% per la annualità successiva, ed altrettanta attenzione nella imputazione del reddito annuale (anno solare). Aggiungo, constatato dalla precompilata, che Il sw della Agenzia delle Entrate Non ragiona in termini di mensilità ma in giorni, per cui se l’inizio della variazione decorre ad es dal 15 del mese, per l’IRPEF o la cedolare occorre ricondurre l’entrata in funzione dei giorni
 

uva

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Il sw della Agenzia delle Entrate Non ragiona in termini di mensilità ma in giorni,
Ragiona così anche il contribuente quando redige la propria dichiarazione dei redditi:
se il fabbricato è concesso in locazione solo per una parte dell'anno, il canone annuo va indicato in proporzione ai giorni di durata della locazione.
(Pag. 34 istruzioni mod. RedditiPF).

Quindi nella colonna 3 del Quadro RB si indicano i giorni (inferiori a 365), nella colonna 4 la % di possesso, nella colonna 6 il canone di locazione rapportato ai giorni di locazione.
Il sw calcola l'imponibile di colonna 13-14-15 rapportando il canone di col. 6 con la % di possesso di col. 4.
Poi ovviamente bisogna compilare un altro/altri rigo/righi per indicare la situazione nei restanti giorni, in modo che la somma delle colonne 3 sia = a 365.

Io, per esempio, nel 2019 ho avuto un appartamento in una situazione un po' particolare: 90 gg. locato in cedolare secca, 91 gg. sfitto, 184 gg. locato in regime ordinario ad un nuovo conduttore.
Ho dovuto compilare 3 righi.
 

basty

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Non mi riferivo al problema della compilazione multiriga, ma al fatto che durante il periodo di giorni, il canone fosse variato.
Come giustamente hai scritto il Sw calcola l’imponibile rispetto allla % di possesso, ma non il canone rapportato ai giorni
 

uva

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durante il periodo di giorni, il canone fosse variato.
Se durante l'anno solare il canone è variato (qui stiamo parlando di riduzione) il contribuente deve indicare in colonna 6 la somma di canone originario per x giorni + canone ridotto per y giorni. Dove x + y = 365 giorni.

Io facevo così anche quando applicavo l'adeguamento Istat in caso di contratti in tassazione ordinaria: canone precedente all'adeguamento per x gg. + nuovo canone (con aumento Istat) per y gg.

Mi pare che in caso di aumento o di diminuzione del canone il concetto sia sempre lo stesso: si dichiara il canone annuo complessivo tenendo conto delle variazioni intervenute dal 01/01 al 31/12.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
si dichiara il canone annuo complessivo tenendo conto delle variazioni intervenute dal 01/01 al 31/12.
Certo, non mi sono spiegato bene.
Purtroppo io grossolanamente per semplicità usavo La somma dei canoni mensili x nr di mesi; purtroppo però i giorni di ciascun mese non sono costanti, quindi commettevo un piccolo errore, pressoché ininfluente, ma di cui mi sono reso conto solo recentemente.
Con canoni molto ridotti per soli pochi mesi, lo scostamento diventa più vistoso. Spero adesso di essermi spiegato
 

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