marcanto

Membro Senior
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Ecco perché non mi sembrava niente di insormontabile. I file *.p7m li ho sempre aperti automaticamente con ADOBE ACROBAT PRO DC, senza fare nessun tipo di magia!
Mai provato in tal modo, uso solo i criteri consoni.
Aprendolo in tal modo come fai a sapere chi ha firmati, ossia in che modo ne verifichi l’autenticità della firma ?

forse apri il file, ne vedi il contenuto ......ma il resto ?
 
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U

User_29045

Ospite
Mai provato in tal modo, uso solo i criteri consoni.

Ci dev'essere un modo per vedere l'autenticità della firma con ADOBE ACROBAT DC, magari cliccando su qualche pulsante laterale.

E' ovvio però che se dovessi fare la semplice verifica userei uno dei link che ha postato Nemesis, magari quello di Poste Italiane, che mi ispira fiducia.

Per quanto riguarda la firma digitale, mi dispiace dire che l'ordine degli ingegneri di Roma mi ha fornito il kit che non ha mai funzionato, per problemi di driver. E' un capitolo aperto. Ma onestamente non faccio un lavoro che mi costringe a firmare digitalmente alcunché, quindi diciamo che la sera mi addormento serenamente anche senza aver firmato digitalmente la buonanotte a tutti.
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
Per quanto riguarda la firma digitale, mi dispiace dire che l'ordine degli ingegneri di Roma mi ha fornito il kit che non ha mai funzionato, per problemi di driver.
ecco......e cosa aspetti a contattare il fornitore per risolvere il problema!!
se ti funzionava ora ragioneresti in modo differente, con una maggiore sapienza della questione.

Non saprei le altre dotazioni (di firma digitale) cosa consentono di verificare.
Il mio dispositivo mi consente di apporre e di verificare i seguenti elementi:
nome e cognome
codice fiscale
e considerato che è stato fornito in convenzione con il mio ordine, viene indicato "fornito in convenzione con l'ordine degli ........" etcc
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
un p7m a portata di mano, ma forse con "Adobe Acrobat Pro DC" si apre, chissà.
Questo particolare mi chiarisce un po' le idee, anche se da profana ci capisco poco.

Quando ho ricevuto tramite pec la risposta dell'Ufficio tributi comunale all'istanza di cui parlavo nel post n. #7, c'era la seguente dicitura:

Alcuni allegati al presente messaggio potrebbero essere documenti firmati digitalmente riconoscibili dal suffisso .p7m. Qualora si dovessero incontrare difficoltà nella loro consultazione, si consigliano le seguenti opzioni:
  • scaricare un software gratuito in grado di elaborare file firmati in modo conforme alla Deliberazione CNIPA 21 maggio 2009, n. 45 (per maggiori informazioni consultare la pagina del sito di Agenzia per l'Italia Digitale);
  • salvare l'allegato in questione sul proprio pc; accedere ad un sito pubblico che consenta la verifica e la consultazione di documenti firmati digitalmente (ad esempio, sito del Consiglio Nazionale del Notariato).
Io non ci ho capito niente e stavo per andare in panico quando mi sono resa conto che il Comune aveva anche inviato un allegato "normale" che ho potuto leggere e stampare senza ricorrere ad alcun marchingegno.

Evidentemente certi uffici della PA, sapendo che molti cittadini non sono pratici, adottano questa strategia: allegato "normale" alla pec apribile/leggibile anche dalle capre informatiche come me, e allegato firmato digitalmente che ha validità legale.
 

griz

Membro Storico
Professionista
con DIKE si può aprire il documento firmato digitalmente ottenendo una copia e sapere da chi è stato firmato, è semplice, usato più volte
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
Ribadisco ancora che ho sempre aperto i documenti firmati digitalmente con gli strumenti disponibili nel kit di firma a disposizione.

Aprire un documento di tal natura (anche confidenziale riservato) con strumenti reperibili online quanto sarà sicuro ?
Poi ci lamentiamo della nostra e della altrui riservatezza.
Si può fare.... ma a quale prezzo!!!!
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Ribadisco ancora che ho sempre aperto i documenti firmati digitalmente con gli strumenti disponibili nel kit di firma a disposizione.

Aprire un documento di tal natura (anche confidenziale riservato) con strumenti reperibili online quanto sarà sicuro ?
Poi ci lamentiamo della nostra e della altrui riservatezza.
Si può fare.... ma a quale prezzo!!!!
Forse , caro giovane ingegnere, dimentichi che tutti i formati digitali, compreso il .P7M, sono stabiliti e descritti da specifiche sw pubbliche, a disposizione di chi intenda sviluppare applicativi di lettura di detti file.
Che si aprano con infocert, dike, o altro provider, o ad es P7M viewer, non fa differenza.
Diverso il discorso per l’apposizione della firma: presumo che il provider debba sottostare a certificazioni di ordine superiore e seguire procedure e protocolli di rilascio con prova di identificazione del soggetto.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Ringrazio tutti per le precisazioni sulla firma digitale, che però non riguarda il mio caso perché il locatore (mittente della pec) non ce l'ha.

Chissà se qualcuno vuole dire il suo parere circa il dubbio che avevo espresso nel post n. #13:

Il destinatario potrebbe contestare il contenuto della pec, ossia cosa sta scritto nel corpo della mail certificata?

Potrebbe dire che non c'era scritta la disdetta del contratto ma delle frasi qualsiasi o che fosse in bianco (tipo la raccomandata ar spedita in busta chiusa per la quale il destinatario potrebbe sostenere che dentro c'è un foglio bianco)?

Grazie ancora.
 
U

User_29045

Ospite
Ringrazio tutti per le precisazioni sulla firma digitale, che però non riguarda il mio caso perché il locatore (mittente della pec) non ce l'ha.

Chissà se qualcuno vuole dire il suo parere circa il dubbio che avevo espresso nel post n. #13:



Grazie ancora.

Può dirti che non ha le conoscenze informatiche per aprirle. Certe PEC mi tocca aprirle con Outlook e poi forwardarmele su GMAIL, perché nella email che ricevo appare solo un allegato chiamato POSTACERT.EML che si riesce ad aprire solo con Microsoft Outlook. Non tutti lo sanno!

Ma credo che se il mittente usa la PEC e il destinatario usa la PEC, il contenuto della pec, cioè le parole, il testo, non siano contestabili.

Ripeto, al massimo il destinatario può dire che non riesce ad aprirla, come mi disse una volta anni fa un'impiegata del comune di Roma: avevo mandato domanda via PEC per essere inserito nell'albo scrutatori, e questa signora mi ha telefonato chiedendole se potevo mandarle un fax allegando copia del documento, perché la PEC non riusciva ad aprirla.
 

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