Sono proprietario di un esercizio commerciale affittato a una banca. I servizi igienici sono in un locale che sporge nel cortile ed è coperto da un tetto in amianto.
Su sollecitazione di altri condomini ho chiesto da tempo all'amministratore di occuparsi del caso cercando una azienda specializzata per la bonifica e presentando uno o più preventivi di spesa.
Purtroppo sono passati mesi e, nonostante solleciti, non ho ancora visto nulla.
Tra l'altro per lavori fatti e fatturati nel 2014 sono previsti sconti fiscali.
Ora è il conduttore che mi ha inviato un preciso questionario da riempire con l'indicazione di eventuale presenza di amianto nell'immobile, dove si trova, in quali condizioni.....quali provvedimenti sono in corso..
con richiesta di risposta entro 30 giorni .
Ho inviato il tutto all'amministratore chiedendo di compilare il modulo e rinviarmelo firmato.
Nonostante telefonate e e-mail non ho ancora avuto risposta.
Per costringere l'amministratore ad agire debbo forse smettere di telefonare e inviare e-mail e mandare una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno o addirittura ricorrere a una azione legale...
Gradirei il vostro, sempre preciso e sempre ragionevole, parere.
Ringrazio anticipatamente
Anpa
Su sollecitazione di altri condomini ho chiesto da tempo all'amministratore di occuparsi del caso cercando una azienda specializzata per la bonifica e presentando uno o più preventivi di spesa.
Purtroppo sono passati mesi e, nonostante solleciti, non ho ancora visto nulla.
Tra l'altro per lavori fatti e fatturati nel 2014 sono previsti sconti fiscali.
Ora è il conduttore che mi ha inviato un preciso questionario da riempire con l'indicazione di eventuale presenza di amianto nell'immobile, dove si trova, in quali condizioni.....quali provvedimenti sono in corso..
con richiesta di risposta entro 30 giorni .
Ho inviato il tutto all'amministratore chiedendo di compilare il modulo e rinviarmelo firmato.
Nonostante telefonate e e-mail non ho ancora avuto risposta.
Per costringere l'amministratore ad agire debbo forse smettere di telefonare e inviare e-mail e mandare una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno o addirittura ricorrere a una azione legale...
Gradirei il vostro, sempre preciso e sempre ragionevole, parere.
Ringrazio anticipatamente
Anpa