varesano

Membro Attivo
sE NELLA CASSETTA SI TROVANO GIOIELLI ANCHE DI VALORE IRRISORIO è NECESSARIO UN PERITO?
gRAZIE BUONA SERA

scusate non ho specificato che si tratta di cassetta di sicurezza in banca e a seguito di successione si deve aprire, grazie.
 
Art. 48, sesto comma T.U. n. 346/1990:
"Le cassette di sicurezza non possono essere aperte dai concessionari, prima che gli stessi abbiano apposto la loro firma, con l'indicazione della data e dell'ora dell'apertura, su apposito registro tenuto dai concedenti in forma cronologica e senza fogli o spazi bianchi e abbiano dichiarato per iscritto sul registro stesso che le eventuali altre persone aventi facoltà di aprirle sono tuttora in vita. Le cassette di sicurezza, dopo la morte del concessionario o di uno dei concessionari, possono essere aperte solo alla presenza di un funzionario dell'Amministrazione finanziaria o di un notaio, che redige l'inventario del contenuto, previa comunicazione da parte del concedente all'ufficio del registro, nella cui circoscrizione deve essere redatto l'inventario, del giorno e dell'ora dell'apertura".
Inoltre, art. 1840 c.c.:
"Se la cassetta è intestata a più persone, l'apertura di essa è consentita singolarmente a ciascuno degli intestatari, salvo diversa pattuizione.
In caso di morte dell'intestatario o di uno degli intestatari, la banca che ne abbia ricevuto comunicazione non può consentire l'apertura della cassetta se non con l'accordo di tutti gli aventi diritto o secondo le modalità stabilite dall'autorità giudiziaria".
 
Addendum:
Una volta aperta la cassetta di sicurezza, la stima di quanto ivi contenuto può essere fatta direttamente dal funzionario dell'A.F., dal notaio o da uno stimatore, opportunamente designato, che non deve necessariamente essere iscritto a un albo professionale, ma che deve prestare giuramento secondo la formula prevista per i consulenti tecnici.
 
sE NELLA CASSETTA SI TROVANO GIOIELLI ANCHE DI VALORE IRRISORIO è NECESSARIO UN PERITO?
il perito non è mai indispensabile, né per beni di valore irrisorio né per quelli di valore elevato:
bisogna vedere piuttosto se l'incaricato è in grado di fare la valutazione da sé, o se preferisce non prendersi la briga...
 
Per esperienza personale ti assicuro che all'apertura delle cassette di sicurezze, in cui era presente il Notaio di fiducia incaricato, non si è mai presentato nessun funzionario dell'A.F. nonostante gli fosse stato comunicato e notificato il giorno dell'apertura. Ha pertanto sempre proceduto il Notaio con l'ausilio di un gioiellere e ha poi pubblicato il Verbale di apertura con tanto di descrizione.
 
Non capisco cosa vuol dire che non si è mai presentato un funzionario dell'.A.F., se c'è già il notaio a cosa serve?
La norma che ti avevo citato (art. 48, sesto comma del T.U. n. 346/90) prevede che: "Le cassette di sicurezza, dopo la morte del concessionario o di uno dei concessionari, possono essere aperte solo alla presenza di un funzionario dell'Amministrazione finanziaria o di un notaio, che redige l'inventario del contenuto, previa comunicazione da parte del concedente all'ufficio del registro, nella cui circoscrizione deve essere redatto l'inventario, del giorno e dell'ora dell'apertura".
Quindi la presenza del funzionario dell'A.F. durante l’inventario non è indispensabile, in quanto può essere sostituita dall’intervento di un notaio.
Il "concedente" (la banca) avvisa l'ufficio del registro (dopo l'entrata in vigore dell'art. 62 del D. Lgs. n. 300/1999, l'Agenzia delle entrate). In conseguenza, l'Agenzia delle Entrate decide se inviare un proprio funzionario. Se non lo fa, l'unico altro soggetto titolato a redigere l'inventario è il notaio.
 
Geazie della risposta, è vero mi avevi citato l'art. 48, e ti ringrazia per la precisazione.
Per quanto riguarda i beni contenuti nella cassetta da valuta perito non vi è alcuna norma che obbliga il funzionario dell'A.F. o il notaio a chiamare un perito e quindi deve dolo decidere se farlo non ci sono altre strade. Ciao e ancora grazie.
 
La norma che ti avevo citato (art. 48, sesto comma del T.U. n. 346/90) prevede che: "Le cassette di sicurezza, dopo la morte del concessionario o di uno dei concessionari, possono essere aperte solo alla presenza di un funzionario dell'Amministrazione finanziaria o di un notaio, che redige l'inventario del contenuto, previa comunicazione da parte del concedente all'ufficio del registro, nella cui circoscrizione deve essere redatto l'inventario, del giorno e dell'ora dell'apertura".
Quindi la presenza del funzionario dell'A.F. durante l’inventario non è indispensabile, in quanto può essere sostituita dall’intervento di un notaio.
Il "concedente" (la banca) avvisa l'ufficio del registro (dopo l'entrata in vigore dell'art. 62 del D. Lgs. n. 300/1999, l'Agenzia delle entrate). In conseguenza, l'Agenzia delle Entrate decide se inviare un proprio funzionario. Se non lo fa, l'unico altro soggetto titolato a redigere l'inventario è il notaio.
 

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