GaiaB

Membro Junior
Proprietario Casa
Buongiorno, sono proprietaria di un immobile che io ed il mio ragazzo abbiamo deciso di ristrutturare approfittando delle agevolazioni fiscali (manutenzione straordinaria). Io, oltre ad essere unica proprietaria della casa, ho anche la residenza in tale appartamento; parlando con il geometra che ci seguira` i lavori in casa, mi ha consigliato di cedere al mio ragazzo alcuni ambienti dell'appartamento in comodato d'uso gratuito, cosicche` possa contribuire anche lui alle spese di ristrutturazione godendo delle agevolazioni fiscali. Tuttavia, leggendo online, mi sono imbattuta in diversi casi in cui la persona avente il comodato d'uso gratuito (dopo aver pagato con bonifico svariate cose), non ha potuto detrarre tali spese o perche` non aveva la residenza in tale appartamento o perche` la detrazione non spetta a chi ha il comodato. Vi scrivo per sapere come ci possiamo muovere per poter contribuire entrambi alle spese di ristrutturazione, senza rischiare di non poter godere delle agevolazioni e se e` necessario che lui abbia la residenza in tale appartamento o se e` sufficiente il comodato d'uso gratuito…
vi è una soluzione secondo la quale il mio ragazzo possa contribuire alle spese di ristrutturazione e godere delle agevolazioni, ma senza spostare la residenza? O, nel caso in cui dovesse avere il comodato (ma non la residenza), non può godere delle agevolazioni?
In attesa di risposta, vi auguro una buona giornata

Gaia Baratelli
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
vi è una soluzione secondo la quale il mio ragazzo possa contribuire alle spese di ristrutturazione e godere delle agevolazioni, ma senza spostare la residenza?
La soluzione più semplice è quella che il tuo ragazzo trasferisca la sua residenza nel tuo appartamento e quindi richieda la relativa iscrizione anagrafica.
D'altronde, credo che ciò rappresenterà la reale situazione di fatto. Perché il tuo ragazzo dovrebbe contribuire alle spese per l'appartamento, se non vi abitasse effettivamente?
Potrà così godere della detrazione fiscale, in qualità di convivente more uxorio, senza necessità di stipulare un contratto di comodato. Ne avrebbe diritto anche se le abilitazioni comunali per l'effettuazione dei lavori fossero intestate solo a te.
La convivenza deve sussistere fin dal momento in cui hanno inizio i lavori.
 
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GaiaB

Membro Junior
Proprietario Casa
La soluzione più semplice è quella che il tuo ragazzo trasferisca la sua residenza nel tuo appartamento e quindi richieda la relativa iscrizione anagrafica.
D'altronde, credo che ciò rappresenterà la reale situazione di fatto. Perché il tuo ragazzo dovrebbe contribuire alle spese per l'appartamento, se non vi abitasse effettivamente?
Potrà così godere della detrazione fiscale, in qualità di convivente more uxorio, senza necessità di stipulare un contratto di comodato. Ne avrebbe diritto anche se le abilitazioni comunali per l'effettuazione dei lavori fossero intestate solo a te.
La convivenza deve sussistere fin dal momento in cui hanno inizio i lavori.

Grazie per la risposta Nemesis!
Il problema è che al momento lui non vuole spostare la residenza. Vi è una soluzione secondo la quale il mio ragazzo possa contribuire alle spese, senza cambiare residenza?? Inoltre…posso cedergli in comodato d'uso gratuito parte della casa pur avendoci io stessa la residenza?
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Il problema è che al momento lui non vuole spostare la residenza
Ricordo che dichiarare il luogo di effettiva dimora abituale è un obbligo giuridico.
Vi è una soluzione secondo la quale il mio ragazzo possa contribuire alle spese, senza cambiare residenza?
Stipulare un contratto di comodato e registrarlo (200 € di imposta di registro, più 32 € di imposta di bollo).
posso cedergli in comodato d'uso gratuito parte della casa pur avendoci io stessa la residenza?
Sì.
 

GaiaB

Membro Junior
Proprietario Casa
Ricordo che dichiarare il luogo di effettiva dimora abituale è un obbligo giuridico.
Stipulare un contratto di comodato e registrarlo (200 € di imposta di registro, più 32 € di imposta di bollo).
Sì.

Ma effettivamente lui non abita né verrà ad abitare in quella casa fino a che saranno ultimati i lavori. Quindi fino a che non sarà finita la manutenzione straordinaria, lui rimarrà a casa sua a vivere.
Ho appena ricevuto la seguente risposta da''agenzia delle entrate di zona:

"Buongiorno, Le comunico che è necessario dare in comodato a titolo gratuito tutta l’unità immobiliare che viene ristrutturata, ed è necessario a seguito dell’atto detto, che venga trasferita la residenza in tale immobile.

Questo al fine di poter usufruire delle spese di ristrutturazione, a cui poi deve seguire il pagamento con bonifico bancario della persona comodataria, con intestazione ma non necessaria delle fatture di spesa relativa.


Cordiali saluti"

...
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Le comunico che è necessario dare in comodato a titolo gratuito tutta l’unità immobiliare che viene ristrutturata, ed è necessario a seguito dell’atto detto, che venga trasferita la residenza in tale immobile.
Discordo. Non è richiesto che l'immobile sia l'abitazione principale, né per proprietario, né per il familiare convivente, né per il locatario o il comodatario. E se si tratta del familiare, è sufficiente che si tratti di una delle abitazioni su cui si esplica il rapporto di convivenza.
Infine, se avvenisse una variazione della titolarità dell’immobile sul quale sono effettuati gli interventi di ristrutturazione prima che sia trascorso l’intero periodo per fruire della detrazione, la detrazione continuerebbe a spettare al comodatario anche se la sua detenzione venisse a cessare.
 

GaiaB

Membro Junior
Proprietario Casa
Discordo. Non è richiesto che l'immobile sia l'abitazione principale, né per proprietario, né per il familiare convivente, né per il locatario o il comodatario. E se si tratta del familiare, è sufficiente che si tratti di una delle abitazioni su cui si esplica il rapporto di convivenza.
Infine, se avvenisse una variazione della titolarità dell’immobile sul quale sono effettuati gli interventi di ristrutturazione prima che sia trascorso l’intero periodo per fruire della detrazione, la detrazione continuerebbe a spettare al comodatario anche se la sua detenzione venisse a cessare.

Buongiorno Nemesis,
le invio qui di seguito l'ultimo "botta&risposta" col signore dell'agenzia d icona che, a mio parere, è più confuso di me:

Io ho scritto:
"Buonasera,

ringrazio per la risposta, mi permetto di porre altre domande:

-Se cedo in comodato d'uso gratuito l'intero appartamento, possiamo contribuire entrambi alle spese di manutenzione straordinaria godendo delle agevolazioni fiscali? Mi conferma che non posso cedere solo alcuni ambienti dell'appartamento? Posso accedere liberamente al cantiere?

-Oltre ad avere il comodato d'uso gratuito fino a fine lavori, deve quindi spostare subito anche la residenza? O la può spostare una volta ultimati i lavori (e "scaduto" il comodato d'uso gratuito)?

Secondo lei, qual'è la soluzione migliore?


In attesa di risposta, le auguro una buona serata"

Ecco la risposta:


"Buongiorno, Le comunico quanto segue:

- Le confermo che deve cedere necessariamente l’intera unità abitativa, a meno che questa non sia già divisa catastalmente, e quindi può cedere una delle due parti;

- Se concede in comodato gratuito l’uso dell’immobile ne deriva che cede i diritti relativi alla detrazione fiscale per l’immobile, quindi potrà detrarsi le spese il comodatario e non Lei;

- Non ci sono problematiche relative all’accesso al cantiere;

- La residenza nell’immobile deve essere spostata a seguito della registrazione del comodato ad uso gratuito, non ci sono possibilità diverse."

Tuttavia, dal sito dell'Agenzia Delle Entrate, avevo ricevuto quanto segue:

"Gentile Gaia
come specificato nella Guida alle Ristrutturazioni edilizie reperibile sul sito dell'Agenzia delle Entrate, ha diritto a fruire della detrazione anche il comodatario in qualità di detentore dell'immobile.
Non è richiesta in questa ipotesi la residenza nell'immobile che si detiene in comodato ma la registrazione del contratto presso un qualsiasi ufficio dell'Agenzia delle entrate e gli estremi della registrazione devono essere riportati nella dichiarazione dei redditi nella quale viene richiesta la detrazione.
Si ricorda inoltre che ha diritto alla detrazione, purché sostenga le spese e sia intestatario di bonifici e fatture, anche il convivente more uxorio, non proprietario dell'immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato (risoluzione dell'Agenzia delle Entrate n. 64/E del 28 luglio 2016)".
Si tratta delle convivenze di fatto, costituite, ai sensi dell'art. 1, commi 36 e 37, della legge n. 76 del 2016, tra due persone maggiorenni unite stabilmente da legami affettivi di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso comune. Ai fini dell'accertamento della "stabile convivenza" viene richiamato il concetto di famiglia anagrafica previsto dal regolamento anagrafico (D.P.R. n. 223 del 1989).
Cordiali saluti"

Ora, a me pare che le 2 versioni "cozzino" tra loro. Quale delle 2 è veritiera? Possibile che nessuno di loro sappia dirmi quale soluzione è più consona alla nostra situazione?
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Quale delle 2 è veritiera?
La seconda. Che corrisponde a quanto avevo già scritto.
Insisto nel mio primo suggerimento: se il tuo ragazzo stabilirà la sua residenza nel tuo appartamento prima dell'inizio dei lavori, eviterete le spese per la registrazione del contratto di comodato.
 

GaiaB

Membro Junior
Proprietario Casa
vediamo se ho capito bene:

Per poter contribuire entrambi alle spese di ristrutturazione godendo delle agevolazioni fiscali, dobbiamo essere entrambi residenti nello stesso comune, sia che si tratti di comodato d'uso gratuito sia che si tratti di convivenza more uxorio. Essendo l'appartamento in questione nel comune X, non vi è una condizione secondo la quale lui possa contribuire alle spese di manutenzione straordinaria del mio appartamento rimanendo con la residenza nel comune Y. Se quindi decidessi di cedergli in comodato d'uso gratuito l'intero appartamento, non avendo la residenza nel mio stesso comune, non può godere delle agevolazioni fiscali. E' corretto?
E se gli cedessi l'intero appartamento in comodato d'uso gratuito e lui spostasse la residenza in tale appartamento (avendola già io) cosa succederebbe? Dovremmo comunque registrare lo stato di famiglia, giusto?

Mi pare evidente che la soluzione più consona e meno ingarbugliata sia quella della convivenza more uxorio. Ma come funziona?
 

GaiaB

Membro Junior
Proprietario Casa
La seconda. Che corrisponde a quanto avevo già scritto.
Insisto nel mio primo suggerimento: se il tuo ragazzo stabilirà la sua residenza nel tuo appartamento prima dell'inizio dei lavori, eviterete le spese per la registrazione del contratto di comodato.
vediamo se ho capito bene:

Per poter contribuire entrambi alle spese di ristrutturazione godendo delle agevolazioni fiscali, dobbiamo essere entrambi residenti nello stesso comune, sia che si tratti di comodato d'uso gratuito sia che si tratti di convivenza more uxorio. Essendo l'appartamento in questione nel comune X, non vi è una condizione secondo la quale lui possa contribuire alle spese di manutenzione straordinaria del mio appartamento rimanendo con la residenza nel comune Y. Se quindi decidessi di cedergli in comodato d'uso gratuito l'intero appartamento, non avendo la residenza nel mio stesso comune, non può godere delle agevolazioni fiscali. E' corretto?
E se gli cedessi l'intero appartamento in comodato d'uso gratuito e lui spostasse la residenza in tale appartamento (avendola già io) cosa succederebbe? Dovremmo comunque registrare lo stato di famiglia, giusto?

Mi pare evidente che la soluzione più consona e meno ingarbugliata sia quella della convivenza more uxorio. Ma come funziona?
 

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