• Autore discussione Autore discussione arcy
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Prendo atto delle vostre opinioni e di quanto la giurisprudenza in materia prevede ma è difficile per chi ha subito una tale ingiustizia mandare giù il rospo........
pagare le conseguenze di chi doveva tutelarti, di un professionista che ha tradito la tua fiducia e che si è rilevato un perfetto incompetente mandando in fumo i tuoi diritti, e danneggiandoti perfino economicamente.
E' un sistema che va assolutamente rivisto, non è possibile che in appello non possono essere ammesse prove che in primo grado del giudizio sono state dimenticate e che sono fondamentali per scagionare l'imputato da qualsiasi accusa .....
 
Ha perfettamente ragione.

, non è possibile che in appello non possono essere ammesse prove che in primo grado del giudizio sono state dimenticate e che sono fondamentali per scagionare l'imputato da qualsiasi accusa .....

Il Giudice potrebbe considerarle (è un rischio da valutare se correre); infatti la legge dice, non sono ammessi nuovi elementi di prova
"salvo che il collegio non li ritenga indispensabili"
 
Un Giudice non potrà mai decidere ultra petita, anche si rendesse conto di altro... la legge lo impone; ai sensi all'art. 112 c.p.c.
Il giudice deve pronunciare su tutta la domanda e non oltre i limiti di essa; e non puo' pronunciare d'ufficio su eccezioni, che possono essere proposte soltanto dalle parti.

Infatti sto valutando bene, è una scelta che va ponderata, mi rendo conto che a volte occorre decidere e valutare se abbandonare il campo di battaglia e ritirarsi strategicamente riducendo le perdite o se affrontare il rischio facendosene carico di eventuali altre conseguenze.
 
Valuti con il legale; metta sul piatto della bilancia l'ambito dell'usucapione.

Salve
vorrei chiedere
Secondo lei, è compatibile il diritto di usucapione per l'appello?
A mio modesto parere direi di sì poiché NON trattasi di nuove prove (presentazione del progetto) che secondo la giurisprudenza in materia non sono ammissibili in appello (seppur fondate) ma di potersi avvalere di un diritto, quale USUCAPIONE che non è stato tema di decisione nel precedente giudizio.
 
Vedo in salita avvalersi dell'usucapione, se non l'hai opposta inizialmente. Fossi in te sentirei il parere di un altro legale, un po più attento.
 
Salve
vorrei chiedere
Secondo lei, è compatibile il diritto di usucapione per l'appello?
A mio giudizio no; sarebbe un nuovo petitum, come tale non presentabile: verrebbe richiesto al giudice di accertare un diritto prima non esistente.
Come detto alcuni post prima, l'usucapibilità andrebbe azionata con un nuovo procedimento, quindi una nuova causa legale; per questo evidenziavo di "soppesare" attentamente il tutto:
- se rischiare in appello sulla falsariga dell'azione già promossa e nella speranza che il giudice, nella sua discrezionalità, ammetta le nuove prove non prodotte in primo grado
- se iniziare una nuova vertenza, da lei promossa come attore (nella precedente lei era convenuto se non ricordo male) al fine di pretendere l'usucapione del diritto fino ad allora "formalmente" del Condominio; ovvio nella certezza che tutte le condizioni di legge siano ricorrenti e nella consapevolezza che di richi ve ne sono sempre.
 
A mio giudizio no; sarebbe un nuovo petitum, come tale non presentabile: verrebbe richiesto al giudice di accertare un diritto prima non esistente.
Come detto alcuni post prima, l'usucapibilità andrebbe azionata con un nuovo procedimento, quindi una nuova causa legale; per questo evidenziavo di "soppesare" attentamente il tutto:
- se rischiare in appello sulla falsariga dell'azione già promossa e nella speranza che il giudice, nella suat discrezionali
tà, ammetta le nuove prove non prodotte in primo grado
- se iniziare una nuova vertenza, da lei promossa come attore (nella precedente lei era convenuto se non ricordo male) al fine di pretendere l'usucapione del diritto fino ad allora "formalmente" del Condominio; ovvio nella certezza che tutte le condizioni di legge siano ricorrenti e nella consapevolezza che di richi ve ne sono sempre.
A mio giudizio no; sarebbe un nuovo petitum, come tale non presentabile: verrebbe richiesto al giudice di accertare un diritto prima non esistente.
Come detto alcuni post prima, l'usucapibilità andrebbe azionata con un nuovo procedimento, quindi una nuova causa legale; per questo evidenziavo di "soppesare" attentamente il tutto:
- se rischiare in appello sulla falsariga dell'azione già promossa e nella speranza che il giudice, nella sua discrezionalità, ammetta le nuove prove non prodotte in primo grado
- se iniziare una nuova vertenza, da lei promossa come attore (nella precedente lei era convenuto se non ricordo male) al fine di pretendere l'usucapione del diritto fino ad allora "formalmente" del Condominio; ovvio nella certezza che tutte le condizioni di legge siano ricorrenti e nella consapevolezza che di richi ve ne sono sempre.

Quindi, tentare un nuovo procedimento avvalendosi del diritto di usucapione, anche se esiste già un provvedimento giudiziario, e cioè quello di eliminare la porta?
Prospetterò al mio legale questa possibilità.
Grazie intanto per i vostri consigli e supporto
 
Valuti con il legale; metta sul piatto della bilancia l'ambito dell'usucapione.

Salve
scusate se torno alla carica con la mia problematica già abbondantemente discussa tempo fa su questo forum, purtroppo sono al bivio di una decisione da prendere in tempi stretti per impugnare il giudizio di primo grado ( 180 giorni dalla deposizione della sentenza) nel frattempo ci sono stati palleggiamenti di qualche lettera tra gli avvocati al fine di addivenire ad un accordo e stabilire pacifici rapporti tra le parti ma a quanto pare la controparte è irremovibile sulle sue posizioni e pretende la eliminazione della porta come da sentenza di primo grado nonostante abbiamo spiegato in modo esaustivo che, la porta è sempre esistita, costituisce l'accesso per l'atrio di mia proprietà dove all'interno sono contenuti gli impianti idrici, autoclave e cisterna per le mie unità abitative al piano terra e primo piano.
Sto valutando di andare in appello, oltre ad avvalermi del diritto di servitù e di usucapione per la porta di accesso poichè esistente da più di 40 anni, visto che la controparte, nell'ultima lettera, mi ha risposto che gli impianti, autoclave e cisterna possono essere spostati sul terrazzo ed eliminare la porta di accesso per risolvere definitivamente il problema, vi chiedo, in considerazione che anche gli impianti esistono da oltre quarant' anni può anch'esso rappresentare altro motivo di servitù e di usucapione unitamente alla porta di accesso?
Grazie per le vostre risposte
 

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