robertomarte

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buon giorno , per decidere se sussistono le premesse di utilizzare il Bonus facciate 110% come noto è necessaria una perizia energetica presso uno studio tecnico. Il nostro amministratore vuole suddividere la spesa dello studio non per millesimi di proprietà ma a numero di condomini. Personalmente penso sia errato. Cosa ne pensate ? Grazie
 
U

User_29045

Ospite
Certo che e' errato! Il tuo amministratore sta facendo una cavolata bestiale.

Le perizie, oltre a fruire del recupero IRPEF se fatturate e pagate con bonifico e apposita causale da conto corrente condominiale, vanno ripartite in base ai millesimi di proprietà, in particolare la colonna "Proprietà generali" che sta su tutte le tabelle millesimali.
 
U

User_29045

Ospite
Chi paga la perizia per il condominio?
Le spese per la perizia sui lavori in condominio non fanno eccezione alle regole appena enunciate: la spesa va quindi ripartita tra tutti i condomini in base alle tabelle millesimali perché si tratta di un servizio di interesse comune. È pertanto nulla la delibera dell’assemblea che addebita tutto o una parte del costo a uno dei proprietari soltanto perché più interessato alla vicenda. Nullità che, di conseguenza, può essere fatta valere dinanzi al tribunale senza limiti di tempo. Quando, infatti, il vizio della delibera è talmente grave da implicare la sanzione della nullità e non la semplice annullabilità, non vale il termine di 30 giorni per la contestazione prevista dal Codice civile.


A confermare che la spesa per la consulenza deve essere pagata da tutti i condomini e suddivisa in proporzione ai millesimi di proprietà è anche una attenta lettura dall’articolo 1130 bis del Codice civile introdotto dalla riforma del condominio: la norma, infatti, dispone la ripartizione delle spese in base alle tabelle di proprietà quando si nomina un revisore contabile per il bilancio, che è pur sempre un perito.
 
U

User_29045

Ospite
La norma appena enunciata apre la possibilità a una diversa ripartizione delle spese condominiali laddove specifica «salvo convenzione». Che vuol dire? La convenzione è un accordo, accordo che, in questo caso, deve essere stipulato da tutti i condomini. Il che significa che, per cambiare la ripartizione di una spesa, che di norma deve avvenire secondo millesimi tra tutti i condomini, è necessaria l’unanimità dei consensi. Questo perché solo con l’accettazione dei diretti interessati è possibile derogare ai loro diritti e addebitare un costo in misura più che proporzionale a determinati soggetti.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Certo che e' errato! Il tuo amministratore sta facendo una cavolata bestiale.

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Articolo poco attinente e conclusioni fallate.

Una delibera che fissi la ripartizione di una singola spesa in modo difforme dalle norme di Legge o previste in un RdC non è "nulla" ma semplicemente "annullabile".

Sono "nulle" quelle delibere che vogliono "fissare" un riparto non ammesso dalle norme.

Nel caso specifico (spese per "analisi preventiva" divise pro capite/in parti uguali) non può essere azione imposta dall'amministratore ma solo da delibera assembleare.
Se votano unanimi 1000/1000 non debbono temere eventuali impugnazioni da "ripensamento" ...che si prescrivono comunque dopo 30gg.
 

casabella2017

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buongiorno.
Colgo l'occasione di questa discussione per esporre il mio casa abbastanza similare.
A ottobre abbiamo fatto l'assemblea in cui abbiamo deciso di dare mandate ad un tecnico per procedere all' APEpre con visita nei vari appartamenti per foto e rilievi del caso.
Il tecnico ho chiesto una cifra fissa ad appartamento ed è stato messo tutto a verbale.
Oggi leggo qui che questa attribuzione dei costi è in deroga alla suddivisione in millesimi perchè approvato dall'assemblea...
Mi chiedo: l'amministratore doveva far presente di questa cosa? doveva dire che normalmente si paga a millesimi ma mettendo a verbale si deroga alla cosa e si paga un fisso per unità indipendentemente dalla dimensione? che sarebbe stato più corretto a millesimi?
Per quanto mi riguarda non mi ero posto il problema in quanto pensavo che siccome veniva a visionare l'interno dell'appartamento, fosse di competenza del singolo condomino...anche in vista di eventuali lavori aggiuntivi al cappotto nella singola unità abitativa...
 
U

User_29045

Ospite
Mi chiedo: l'amministratore doveva far presente di questa cosa?

Diciamo che sarebbe stato eticamente corretto se lo avesse ricordato ai condomini, ma non era legalmente obbligato a farlo.

doveva dire che normalmente si paga a millesimi ma mettendo a verbale si deroga alla cosa e si paga un fisso per unità indipendentemente dalla dimensione?

"Si deroga alla cosa" se a verbale risulta che L'UNANIMITA' ha votato per dividere la somma in parti uguali, anziché - com'è logico che sia - proporzionalmente ai millesimi di proprietà di ciascuno.

E comunque, in caso di assenza di unanimità, e di delibera per dividere in parti uguali, la delibera è ANNULLABILE se entro 30 giorni dal ricevimento non viene impugnata con un legale.

Decorsi i 30 giorni senza che pervenga la lettera di un legale di uno dei condomini, atta ad impugnare il verbale, la delibera è efficace e valida a tutti gli effetti, anche se - ingiustamente - decide di dividere la cifra in parti uguali, col risultato che chi ha un appartamento di 50 mq paga come chi ne ha uno di 150 mq.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Mi chiedo: l'amministratore doveva far presente di questa cosa

Purtroppo tutti ritengono che l'Amministratore di Condominio debba essere una sorta di "divinità" onnipresente a dirigere qualsiasi momento della vita condominiale e risolvere qualsivoglia problema.

Se consideri che nessuna norma impone la presenza dell'amministratore in Assemblea ti auto-rispondi.

Ps.
Personalmente ritengo che vi siano tante spese (o parti delle stesse) che in Condominio andrebbero ripartite "pro-testa" ...mentre la norma ne prevede poche (es. il citofono).

Emblematico il caso del compenso dell'amministratore solitamente calcolato in un fisso da moltiplicare per il numero di condòmini/unità e poi invece diviso per millesimi.
 
U

User_29045

Ospite
Emblematico il caso del compenso dell'amministratore solitamente calcolato in un fisso da moltiplicare per il numero di condòmini/unità e poi invece diviso per millesimi.

Comprenderai che chi ha solo un posto auto scoperto, romperà le scatole con probabilità infinitamente inferiore rispetto a chi ha appartamento, cantina, 2 box e 2 posti auto.
Si paga a millesimi perché è tutto ponderato in base all'uso che fai dell'amministratore: se hai poco, lo paghi poco, perché si presume che gli chiedi poco.
A mio avviso è giustissimo così.
 

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