Oswald

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Buongiorno,
Mio fratello, sposato ma senza figli, è recentemente deceduto. Non ha lasciato testamento, quindi se ho ben capito 2/3 dei suoi averi vanno alla moglie, e il restante 1/3 va metà a me metà a mio padre.
Mia cognata ha recentemente trovato in casa dei buoni fruttiferi postali a nominativo di mio padre e mio fratello. Purtroppo non ci sono buoni rapporti tra lei e mio padre, e non c'è molta chiarezza sulla situazione. Vorrei capire se:

- Questi buoni postali in possesso di mia cognata fanno parte o meno dell'eredità;
- In caso contrario, chi ha diritto a cosa riguardo a questi buoni postali. Considerando che sono in possesso di mia cognata e mio padre è apparentemente l'unico che può incassarli e tra i 2 c'è disaccordo su come dividere (più precisamente non vogliono dividere affatto). Ci sono azioni legali che uno dei 2 soggetti potrebbe intraprendere nei confronti dell'altro?
 
Intanto se sono postali c'e' la possibilita' di richiedere alle Poste Italiane, dietro presentazione del certificato di morte, se risultano loro dei depositi/buoni.
Quando questi avranno risposto con il numero e l'importo facciale occorrera' verificare se l'intestatario e' unico.
Se l'intestatario e' unico allora 2/3 alla moglie e 1/3 agli altri da dividere equamente.
Se gli intestatari sono 2, il 50% va all'intestatario "vivo" e l'altro 50% diviso come sopra 2/3 e 1/3.
Lo stesso va fatto sui conti bancari e quant'altro, comprese le assicurazioni per morte se non scritto diversamente.
Le stesse quote anche sulla casa di proprieta' con il diritto del coniuge all'uso dell'abitazione e dei mobili.
Luigi
 
Il caso:
-BFP intestati al de cuius e al Presidente della Cassa Depositi e Prestiti(?) certificati nel numero e nel valore dalla CDP stessa
-manleva della stessa dove si dichiara che, nonostante la doppia intestazione, nulla è dovuto alla stessa, essendo cifre accantonate dal de cuius quali spettanze del TFR.
-non dichiarati in successione, la morte risale al 2003, perché equiparati a Titoli di Stato
-eredi: la moglie e due figli maggiorenni come da dichiarazione di successione presentata sia alla Ag. delle Entrate, sia al Tribunale
-il tutto in assenza di testamento.
Domanda: visto quanto affermato da 1giggi1 perché il Direttore di Poste Italiane, in sede di liquidazione dei BFP, HA PRETESO di effettuare la ripartizione nella misura di 1/3 ciascuno agli eredi?
Chiedo lumi perché avendo assistito gli eredi nelle pratica di riscossione, a seconda dei vari Uff. Postali interpellati ho trovato "usanze" diverse.
 
1giggi1
Cioè dici 2/3 al coniuge e 1/6 ciascuno ai due figli? Ho capito bene?
No. Il 50 % va al Padre del de cuius in quanto cointestatario del conto o dei buoni fruttiferi.
L'altro 50 % va in successione al Coniuge ed al Padre per il 25 % ciascuno.
Ironia della sorte, sembra incredibile, ma la moglie si prende solo il 25 % mentre il Padre il 75 % ( 50% di sua spettanza + un 25 % di eredità).
Questa è la mia logica. Se mi "sbalio mi corriggerete"[DOUBLEPOST=1405594505,1405594268][/DOUBLEPOST]
1giggi1
Cioè dici 2/3 al coniuge e 1/6 ciascuno ai due figli? Ho capito bene?
Guarda che il "morto" non è il padre bensì uno dei figli che lascia come eredi sua moglie ed il Padre. L'altro figlio non ha nulla a che vedere, perché c'è la moglie.
 
credo ci sia un po' di confusione circa il tema proposto da Oswald e il mio inserimento, forse poco adeguato. Qulcuno può mettere ordine?
Grazie
 

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