Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Da un paio di mesi è arrivato ad arricchire la famiglia dei cani che abitano nel comprensorio dove è inserito il condominio dove abiro una simpaticissimo cucciolo che relegato sul balcone abbaia ad ogni piè sospinto: di giorno e di notte. Premesso che da dove abito non vedo dove questa bestia sia localizzata tuttavia posso sentirla benissimo: di giorno e di notte. Di giorno il suo è un abbaiare continuo: si ferma solo quando la stanchezza lo sopraffà. Quando si ristabilisce riprende ad abbaiare per circa 30-40 minuti poi si zittisce e poi riprende. Sembre che il cane o è lasciato solo sul balcone perchè i padroni sono a lavorare oppure i padroni sono in casa ma non lo voglio far entrare in casa. Di notte il cane, sempre sul balcone, abbaia appena sente qualcuno transitare con la macchina o con la motocicletta nella strada comune, ed anche quando sente chiudere i cancelli degli ingressi dei vari condomini. Questo, sopratutto il sabato e la domenica verso le 2:30-3:50 della mattina quando i nostri baldi giovani rincasano dopo essere stati a divertirsi.
Ho chiamato l'amministratore del mio condominio; questo mi ha detto in primis che non non rientra tra i suoi incarichi risolvere i problemi che investono la sfera privata di un solo condomino; secondo, ritiene anche improprio l' eventuale incarico di procedere contro il padrone del cane disturbatore che a maggioranza gli affiderebbe l'assemblea dei condomini; terzo, che tutte la cause intentate contro i padroni dei cani disturbatori si sono risolte a favore di quest'ultimi perchè i giudici si nascondono dietro la frase sibillina che per considerare molesto un rumore questo deve superare una certa soglia di intensità ma sopratutto deve essere dimostrato che risulti molesto ad un numero congruo di soggetti coinvolti dal rumore. Così in alcune cause promosse solo dal vicino di casa, che a mio avviso è quello maggiormente subisce questa molestia, sono state rigettate dal giudice.
Ma è giusto tutto ciò? Bisogna fare come quella persona che per vincere la causa contro il padrone di tre cani molestatori ha portato in tribunale un certificato psichiatrico dove si dichiarava che la persona in oggetto era effetto da un sindrome tipica delle persone che non riescono a dormire la notte per via del ripetuto abbaiare dei cani? Oppure bisogna cambiare casa?
 

celefini

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Proprietario Casa
Prova ad individuare i proprietari del cane, parla con loro dei problemi causati dal loro cane, se questo non dovesse sortire nessun effetto, segnala il caso ellENPA, l'ente per la protezione animali. Non mi pare giusto, lasciare una bestia sul balcone giorno e notte, con temperature che in questi ultimi periodi hanno sfiorato i 40°. In questo, potrebbe ravvisarsi l'abbandono di animali, sanzionato dalla legge.
 

prisco79

Membro Attivo
Io continuo a sostenere che l'amministratore serio si occupi, almeno per la prima parte, anche di questi problemi più condominiali che mai.
Polemiche a parte, di mio oltre al mio giustificato disturbo, mi preoccuperei del cane, affidato evidentemente a persone incivili e irresponsabili e seguirei il consiglio dato sopra, chiamando l'enpa.
 

celefini

Membro Attivo
Proprietario Casa
Giusto per una battuta, proponi ai proprietari del cane, di invertire le posizioni. Il cane in casa, comodamente adagiarto su di un divano, e loro sul balcone giorno e notte. Certamente dopo un pò " abbaierebbero " , pure loro, e griderebbero : CHE VITA DA CANI !!!!!
 
M

margheritabella

Ospite
Il maltrattamento di animali è punito severamente dalla legge. Se non basta l'ENPA, chiama i vigili, i carabinieri! Povero cane e povero anche te!:rabbia:
 

olsensylt

Membro Attivo
Proprietario Casa
Purtroppo sto vivendo una situazione abbastanza simile alla tua e aggiungo qualcosa a quello già scritto da altri: i Vigili Urbani mi hanno detto che loro possono solo contattare un Veterinario che però verifica solo se il cane ha da bere e da mangiare e che difficilmente toglie il cane ai padroni; i Carabinieri mi hanno suggerito di rivolgermi ad un avvocato anche se poi mentre stavo uscendo uno di loro mi ha sussurrato che purtroppo questi casi si risolvono solo come tutti noi conosciamo; l'avvocato mi ha consigliato di raccogliere firme di altri "disturbati" e possibilmente la maggioranza perchè i giudici visto che il cane non abbaia sotto la loro finestra tendono ad essere indulgenti.
 

Giovanni de Matteis

Nuovo Iscritto
Mi capita una situazione analoga, tre ragazze studentesse hanno tre cani. Le proprietarie la notte ..."****eggiano"... fino a tarda ora e i cani fanno un casino della madonna. Al mattino -visto che dopo le notti brave le padrone dormono fino a tardi- i cani escono sul pianerottolo e si liberano delle loro deiezioni, L'Amministratore, i VV.UU. i CC: la P.S., la Protezione Civile ecc. ecc...tutti allertati hanno demandato il caso a nessuno... i cani non si toccano, e le persone ?
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Caro De Matteis vedo che è confermato il detto "tutto il modo è paese"; ma sopratutto sono riuscito nell'intento di far emergere un fatto che è stato confermato dal tono di tutti quelli che sono intervenuti in questa discussione: prima il cane e poi l'uomo.
E questo ordinamento è in uso anche presso gli organi istituzionali dalla Magistratura ai Vigili Urbani, ai Vigili del fuoco, alla Polizia di Stato, ai Carabinieri, all' ex Ufficio di Igiene e così via.
Per quanto riguarda il caso che ho portato in discussione devo dire che io svolgo la mia attività professionale in una stanza del mio appartamento: scrivo relazione tecniche per conto di alcuni studi legali e per alcuni Consulenti del Tribunale in qualità di ausilio.
Sono arrivato al punto che per poter fare il mio lavoro me ne vado in biblioteca dove se non altro c'è un relativo silenzio per cui riesco a trovare la concentrazione per evitare di fare errori.
E tutto questo non è giusto.
In un altro caso di abbaio molesto e continuativo (caso di cane con ambizioni dominanti) che si è verificato nel mio condominio e che per fortuna è cessato per l'insorgere di tutti i condomini eccetto il padrone, avendo mandato un fax alla filiale dell' ENPA della mia città per lamentare una situazione analoga, sono stato contattato telefonicamente da un volontario il quale prima mi ha detto che non sarebbero usciti per verificare la situazione perchè i volontari sono pochissimi, poi mi ha "avvisato" di usare con cautela la parola abbandono perchè, essendo questo un reato penale, qualora non fosse stato confermato il reato sarebbe automaticamente scattata una denuncia per diffamazione nei miei confronti.
Capito? Vorrei tanto fondare ENPURM Ente NAzionale Protezione Uomini Rumori Molesti.
 

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