Antonio Azzaretto

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...dopo il gelato, prima del lavoro,

Abba Poemen chiese ad Abba Antonio:

"Cosa dovrei fare?"

L' anziano disse:

"Non avere fiducia nella tua rettitudine,
non preoccuparti di una cosa una volta
che l' hai fatta, controlla la tua lingua
e il tuo stomaco".
 

Antonio Azzaretto

Membro dello Staff
Era un uomo difficile.

Pensava ed agiva in modo diverso da tutti noi. Metteva in discussione ogni cosa.

Era un ribelle, un profeta, uno psicopatico, o un eroe?

"Chi può dire la differenza?", dicevamo.

"E che importa ad ogni modo?"

Così lo socializzammo.

Gli insegnammo ad essere sensibile all' opinione pubblica e ai sentimenti altrui.
Facemmo sì che si conformasse.

Ormai era piacevole vivere con lui.

Si era inserito.

Ciò che avevamo realmente fatto era stato insegnargli a vivere secondo le nostre aspettative.

Lo avevamo reso controllabile e docile.

Gli dicemmo che aveva appreso il self-control.

Ci congratulammo con lui per l' acquisita padronanza di sè.

Anche lui iniziò a congratularsi con se stesso.

Non si rendeva conto che eravamo stati noi a conquistare lui.


Un omone entrò nella stanza affollata e gridò.
"C' è quì un tizio di nome Luigi?"
Un omino si alzò e disse:
"Sono io Luigi".

L' omone quasi lo uccise.
Gli spezzò cinque costole,
gli ruppe il naso, gli fece gli occhi neri,
lo gettò a terra ridotto a uno straccio.
Poi uscì con passo pesante.

Dopo che se ne fu andato, vedemmo stupiti
che l' omino ridacchiava tra sè e sè:
"Gli ho fatto fare la figura dello stupido",
si diceva sottovoce.
"Io non sono Luigi! Ah, ah!".


Una società che addomestica i suoi ribelli ha trovato la pace.
Ma ha perso il suo futuro.
 

ralf

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Era un uomo difficile.

Pensava ed agiva in modo diverso da tutti noi. Metteva in discussione ogni cosa.

Era un ribelle, un profeta, uno psicopatico, o un eroe?

"Chi può dire la differenza?", dicevamo.

"E che importa ad ogni modo?"

Così lo socializzammo.

Gli insegnammo ad essere sensibile all' opinione pubblica e ai sentimenti altrui.
Facemmo sì che si conformasse.

Ormai era piacevole vivere con lui.

Si era inserito.

Ciò che avevamo realmente fatto era stato insegnargli a vivere secondo le nostre aspettative.

Lo avevamo reso controllabile e docile.

Gli dicemmo che aveva appreso il self-control.

Ci congratulammo con lui per l' acquisita padronanza di sè.

Anche lui iniziò a congratularsi con se stesso.

Non si rendeva conto che eravamo stati noi a conquistare lui.


Aveva i capelli incatramati?
 

Antonio Azzaretto

Membro dello Staff
Raj Patel scrive,

Non è cercando individualmente la felicità che riusciremo a trovarla; essa potrà scaturire soltanto dalla libertà di vivere insieme e di partecipare a quella politica democratica che ci aiuterà a dare il giusto valore al nostro futuro comune.
 

Adriano Giacomelli

Membro dello Staff
Proprietario Casa
Viaggiare:

- il mondo è un libro e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina. Sant'Agostino

- Le persone non fanno viaggi, sono i viaggi che fanno le persone. John Steinbeck

- Il senso della ricerca sta nel camminare e non nella meta, il fine del viaggiare è il viaggio stesso e non l'arrivare. Tiziano Terenzani
 

Antonio Azzaretto

Membro dello Staff
Una ditta di mobili, inviò questo messaggio ad uno dei suoi clienti:

"Caro Sig. Rossi, che cosa penserebbero i suoi vicini se vi mandassimo un camion a riprendere i mobili che non avete ancora pagato?".

Questa fu la risposta......

"Spettabile azienda, ho esaminato la faccenda con i miei vicini per scoprire che cosa pensassero.

Sono tutti d' accordo nel dichiarare che sarebbe un tiro meschino, degno di una ditta da quattro soldi!".
 

Antonio Azzaretto

Membro dello Staff
Disse Abba Antonio:

"Verrà il tempo in cui la gente diventerà folle,
e quando vedranno qualcuno che non lo è,
lo insulteranno dicendo:

Sei pazzo perchè non sei come noi!".
 

Antonio Azzaretto

Membro dello Staff
La mia capanna è su una vetta solitaria
il mio corpo galleggia tra le nuvole
al villaggio del fiume, la sera,
il vento e la luna
con calma, con il mio bastone solitario
io busso alla tua porta
per gli affari del mondo
il mio cuore non ha piacere
vicino al letto il fumo denso del tè
lasciando scorrere
la lunga notte d' autunno,
davanti alla finestra a sud
noi tagliamo la candela
 

Antonio Azzaretto

Membro dello Staff
Ci sono momenti della vita in cui non si può fare a meno di partire.

Si vorrebbe a tutti i costi restare a vivere le piccole cose di ogni giorno, ma l' amore ti chiama, la vita ti cambia i pensieri, il mondo ti cade addosso, e ci si sveglia.

Con dolore si raccolgono le poche cose che servono per esistere, e si riparte!

Soltanto dopo ci si accorge che il cambiamento era l' unica cosa possibile.

Si è contenti di vivere il cambiamento dopo che siamo migliorati.

Nuovi equilibri ci sostengono e ci rendono le cose più semplici.

Ma la vita è fatta di equilibri precari.

Momenti si affollano e si rincorrono ad altri attimi, e noi siamo sballottati tra emozioni contrastanti, fino a che non impariamo a "navigare" attraverso il continuo cambiamento.

La musica in questo è grande maestra, perchè ci costringe a seguire il tempo e la melodia.

Il tempo trascorre inesorabile, mentre la melodia ci fa vivere emozioni sempre diverse.

Sappiamo che la vita un giorno finirà, ma non ne siamo consapevoli fino a che abbiamo attimi da vivere.

Siamo naviganti che abbiamo paura di prendere il largo, perchè il mare ci spaventa.

Tuttavia vivere si deve, anche quando non ne troviamo il significato.

La vita è un soffio di gioia e di dolore...
...è un insieme di attimi,
....è il grande cuore del mondo!


 

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