Ho letto bene il contratto.Data rogito 2020 luglio.Indicato che parte acquirente avrebbe fatto atto definitivo di compravendita solo dopo che vi fosse stata cessione della vecchia abiitazione.Ora come detto la abitazione attuale non è stata venduta.Quindi rimane sempre fermo il fatto che non si è venduti la vecchia casa,il termine trascorso parte acquirente ha diritto ad avere la propria caparra...
 
Avevi scritto diversamente:
il compromesso contemplava una clausola che l'acquisto era subordinato alla vendita di un altro immobile
Che lasciava intendere “solo se”.
Comunque è passato tanto tempo dalla data prevista per il rogito, tant’è vero che il venditore si sta organizzando diversamente.
Sconcerta che entrambi abbiano lasciato trascorrere tutto questo tempo senza rivedere i propri accordi.
Evidentemente sono campioni mondiali del fai da te approssimativo.
 
Sai cosa pensavano di vendere abitazione in breve termine.cosa che non è avvenuta...mi sa che come dicevo conviene smuovere carte scrivendo acquirente e richiedere indietro la caparra
 
non vorrei possa però utilizzare il venditore la comunicazione a suo piacimento ...facendo passare acquirente per inadempiente ma non credo stando sul generico non vedo i presupposti
 
Ho letto un po' di giurisprudenza in merito.in conclusione direi che soluzione ottimale è che acquirente scriva al venditore.la caparra deve essere restituita in quanto condizione sospensiva ossia vendita casa non avvenuta nonostante lasso di tempo trascorso....cosa vi pare? grazie
 

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