Anaeli

Membro Ordinario
Proprietario Casa
In situazione analoga di vendita mi sono sentita dire che il CdA (praticamente inesistente) deve richiederlo l'amministratore(che chiaramente non fa nulla per agevolarmi in tal senso). Agenzie, architetti, notai giudicano non essenziale tale certificato, anche perchè si riferisce a tutto il condominio e non all'appartamento (il condominio è del 1940!)
 

bolognaprogramme

Membro Assiduo
Professionista
a mio modestissomo parere se in Italia le compravendite immobiliari fossero realmente condizionate dall'agibilità degli immobili da vendere non si venderebbepiù nulla:p


Condivido, anche se con le nuove normative diventerà difficile capire cosa fare....

I nostri governanti legiferano apparentemente senza sapere qual'è la situazione attuale e reale degli Uffici Tecnici dei Comuni e del NON aggiornamento del Catasto....:disappunto: per cui prevedo tempi duri....:shock:

Silvana
 

totonno67

Membro Attivo
Io mi trovo in questo situazione:
Nel fabbricato di cui sto' vendendo il mio appartamento, al comune (roma) risulta il certificato di agibilita solo per i piani 4° e 5° che sono stati costuiti nel 1952, mentre per i piano sottostanti non risulta nulla. Il fabbricato e' stato realizzato fine anni 30 inizio anni 40 ed il condominio e' costituito da dei palazzine. Faccio presente che nel 2005 nel condominio abbiamo fatto il "Fascicolo del Fabbricato" dove il tecnico ha indicato come agibilita' quella rilasciata alla sopraelevazione del 1952. Come dicevo sto' vendendo casa, e l'aqcuirente mi ha chiesto il certificato di agibilita' che non so' come fare, qualcuno puo' aiutarmi a capire cosa posso fare? Grazie
 

bolognaprogramme

Membro Assiduo
Professionista
Perchè non fai un'interrogazione al Ministero del Tesoro, dell'Economia, ecc.ecc. e gli spieghi la tua situazione ?

Così forse potrebbero capire in che paese siamo !!!!

Scusa, non volevo esacerbarti ancora di più, aspettiamo pareri dei tecnici, ma queste sono proprio le cose a cui mi riferivo nel post più in alto...

Silvana
 

giova99

Nuovo Iscritto
certificato abitabilità smarrito

Salve a tutti, vorrei sottoporvi la mia situazione: mia moglie ha ereditato un immobile del 1970, abbiamo firmato il preliminare di vendita dichiarando che l' immobile stesso e' urbanisticamente in regola, ma che gli impianti non sono a norma. In realtà abbiamo riscontrato delle discrepanze a livello di pareti interne e finestre, rispetto al progetto iniziale. Abbiamo quindi deciso di avviare una pratica di sanatoria. Ed è durante questa fase che ci siamo accorti di non essere in possesso del certificato di abitabilità. Quello che è peggio è che anche in comune non si trova nulla, pur essendo la casa regolarmente accatastata, ed avendo a suo tempo usufruito di un contributo regionale, da cui si evince che a suo tempo tutte le pratiche si siano svolte regolarmente. Ora vi chiedo: è possibile redigere da zero un certificato di abitabilità/agibilità, tenendo conto che l' immobile ha più di 40 anni ? E nel frattempo la pratica di sanatoria può procedere comunque?
Ringrazio anticipatamente per le eventuali risposte.
 

giova99

Nuovo Iscritto
quando avrai completato la pratica in sanatoria e quindi ottenuto il permesso, devi fare la richiesta di agibilità/abitabilità

Per permesso intendi che la pratica di sanatoria è andata a buon fine?
La concessione dell' agibilità/abitabilità terrà conto dell' età (40 anni) dello stabile? Non mi verranno mica richiesti calcoli statici/progetti/collaudi e affini come per un immobile nuovo, o certificati di conformità degli impianti? Tutti documenti di cui NON sono in possesso.
Scusate i miei dubbi, ma sono completamente a digiuno in materia di norme riguardanti l' edilizia.
 

geomtupputi

Membro Attivo
Professionista
La concessione dell' agibilità/abitabilità terrà conto dell' età (40 anni) dello stabile? Non mi verranno mica richiesti calcoli statici/progetti/collaudi e affini come per un immobile nuovo, o certificati di conformità degli impianti? Tutti documenti di cui NON sono in possesso.

Hai detto bene! Dovrai produrla oggi.
 

giova99

Nuovo Iscritto
Quindi come fosse uno stabile nuovo. Considerando che nel preliminare si menziona che gli impianti non sono a norma, adesso dovrò metterli a norma a mie spese? Andrei a sforare sicuramente i tempi previsti per il rogito. E per i calcoli statici? Si possono redigere anche adesso? E se per facilitare il tutto riuscissi a convincere il compratore all' acquisto anche senza l' agibilità (a fronte di uno sconto sul prezzo)? Visto che lui aveva già messo in preventivo il rifacimento completo degli impianti elettrico, idraulico e di riscaldamento, ed anche farà dei lavori tipo cambiare la disposizione delle pareti ed il tetto, e poi l' abitabilità la richiederà lui?
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Discussioni simili a questa...

Le Ultime Discussioni

Alto