Salve,
mi sono presentata un po' di tempo fa per una controversia con i parenti che cercavano di boicottare la mia eventuale cessione di quota di proprietà a terzi, di un immobile, indiviso, acquisito per via ereditaria da più soggetti.
Il boicottaggio è, ahimé, riuscito! Infatti, due comproprietari, per scongiurare l'intromissione estranea mi offrono, loro, l' intenzione di comprare la mia quota, facendomi, da parte mia in buona fede, lasciare la trattativa con il soggetto terzo e concentrarmi a definire la cessione ai parenti, che svalutano l'immobile di ca. 100.000 rispetto al corrispettivo che l'agenzia immobiliare, contattata quasi 3 anni fa, attribuiva allo stesso. Chiedo una spiegazione a qs valore, se non per un'operazione speculativa a mio danno. Nonostante la mia perplessità sul da farsi, chiedo un paio di mesi per valutare meglio.
Sono passati 4 mesi, e nel richiedere una nuova discussione che dia spazio ad una minima trattativa, mi sento rispondere che non hanno più intenzione di comprare, e che, invalideranno al contempo, la presa in carico da parte della mia agenzia immobiliare, in quanto chiederanno tassativamente un valore di 450.000 euro, contro i 340.000 euro della loro proposta di acquisizione.
Ci sono cascata! Purtroppo ho perso il contatto con il terzo a cui proposi l'acquisto.
Ora però ho deciso di "divorziare" giudizialmente da qs parentela.
Domande: 1) la legge mi offre solo la vendita giudiziale che corrisponde però a "miseria per tutti"?
2) posso chiedere e ottenere, preliminarmente, il frazionamento di proprietà, incaricando un
tecnico da parte mia, prima d'iniziare la procedure giudiziale?
3) essendo, l'immobile strutturalmente vetusto, prestigioso ma da rinforzare con interventi
importanti, posso chiedere di essere sollevata dalla responsabilità solidale per eventuali
danni procurati ad altri? (il proprietario dell'abitazione adiacente parcheggia la sua Bentley
sotto casa, e la caduta di un componente del tetto che rivela già infiltrazioni nelle pareti
o di un frammento dei cornicioni precari produrrebbero danni immaginabili)
4) se non avessi altra vie di fuga, quale la vendita giudiziale, potrei incorrere anche nella
truffa di un prestanome all'asta, parente o comunque in accordo con i parenti? Al danno si aggiungerebbe la beffa.
Consapevole della vs. preparazione e competenza a qs tematiche mi rivolgo al forum, senza la pretesa di attenzione che eventualmente mi vogliate dedicare.
Anticipatamente vi ringrazio qualora vogliate rispondermi. Fulvia
mi sono presentata un po' di tempo fa per una controversia con i parenti che cercavano di boicottare la mia eventuale cessione di quota di proprietà a terzi, di un immobile, indiviso, acquisito per via ereditaria da più soggetti.
Il boicottaggio è, ahimé, riuscito! Infatti, due comproprietari, per scongiurare l'intromissione estranea mi offrono, loro, l' intenzione di comprare la mia quota, facendomi, da parte mia in buona fede, lasciare la trattativa con il soggetto terzo e concentrarmi a definire la cessione ai parenti, che svalutano l'immobile di ca. 100.000 rispetto al corrispettivo che l'agenzia immobiliare, contattata quasi 3 anni fa, attribuiva allo stesso. Chiedo una spiegazione a qs valore, se non per un'operazione speculativa a mio danno. Nonostante la mia perplessità sul da farsi, chiedo un paio di mesi per valutare meglio.
Sono passati 4 mesi, e nel richiedere una nuova discussione che dia spazio ad una minima trattativa, mi sento rispondere che non hanno più intenzione di comprare, e che, invalideranno al contempo, la presa in carico da parte della mia agenzia immobiliare, in quanto chiederanno tassativamente un valore di 450.000 euro, contro i 340.000 euro della loro proposta di acquisizione.
Ci sono cascata! Purtroppo ho perso il contatto con il terzo a cui proposi l'acquisto.
Ora però ho deciso di "divorziare" giudizialmente da qs parentela.
Domande: 1) la legge mi offre solo la vendita giudiziale che corrisponde però a "miseria per tutti"?
2) posso chiedere e ottenere, preliminarmente, il frazionamento di proprietà, incaricando un
tecnico da parte mia, prima d'iniziare la procedure giudiziale?
3) essendo, l'immobile strutturalmente vetusto, prestigioso ma da rinforzare con interventi
importanti, posso chiedere di essere sollevata dalla responsabilità solidale per eventuali
danni procurati ad altri? (il proprietario dell'abitazione adiacente parcheggia la sua Bentley
sotto casa, e la caduta di un componente del tetto che rivela già infiltrazioni nelle pareti
o di un frammento dei cornicioni precari produrrebbero danni immaginabili)
4) se non avessi altra vie di fuga, quale la vendita giudiziale, potrei incorrere anche nella
truffa di un prestanome all'asta, parente o comunque in accordo con i parenti? Al danno si aggiungerebbe la beffa.
Consapevole della vs. preparazione e competenza a qs tematiche mi rivolgo al forum, senza la pretesa di attenzione che eventualmente mi vogliate dedicare.
Anticipatamente vi ringrazio qualora vogliate rispondermi. Fulvia