donifede

Nuovo Iscritto
Sono nuova del forum, innanzitutto un saluto a chiunque leggerà il mio post. Ho letto numerosi argomenti ma la situazione in cui mi trovo non si rispecchia in nessuno di essi, dunque vi pongo la seguente questione: asse ereditario composto da 6 parti, ciascuna delle quali accetta 1/6 della proprietà di un terratetto facente parte di fabbricato composto da tre terratetti indipendenti con resede a comune; premettendo che negli altri due terratetti abitano 2 tra i 6 menzionati eredi, che tra i 6 non c'è accordo per vendere-affittare-acquistare il terratetto oggetto della divisione, e che questo tuttavia (ALL'INSAPUTA di alcuni tra gli eredi che abitano in altra località) venga utilizzato come "ripostiglio-magazzino"/dependance dei restanti due terratetti, esiste una norma, un regolamento, un articolo del CC che dia delle indicazioni sul da farsi? Per meglio dire: pur non avendo il consenso di tutti e 6 gli eredi, i 2 che vivono in adiacenza al terratetto lo utilizzano senza il "permesso" unanime e pure "di nascosto", approfittandosi della situazione di vicinanza e di accordi verbali che comunque non coinvolgono le sei parti contemporaneamente...sulla base di cosa (se non del buon senso, ma ahimè, una buona dose ne è già stata spesa inutilmente) è possibile far rimuovere quanto piazzato in tali vani? E poi, è vero che non è necessario il consenso unanime per l'uso e/o per qualunque decisione relativa al terratetto? Sul lungo periodo, quali potrebbero essere le conseguenze di questo loro atteggiamento? Da ignorante in materia, credo (e sinceramente spero) che le 6 parti abbiano gli stessi diritti/doveri su quanto ereditato, ma tutelarsi a distanza quando vieni tenuta all'oscuro della situazione è praticamente impossibile. In parole povere, se io mi opponessi all'uso fatto da questi 2 eredi, avrebbe valore "legale"? E in tal caso, come dovrei agire? Grazie infinite a chiunque vorrà rispondere. DF
 

Adriano Giacomelli

Membro dello Staff
Proprietario Casa
Buongiorno, scusa ma non ho capito la situazione esatta. Siete in Sei e ci sono sei unità abitative? Intal caso sembrerebbe facile promuovere una assegnazione dell'asse ereditario. Come si fa? Si incarica un professionista capace che stilerà una stima di tutte e sei le unità e la farà approvare da tutti, approvando anche i seguenti modi di assegnazione: approvata da tutti si passerà all'assegnazione in primis ascoltando i desiderata di tutti e assegnando con conguagli in denaro. Se non si dovesse raggiungere la assegnazione secondo desiderio si passerà a sorteggio con conguaglio in denaro e successiva possibilità che poi avvengano permute tra gli eredi. NOTA BENE: A mio parere, per il momento, nessuno potrebbe aver titolo di disporre alcunchè se non in possesso di regolari contratti di locazione, comodati, o consenso unanime degli eredi o del di cui.
Adriano Giacomelli
 

ralf

Nuovo Iscritto
Buongiorno Adriano, complimenti e grazie dagli utenti di Propit :applauso: :applauso: Potrei dire anche ti quoto :D :D ma non capisco bene come si faccia :confuso: Lo chiederò al Guardiano :rabbia:
 

Adriano Giacomelli

Membro dello Staff
Proprietario Casa
Grazie Ralf, ma anche io non ho alba di come si faccia a quotare o a fare valutazioni di alcun genere. Mi è anche oscuro a cosa portino poi eventualmente tali quotazioni, fermo restando che mi sono molto gradite per la mera soddisfazione di essere apprezzato. Ma naturalmente mi piacerebbe saper apprezzare a mia volta.
Buonagiornata.
Adriano Giacomelli
 

Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
A mio parere

Rilevo il dato di fondo: tra i 6 c'è un accordo unanime ( vendere- affitare, acquistare? ) su molti aspetti utili a disciplinare l'uso della cosa e alla determinazione di " piedi" autonomi ed eventuali compensazioni in denaro ( a conguaglio)

Come se ne esce?
1.Se c'è consenso : con una accordo assistito da un tecnico che nel piano divisionale proposto e condiviso disciplini autonom i " piedi" e l'uso degli spazi comuni
2.Se il disaccordo è su questioni "residuali" sempre assistiti dal tecnico si potrebbe proporre una conciliazione da esperire persso la Camera di Commercio ( le conciliazioni stanno prendendo sempre piu' piede e tra 18 mesi in casi del genere diveranno obbligatorie, prima di andare in causa)
3.Invocare un arbitrato pilotato presso la Camera di commercio ( piu' veloce ed economico rispetto agli
arbitrati "non pilotati ") che funzionerà come sotto
4. Demandando la questione al Tribunale adito che potrà nominare un CTU allo scopo preposto per la formazione di equi "piedi" e la loro assegnazione tramite sorteggio e conguaglio
(Credo fra l'altro in questo ultimo caso, che la ordinanza del tribunale trascritta abbia lo stesso valore di una divisione fatta davanti al Notaio;)
 

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