Dimaraz

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Proprietario Casa
Non proprio; se non arriva il diniego, il mutuo si ritiene approvato
Ho delle "difficoltà professionali" a considerare un Mutuo "approvato" solo perchè non è arrivato un diniego.

Un finanziamento viene concesso solo quando viene "approvato" da chi di competenza e non vale il "silenzio assenso".

Non mi risulta nemmeno obbligo di comunicazione scritta del diniego tanto che puoi presentare richiesta a più Istituti contemporaneamente senza che poi ciò implichi l'obbligo a perfezionare.
 

Pittore91

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Ho delle "difficoltà professionali" a considerare un Mutuo "approvato" solo perchè non è arrivato un diniego.

Un finanziamento viene concesso solo quando viene "approvato" da chi di competenza e non vale il "silenzio assenso".

Non mi risulta nemmeno obbligo di comunicazione scritta del diniego tanto che puoi presentare richiesta a più Istituti contemporaneamente senza che poi ciò implichi l'obbligo a perfezionare.

È scritto nel compromesso sia del diniego sia del "silenzio assenso"(altrimenti non avrebbe senso fare compromessi con clausole specifiche e staremo lì mesi interi ad aspettare persone che bloccano vendite e immobili)
Un contratto firmato sono obblighi che si assumono verso terze persone altrimenti non avrebbe senso farlo e si assumono delle responsabilità.sia da una parte che dall altra
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Ho delle "difficoltà professionali" a considerare un Mutuo "approvato" solo perchè non è arrivato un diniego.
Hai ragione, concordo.
Nemmeno io lo considero approvato, ma tant'è, da contratto.
La condizione sospensiva, scritta male come spesso capita, impone di comunicare il diniego, e senza diniego si stabilisce che il contratto prende efficacia.
Perché un promissario acquirente firmi qualcosa di piuttosto impossibile, a suo svantaggio, non lo capisco, ma succede .

In realtà molti agenti inseriscono la condizione sospensiva in questi termini, per essere certi che non sia il proponente ad aver cambiato idea, ma realmente la banca a non dare il mutuo.
Io non ho mai inserito condizioni sospensive, quando ero agente, ma è uno degli argomenti più dibattuti, nel forum "gemello".
Trovare condizioni scritte davvero bene è raro...
 

Seth

Membro Attivo
Proprietario Casa
Qui concordo, e anche il promissario acquirente sarà in difficoltà, perché il diniego non è facile da avere.
Ma se non arriva, e il mutuo in realtà non è stato approvato, l'agente avrebbe diritto alle provvigioni da entrambe le parti.
Insomma, l'agente non ha spiegato nulla, pro domo sua, e le parti hanno firmato senza comprendere le implicazioni.
BAH ...

Quindi come andrebbe formulata più correttamente la condizione sospensiva?
O conviene evitare del tutto?
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Quindi come andrebbe formulata più correttamente la condizione sospensiva?
O conviene evitare del tutto?
Io ho sempre evitato, ma, nel caso, ogni situazione fa storia a se, e non esiste la “condizione perfetta”.
I contratti servono quando le cose prendono una brutta piega: se andasse tutto bene sempre, basterebbe una stretta di mano...
Quindi ogni parola ed ogni virgola deve essere predisposta attentamente, per gestire al meglio il caso concreto.
Certo non basta scrivere “la proposta è vincolata al mutuo”, come spesso capita di leggere.
 

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