Gianco

Membro Storico
Professionista
Se non vuole né vendere 2/3 né acquistare 1/3, io le metterei uno sconosciuto in casa affittando il posto letto e andando a vivere altrove.
Non credo che otterrebbe qualche risultato positivo, anzi.... la esaspererebbe e provocherebbe la rottura rovinandole la vecchiaia nella quale avrebbe bisogno di serenità e di più comprensione.
Questo è un consiglio, (ma non so se personalmente lo seguirei).
 
U

User_29045

Ospite
Non credo che otterrebbe qualche risultato positivo, anzi.... la esaspererebbe e provocherebbe la rottura rovinandole la vecchiaia nella quale avrebbe bisogno di serenità e di più comprensione.
Questo è un consiglio, (ma non so se personalmente lo seguirei).

Sicuramente la esaspererebbe. Ma una madre non si comporterebbe mai come si sta comportando questa qui. Mia madre ha già intestato tutto a me e mio fratello ripartendo gli immobili, lei al momento non è intestataria di nulla, al suo decesso risulterà che ha solo un'auto intestata, e dovremo andare al CAF a chiuderle la pensione e la reversibilità. Lei ha fatto così solo per evitare discussioni alla sua dipartita.
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Ma una madre non si comporterebbe mai come si sta comportando questa qui.
Da quando una persona e tenuta a cedere i suoi beni all’unico figlio, se non lo
desidera ?
Quando leggo certe cose, penso che a volte sono i figli ad avere pretese irrealistiche.
La mamma è comproprietaria, e vuole mantenere la situazione così.
Se non sta bene, si può sempre chiedere la divisione della comunione.
Altrimenti si aspetta.
 
U

User_29045

Ospite
Da quando una persona e tenuta a cedere i suoi beni all’unico figlio, se non lo
desidera ?
Quando leggo certe cose, penso che a volte sono i figli ad avere pretese irrealistiche.
La mamma è comproprietaria, e vuole mantenere la situazione così.
Se non sta bene, si può sempre chiedere la divisione della comunione.
Altrimenti si aspetta.

Questa è una situazione molto particolare. Il figlio non le sta chiedendo di regalarle la casa per intero. Le vuole proporre di cedere la sua quota, oppure accollarsi l'intero (questa seconda soluzione l'ho proposta io), così lui è libero di scegliersi una prima casa con tutte le agevolazioni per prima casa (mutuo agevolato, recupero IRPEF interessi passivi sul mutuo, tassazione più bassa in fase di rogito notarile, ...).
La madre si è arroccata su una posizione per puro dispetto, per questo dico che uno a questo punto dovrebbe proporle di diventare proprietaria dell'intero: se rifiuta anche così, vuol dire che sta agendo solo per ripicca. Se rifiuta di espandere la propria quota di proprietà, non c'è giustificazione, specialmente se lei per l'operazione notarile non viene a spendere nulla.
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
così lui è libero di scegliersi una prima casa con tutte le agevolazioni per prima casa (mutuo agevolato, recupero IRPEF interessi passivi sul mutuo, tassazione più bassa in fase di rogito notarile, ...).
Lui è libero di comprare una prima casa in qualsiasi momento, perché non è escluso il godimento dell’agevolazione per aver fruito dell’agevolazione in un precedente acquisto per successione (o donazione), come pare in questo caso.
La madre si è arroccata su una posizione per puro dispetto
Che ne sai ?
 
U

User_29045

Ospite

L'ha scritto il postante: "Un genitore può diventare egoista eccome, quando arriva a ricattarti per il semplice fatto che non accetta la persona che hai accanto". La madre non apprezza la persona con cui il postante si accompagna. E di conseguenza fa i dispettucci.
 
U

User_29045

Ospite
Lui è libero di comprare una prima casa in qualsiasi momento, perché non è escluso il godimento dell’agevolazione per aver fruito dell’agevolazione in un precedente acquisto per successione (o donazione), come pare in questo caso.

Questa faccenda è da chiarire. Se uno ha una frazione di appartamento acquistata con le agevolazioni prima casa, non credo proprio che possa acquistare un ulteriore appartamento con le agevolazioni prima casa. A meno che non dichiari di vendere la quota di prima casa entro 1 anno dal rogito. Ma non è scontato, né tantomeno semplice, nella fattispecie, liberarsi di 1/3 che non vuole nessuno.
 
U

User_29045

Ospite
Qui:

Il prepossesso di quote/3 | Studio Notarile Angelo Busani Milano

spiega le possibilità di fruire dell'agevolazione prima casa in caso di prepossesso di quota appartamento come prima casa.

Il prepossesso di una quota acquistata con agevolazioni. L’altro requisito patrimoniale richiesto dalla legge sulla “prima casa” per ottenere lo sconto fiscale è che l'acquirente non sia titolare, neppure per quote (anche in regime di comunione legale) su tutto il territorio nazionale dei diritti di proprietà, usufrutto, uso, abitazione e nuda proprietà su altra casa di abitazione acquistata dallo stesso soggetto o dal coniuge avvalendosi delle agevolazioni “prima casa”.

Quindi, se la titolarità di una quota di comproprietà di regola non impedisce un nuovo acquisto agevolato, vi è invece un impedimento all’ottenimento delle agevolazioni in parola qualora l’acquisto della quota sia avvenuto sfruttando i benefici “prima casa”.

E così se i fratelli Tizio e Caia sono titolari al 50 per cento di una abitazione in un dato Comune e se Tizio intende comperare una nuova abitazione tutta per sé, quel 50 per cento preposseduto gli impedisce di ottenere l’agevolazione in sede di nuovo acquisto se il precedente acquisto abbia goduto dell’agevolazione; il pagamento dell’imposta “piena” può essere quindi evitato solo se egli alieni quel 50 per cento anteriormente al nuovo rogito.
 

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