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Buongiorno,

ho stipulato un contratto con una agenzia per una vendita di una casa di mia propietà.
La casa in questione ha 2 bagni per i quali è stata presentata domanda di sanatoria nel 1986. Nel 2000 il comune mi ha inviato i bollettini da pagare per il condono e mi ha richiesto di fornire altra documentazione che ho prontamente reso disponibile.
Da allora non ho ricevuto più alcuna notizia dal Comune, nonostante al catasto risulti tutto in regola, i bagni sono presenti nella planimetria.

L'agenzia al quale ho dato mandato a vendere mi ha detto che non dovrebbero esserci problemi.

Che tipo di problemi potrei avere? potrei incorrere in penali con l'agenzia o con il futuro acquirente in caso di impossibilità a vendere?
 
Oltre alla regolarità catastale, occorre la regolarità urbanistica. In pratica lo stato di fatto dell'immobile (così come è adesso) deve corrispondere con quanto "licenziato" dal comune (licenzia edilizia, dia, concessioni in sanatoria).
A mio parere, fino a che non hai ottenuto la "concessione in sanatoria" (non è sufficiente avre presentato la domanda) non puoi garantire la regolarità urbanistica dell'immobile.
Ti consiglio di andare in comune e sentire a che punto è la pratica (meglio se affiancato dal tecnico che ha presentato la domanda in sanatoria).
A seconda degli abusi potresti anche stipulare un preliminare condizionato alla concessione in sanatoria, ma prima è bene sapere come è realmente la situazione.
Sottoscrivere un preliminare garantendo la conformità urbanistica senza essere sicuri ti mette a rischio di essere inadempiente e quindi di dover raddoppiare la caparra ricevuta ed il risarcimento del danno.
Ribadisco che la sola regolarità catastale NON è sufficiente.
 
Ottimo consiglio di Jrogin, si potrebbe anche richiedere il comune il certivicado di sanatoria con relativa usabilità e vedere cosa rispondono...
Saluti
Andra
 
Dici che la domanda di sanatoria è stata presentata nel 1986. Se ne deduce che la stessa è stata inoltrata dalla Legge 47/1985 (il condono edilizio).
Se così fosse, puoi vendere anche senza il ritiro della Concessione in Sanatoria appunto, presentando al notaio le ricevute di versamento della oblazione e degli oneri concessori (così come calcolati dal Tuo tecnico) a saldo cioè per l'intera somma. Nel rogito il notaio metterà la clausola che qualsiasi onere e/o cura per il ritiro è a Tuo carico.
Se invece la sanatoria non è relativa al condono (ma nel 1986 che io mi ricordi non esisteva neppure tale formula), allora devi assolutamente prima ritirarla perchè in tal caso, l'acquirente ed il notaio non sanno se è accoglibile e quanto vi è da pagare.
Chiedi lumi al Tuo tecnico quindi e auguri.
Geom. Massaro Collegio Pistoia
 

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