Ciao Buongiorno,
ringrazio in anticipo chi potrà sincerarmi su alcuni aspetti che penso di avere abbastanza approfondito grazie anche ai vostri post salvo alcune sfumature su cui, sono certo, potrete darmi chiara risposta .
Questa la situazione:
Mia moglie ha venduto la sua casa di famiglia in cui ha avuto da sempre residenza come abitazione principale. In quella stessa casa appena venduta anche mia figlia ha la residenza.
Entrambe hanno solo il domicilio nella mia di casa di cui sono io unico proprietario e residente.
La vendita è avventa da poco (Febbraio) e, causa covid, ancora mia moglie e mia figlia (maggiorenne) non hanno avuto modo di spostare la residenza da me; lo faranno a breve.
Intanto, per reinvestire, abbiamo comprato (compromesso) una SECONDA CASA che sarà intestata, al rogito, o solo a mia moglie o cointestata a lei e mia figlia dobbiamo ancora decidere ma io non sarò tra i proprietari. E' una casa vacanza fuori dal nostro comune pertanto non potremo comprarla come prima casa.
Dovremo fare diversi lavori (soprassediamo per il momento se ecobonus o semplice ristrutturazione) per cui la capienza fiscale di mia moglie sarà sufficiente solo in parte. Mia figlia studia quindi non ha redditi.
Da qui le domande:
1 - Potremo detrarci parte delle spese in maniera divisa così da sfruttare le tasse di entrambi per avere capienza adeguata? Qualche fattura o acconti verrebbe intestato a lei e qualcuno a me come coniuge. Il conto corrente è cointestato pertanto i pagamenti partirebbero dallo stesso cc.
2 - Cambia qualcosa se l'intestatario è anche mia figlia?
3 - Quando la norma parla di coniuge convivente che può sostenere le spese, è coretto pensare che sia convivente anche in una residenza diversa da quella per cui si sostengo i costi di ristrutturazione (che appunto sarebbe seconda casa)
4 - E' necessario che si sia nello stesso nucleo familiare prima del rogito della seconda casa o basta che lo si sia al momento dei lavori? (ricordo che adesso abbiamo ancora residenze diverse da unificare).
Grazie mille.
ringrazio in anticipo chi potrà sincerarmi su alcuni aspetti che penso di avere abbastanza approfondito grazie anche ai vostri post salvo alcune sfumature su cui, sono certo, potrete darmi chiara risposta .
Questa la situazione:
Mia moglie ha venduto la sua casa di famiglia in cui ha avuto da sempre residenza come abitazione principale. In quella stessa casa appena venduta anche mia figlia ha la residenza.
Entrambe hanno solo il domicilio nella mia di casa di cui sono io unico proprietario e residente.
La vendita è avventa da poco (Febbraio) e, causa covid, ancora mia moglie e mia figlia (maggiorenne) non hanno avuto modo di spostare la residenza da me; lo faranno a breve.
Intanto, per reinvestire, abbiamo comprato (compromesso) una SECONDA CASA che sarà intestata, al rogito, o solo a mia moglie o cointestata a lei e mia figlia dobbiamo ancora decidere ma io non sarò tra i proprietari. E' una casa vacanza fuori dal nostro comune pertanto non potremo comprarla come prima casa.
Dovremo fare diversi lavori (soprassediamo per il momento se ecobonus o semplice ristrutturazione) per cui la capienza fiscale di mia moglie sarà sufficiente solo in parte. Mia figlia studia quindi non ha redditi.
Da qui le domande:
1 - Potremo detrarci parte delle spese in maniera divisa così da sfruttare le tasse di entrambi per avere capienza adeguata? Qualche fattura o acconti verrebbe intestato a lei e qualcuno a me come coniuge. Il conto corrente è cointestato pertanto i pagamenti partirebbero dallo stesso cc.
2 - Cambia qualcosa se l'intestatario è anche mia figlia?
3 - Quando la norma parla di coniuge convivente che può sostenere le spese, è coretto pensare che sia convivente anche in una residenza diversa da quella per cui si sostengo i costi di ristrutturazione (che appunto sarebbe seconda casa)
4 - E' necessario che si sia nello stesso nucleo familiare prima del rogito della seconda casa o basta che lo si sia al momento dei lavori? (ricordo che adesso abbiamo ancora residenze diverse da unificare).
Grazie mille.