stebar

Nuovo Iscritto
Buongiorno, spero sia la sezione giusta, è il primo messaggio qui.
Sono proprietario di una porzione di bifamiliare ed il mio vicino ha recentemente fatto una sopraelevazione, sull'unità adiacente alla mia. Per effetto di ciò, ha dovuto demolire due miei camini e rifarli, più alti ed in altro materiale. Al di là del fatto che mi aveva garantito che non avrei sopportato spese a causa della sua sopraelevazione, è legittimo che io, ora, dietro sua richiesta di pagare i camini nuovi, mi rifiuti?
Grazie
 

Marco Giovannelli

Membro dello Staff
Professionista
ma stiamo scherzando? Apparte che tu, potevi anche obiettare in sede di sopraelevazione poichè avresti avuto il diritto di veto sul permesso di costruire, comunque sia i camini deve rifarli lui a sue spese.

saluti
 
L

leontino

Ospite
Re: Devo sostenere le spese dovute a ristrutturazione del confin

i camini se li paga il tuo confinante visto che erano perfettamente funzionanti e non necessitavano di riparazione
 

stebar

Nuovo Iscritto
Grazie, mi confortate con queste risposte, è che da come pretende questa persona, mi chiedevo se per caso non fossi io in errore! Per quanto riguarda il permesso di veto, infatti mi è stato chiesto, ed ho sottoscritto per dare il mio benestare, su questo niente da dire. Ma da qui a dovermi anche trovare a pagare mi sembra troppo!
Grazie ancora delle risposte
 

Antonio De Simone

Membro Ordinario
Professionista
Mia Moglie dice sempre essere troppo buoni si è dei fessacchiotti o Bischeri (come dicono i Firentini) :disappunto: :disappunto:
HAI SBAGLIATO A DARGLI IL PERMESSO SENZA FARGLI FIRMARE DELLE GARANZIE. :triste: :triste:
Sei sicuro di cosa hai firmato? :domanda: :domanda:
Informati perchè per le parti a comune si partecipa alle spese.
Se non c'è nulla puoi opporti perchè la situazione in essere è stata modificata da Lui, per un miglior uso della sua proprietà, da ciò deve sopportare Lui tutte le spese. :ok: :ok:
Questo è il mio modesto parere.
Desaimmobiliare
 

stebar

Nuovo Iscritto
Quello che ho firmato è la richiesta per la concessione edilizia, e nient'altro. Ora vuole anche: 2 pluviali che mi ha fatto aggiungere in quanto prima, per un metro di grondaia, usufruivo delle sue. E dei lavori non ben identificati per l'antenna, in comune, che ha spostato sul suo tetto. Di tutti questi lavori, all'inizio, non si era parlato, quando invece era stato pattuito che io non avrei dovuto sopportare alcuna spesa. Nè mi è stato sottoposto alcun preventivo in fase di realizzazione. Mah!
 

stebar

Nuovo Iscritto
Grossomodo gli importi sono: 640 per i pluviali, 500 per un fantomatico lavoro sull'antenna comune che in sostanza si traduce solo nel suo spostamento sopra al nuovo tetto, 2200 per i camini.
Ho pensato di fare così: i soldi per i pluviali glieli dò, in quanto prima non li avevo, però ESIGO regolare fattura, in modo da usufruire inoltre dei benefici fiscali. L'antenna, nonostante gli accordi presi insieme e su consiglio dell'antennista, di crearne due separate, visto che ha fatto di testa sua, niente da fare. Piuttosto mi chiamo un antennista e me la faccio trasferire sul mio tetto, la mia. Quelli dei camini sono assolutamente non dovuti, le modifiche apportate sono esclusivamente in funzione delle sue esigenze, ed io non ne ho tratto alcun beneficio.
Ci sarebbe poi un'altra questione, ovverosia uno spazio di ampliamento a cui io ho rinunciato a suo beneficio, non è molta cosa ma visto che l'immobile catastalmente è in comune, ma mi chiedo se a fronte della mia concessione (non son tantissimi, saranno circa 2-2,5 mq) posso con l'occasione chiedergli un'indennità, visto che vuol mettere in conto tutto.
Hai perfettamente ragione, avrei dovuto pensarci prima e mettere tutto per iscritto :disappunto:
 

Marco Giovannelli

Membro dello Staff
Professionista
si chiama indennità di sopraelevazione, ma secondo me se gliela chiedi adesso (dovevi farlo prima in sede di firma per la concessione) andate a finire in causa. cmq non si tratta di 2 - 2.5mq ma di tutto l'ampliamento. ti spiego meglio: il calcolo dell'indennità di sopraelevazione si attua mediante il calcolo del valore del terreno su cui sorge l'edificio per il numero di piani esistenti prima della sopraelevazione(quindi tranne il piano erigendo) poi si dividono il risultante su i condomini nella colonna d'aria sottostante all'ampliamento verticale. la questione è poi molto complessa poichè a parte questo va tenuto conto dell'impossibilità urbanisticamente parlando di un tuo eventuale ampliamento laterale, cosa che saresti impossibilitato a fare poichè la cubatura residua l'ha utilizzata lui. un metodo che uso spesso è quello di calcolare il valore di mercato al mc e moltiplicarlo per la volumetria residua. tale valore va diviso per il numero di unità che compongono lo stabile e in base a quanta volumetria ha utilizzato calcolare l'indennità per sopraelevazione riguardante l'impossibilità di apliamenti futuri.

Come vedi, mi sono dilungato, ma purtroppo il caso non è semplice e spiegarti in due parole non mi è possibile, anzi spero di essermi spiegato al meglio!!

non esitare a chiedere ulteriori informazioni. Il consiglio che posso darti ... rivolgiti ad un tecnico!

saluti
 

stebar

Nuovo Iscritto
Grazie Marco, sei stato molto disponibile ed esauriente. Avevo preso in considerazione anche io l'indennità di sopraelevazione, ma la fattispecie non riguarda soltanto i casi in cui le abitazioni siano una sopra l'altra, e quella superiore decida di sopraelevare? Perchè nella mia situazione si tratta di una bifamiliare e le proprietà sono affiancate, ciascuna dispone di un piano terra ed un primo piano, lui ha costruito sopra al proprio, ma io sono a fianco, non sotto. Se le cose stessero così, la cubatura disponibile è stata divisa in due, io dovrei avere comunque garantito il mio diritto a sopraelevare. Il discorso che facevo su un'eventuale indennità è in quanto, della quota totale disponibile per ampliamento, essendo accatastato come un unico fabbricato, io ho ceduto a titolo gratuito la disponibilità di circa 2 metri e mezzo, perchè all'epoca mi sembrava comunque una concessione "di cortesia" da parte mia. Stando come stanno ora le cose, però, viste le sue pretese, mi chiedevo se non posso far valere questa mia rinuncia, ma è un problema assolutamente secondario, nè mi interessa sinceramente guadagnare qualcosa dalla vicenda.
Ti ringrazio moltissimo per le tue osservazioni,
Stefano
 

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