basty

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Mi è venuto un dubbio.

In caso di frazionamento di una unità immobiliare, regolarmente effettuata tramite DIA (o quel che l'è) ed accatastata, con comunicazione di fine lavori all'ufficio tecnico del Comune, la dichiarazione IMU è ancora dovuta? E se si con quali tempistiche?
 

alberto bianchi

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Aggiungo un altro caso con lo stesso quesito: immobile Dichiarato Collabente e con variazione categoria in F2.
MI pare di aver trovato la risposta:
Entro il 31 Dicembre dell'Anno Successivo.
Allego un articolo con la casistica completa.
https://www.theitaliantimes.it/economia/dichiarazione-IMU-scadenza-editabile_240619/
 

basty

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Il documento è interessante, grazie.
Ma ci sono alcune ambiguità. Ad es.:

La dichiarazione NON va presentata quando:
- quando gli elementi sono rilevabili dalla banca dati catastale

La dichiarazione è obbligatoria quando:
- il rogito è effettuato da pubblici ufficiali diversi dai notai.

Ma se a seguito del rogito viene effettuata la voltura catastale, indipendentemente dal rogitante, gli elementi sono rilevabili da visura catastale....

Riassumendo mi resta il dubbio: il Comune ha rilasciato il titolo edilizio, ha ricevuto la chiusura lavori con tanto di nuovo accatastamento. Se l'occhio sinistri comunicasse con l'occhio destro anche l'ufficio tributi dovrebbe esserne informato.
Eppure questo caso non è esplicitamente contemplato tra le esenzioni, salvo il riferimento alla regolarità catastale.

Poi c'è un'altra amenità. Questa volta frutto della burocrazia.
Tra gli obblighi alla comunicazione c'è anche la variazione di terreno che passa da agricolo ad edificabile e viceversa. La cosa è piuttosto curiosa, perchè per conoscere questo stato di cose, il cittadino deve chiedere preventivamente al Comune il C. Destinaz. Urbanistica: il gatto che si morde la coda.
 

basty

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Nel mio caso propendo nel ritenere la dichiarazione non necessaria.
Vedi:
https://www.fisco7.it/2018/06/dichiarazione-IMU-2018-quando-e-obbligatorio-presentarla-e-quando-no/

la dichiarazione IMU deve essere presentata nei casi in cui le modificazioni soggettive e oggettive che danno luogo a una diversa determinazione dell’imposta sono dovute:
  • non siano immediatamente fruibili da parte dei Comuni attraverso la consultazione della banca dati catastale (come ad esempio per gli immobili in leasing).
 

alberto bianchi

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la dichiarazione IMU deve essere presentata nei casi in cui le modificazioni soggettive e oggettive che danno luogo a una diversa determinazione dell’imposta sono dovute:
  • non siano immediatamente fruibili da parte dei Comuni attraverso la consultazione della banca dati catastale (come ad esempio per gli immobili in leasing).
IL mio caso è molto simile.
Un tecnico abilitato ha presentato al Comune la richiesta per la dichiarazione di non abitabilità", con opportuna documentazione, fotografie varie, etc.
L'Ufficio Tecnico del Comune ha fatto la verifica e l'accettazione della richiesta, con apposito timbro. IL Tecnico abilitato ha poi presentato tale documentazione al Catasto.
In questo caso, se gli Uffici Pubblici fanno il loro dovere, e non fanno a gara a chi accumula più scartoffie, la Dichiarazione IMU dovrebbe essere del tutto inutile, in quanto l'Ente Impositore è lo stesso Comune che ha accettato la variazione della categoria catastale ed il relativo imponibile fiscale (riduzione/esenzione). Ma siamo in Italia...
 

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