Dichiarazione richiesta dal notaio e che non mi risulta

[cintoli]

Piccolo aggiornamento, per il quale vi terrò informati. Ho spiegato all'agenzia immobiliare esattamente quel che mi è stato suggerito da Jrogin e Erwan, anche se reputo che quanto sostiene Possessore possa essere senz'altro applicabile in un paese come l'Italia.

In ogni caso, non ho voluto fare la figura del fesso e ho spiegato che una dichiarazione come quella richiesta è già inserita nel rogito.

Il gentilissimo agente immobiliare (che è per fortuna un galantuomo, lo ha dimostrato) mi ha detto che mi farà sapere.

Personalmente ho anche aggiunto che non ho alcun problema a ritardare la firma del rogito una volta effettuati tutti gli accertamenti.

 

[cintoli]

Oggi ho potuto finalmente parlare con l'assistente del notaio, che mi ha confermato una cosa completamente diversa da quella che mi era stata riferita dall'agente immobiliare: il notaio pretende (e a giudicare da quello che ho letto altrove, giustamente) che in coincidenza con l'atto si indichi la tacita accettazione dell'eredità da parte dei due fratelli.

Quindi jrogin aveva visto giusto dall'inizio

Io ho sempre pensato che bastasse la dichiarazione di successione a dimostrare l'accettazione dell'eredità, ma a quanto pare non basta: l'accettazione va espressa entro dieci anni, pena la perdita dell'eredità, oppure si ha un caso di accettazione tacita quando si compiono atti di disposizione dell'eredità ottenuta (e a quanto pare il fatto che mio fratello abbia contratto debiti di condominio sulla casa non costituisce fatto sufficiente), ad esempio vendere l'appartamento di proprietà.

Pace per questa ennesima sorpresa, pace che il notaio pretenda 1000 euro (500 euro a fratello) per aggiungere le parole "accettazione tacita" all'atto finale perché non abbiamo espresso l'accettazione dell'eredità entro dieci anni dal 2000, passi che penso ormai che questo paese il furto sia autorizzato, ma il vero problema ora è un altro:

CI HANNO CHIESTO I CERTIFICATI DI MORTE ORIGINALI DEI NOSTRI GENITORI.

Questi certificati sono stati consegnati in originale ad altri notai per la dichiarazione di successione. Ci siamo procurati duplicati dei detti certificati presso il comune, ma la mia paura è che per un cavillo, perché di cavillo si tratta, in quanto non può esistere la dichiarazione di successione senza i certificati originali, rischiamo di perdere la vendita e di pagare le penali. Fermo restando che intendo nel caso mettere su un casino legale, mi dovesse costare la vita.

Vorrei sentire i vostri commenti. Nel frattempo ho spiegato all'assistente del notaio la situazione per iscritto, senza trascendere, e attendo notizie.

Grazie.

 

[erwan]

come volevasi dimostrare...

quantop al certificato non ho sinceramente capito quale sarebbe il problema del cavillo:
i certificati rilasciati dal comune hanno tutti egual valore, non c'è un unico originale...

 

[cintoli]

A meno che non ci sia stato un malinteso, che con la mia e-mail spero di poter risolvere, l'ufficio del notaio continua a chiedere i certificati originali, vale a dire risalenti al 2000, in originale. Ecco il cavillo.

 

[erwan]

suppongo che sia (l'ennesimo) malinteso....

non basta una fotocopia, è richiesto un certificato autentico: ma che sia stato rilasciato nel 2000 o nel 2012 non cambia nulla!

 

[cintoli]

Grazie Erwan, la tua risposta mi tranquillizza.

Potrò sembrare sciocco, ma da quando sono morti i miei genitori mi sono state fatte le richieste burocratiche più assurde e sono sempre dovuto arrivare alle minacce e alla lite per avere ragione.

 

[Jrogin]

per aggiungere le parole "accettazione tacita" all'atto finale

nei recenti atti ai quali ho assistito in situazioni simili diversi notai hanno stipulato una scrittura a parte prima del rogito definitivo di vendita, e mi sembra di ricordare di aver sentito, ma non ne sono sicuro, che le spese variavano a seconda dei casi dai 400 agli 800 euro.

CI HANNO CHIESTO I CERTIFICATI DI MORTE ORIGINALI DEI NOSTRI GENITORI.

concordo con erwan quando scrive:

suppongo che sia (l'ennesimo) malinteso....

non basta una fotocopia, è richiesto un certificato autentico: ma che sia stato rilasciato nel 2000 o nel 2012 non cambia nulla!

Ad ogni modo mi sembra che le cose per cintoli si stiano risolvendo

 

[cintoli]

Buongiorno,

Per correttezza volevo informarvi, ringraziandovi per l'aiuto, che il rogito è stato firmato e contestualmente ho dovuto presentare i certificati di morte dei miei genitori (rilasciati di recente, in originale) e pagare a vista 1.000 euro per poter ottenere (senza firma alcuna da parte nostra) una postilla declaratoria di accettazione tacita dell'eredità. Il notaio mi ha spiegato che avremmo anche potuto effettuare l'accettazione espressa a suo tempo, ma sarebbe costata di più, e che l'accettazione tacita dell'eredità è richiesta dalla Banca d'Italia, nella quale lavora l'acquirente dell'appartamento, per accendere il mutuo.

La detta Banca ci ha anche rilasciato dei vaglia cambiari che non vengono riconosciuti (perché non leggibili otticamente) dalle moderne casse automatiche di prelievo di banche quali BNL e ING Direct, per cui è stato necessario recarsi allo sportello (con inconvenienti per me che di solito lavoro durante le ore di apertura della banca) e versare l'assegno manualmente.

Sì, penso proprio che l'Italia sia un paese medioevale e la Banca d'Italia un inutile carrozzone. Tutti quelli che sono contro l'integrazione europea sono ovviamente gli stessi che voterebbero Berlusconi domattina. Questo paese è veramente vomitevole.

Buona giornata.

 

[erwan]

l'unica cosa che si può dire è che il notaio si fatto pagare un po' caro, per il resto gli adempimenti che ti sono stati chiesti nel medioevo non esistevano, e hanno l'importante funzione di prevenire conflitti tra diversi aventi diritto: il che è tutt'altro che vomitevole e non c'entra né con Berlusconi né con la UE.

 

[cintoli]

Erwan, non mi riferivo al notaio, che ha fatto il suo mestiere. Mi riferivo alla Banca d'Italia, da dove sono uscito con le ragnatele in faccia a causa di tutto il tempo che mi hanno fatto perdere. Il notaio, anzi, è stato correttissimo, anche se nelle conversazioni precedenti al rogito ha manifestato delle idee che definire fasciste è un complimento.