perlan

Membro Attivo
Proprietario Casa
Quale sarebbe la differenza fra l’usufrutto riservato con testamento ed il diritto di abitazione spettante al coniuge superstite?
Mia moglie vorrebbe fare testamento olografo per riservarmi l’usufrutto sulla casa principale di sua esclusiva proprietà, (non perché sa che mi deve lasciare per prima ) per il solo fatto che io ho venduto una mia casa a disposizione per aiutare i figli e quindi nel caso che lei mi preceda ,io non venga messo fuori a cercarmi una casa in affitto .
Io penso sia inutile in quanto per legge mi spetta il diritto di abitazione e di uso sui mobili che arredano la casa, però vorrei capire quali potrebbero essere i pro ed i contro in questo caso :

- col diritto d’abitazione potrei fare a meno di andare dal notaio , cioè un semplice geometra potrebbe fare la variazione al catasto e quindi registrare il mio diritto sulle visure catastali? Con tale diritto non potrei dare in locazione l’immobile per mia eventuale convenienza;
- con l’usufrutto sarei costretto a rivolgermi ad un notaio, registrare il testamento e fare la variazione al catasto .Ciò comporta spese ma con l’usufrutto potrei anche dare in locazione l’immobile se mi dovesse convenire . In questo caso avrei comunque diritto anche alla quota di eredità spettante ( cioè un terzo visto che ci sono due figli eredi)?
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
un semplice geometra potrebbe fare la variazione al catasto e quindi registrare il mio diritto sulle visure catastali?
Sì, ma anche tu stesso.
con l’usufrutto potrei anche dare in locazione l’immobile se mi dovesse convenire . In questo caso avrei comunque diritto anche alla quota di eredità spettante
Dipende da quanto disposto nel testamento.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Con tale diritto non potrei dare in locazione l’immobile per mia eventuale convenienza;
certo perché il diritto di abitazione consente al coniuge superstite di usare gratuitamente la casa con il mobilio in esso contenuto per se e la sua famiglia: eventualmente la tua nuova compagna potrebbe venire ad abitare nella casa senza che i tuoi figli glielo possano impedire. Però alla tua dipartita, se tu avessi solo il diritto di abitazione, se ne dovrebbe andare da quella casa.
Se tu avessi solo il diritto di abitazione significherebbe che la proprietà della casa è di altre persone, se tu spostassi la residenza altrove, dopo 20 anni, perderesti il diritto di uso della casa coniugale, quindi, trascorso questo lasso di tempo, non potresti avanzare la pretesa di ritornare ad abitarci.
Il diritto di abitazione per il coniuge superstite spetta anche in presenza di successione legittima. Non si applica se il coniuge era separato perché in questo caso manca del requisito della coabitazione.
Il diritto di abitazione pur essendo un diritto reale non può essere ceduto ad affittato e questo lo differenzia dall'usufrutto.
 

perlan

Membro Attivo
Proprietario Casa
Grazie per le risposte, penso che sia meglio il testamento olografo con la riserva dell'usufrutto, poi ognuno deciderà come meglio crede, anche perchè ci sarà comunque bisogno del notaio, però come si dice ..si propone ma Dio dispone.
 

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